InfoAut
Immagine di copertina per il post

Guerra e clima: Extinction Rebellion ostacola l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting

Riceviamo e pubblichiamo…

Torino, 28/11/2023 – Vestite da astronaute, tre attiviste di Extinction Rebellion si sono appese alla passerella olimpica di Lingotto, per ostacolare l’accesso all’Aerospace and Defence Meeting, la conferenza mondiale su aerospazio e industria bellica. Srotolate due grandi bandiere della pace e uno striscione con scritto: “Guerra sulla Terra, Affari sulla Luna”. Alla cerimonia di apertura presente anche il Ministro dell’Economia Giorgetti.

A pochi minuti dall’inizio dell’Aerospace and Defence Meeting, la più grande fiera internazionale su aerospazio e difesa militare, Extinction Rebellion ha bloccato “dall’alto” la strada d’accesso all’Oval di Lingotto, luogo in cui si svolge l’evento. Alcune persone si sono infatti appese alla passerella olimpica, srotolando due grandi teli della pace sulla strada e uno striscione con scritto “Guerra sulla Terra, Affari sulla Luna”. Poco dopo, altre persone vestite da astronauta hanno raggiunto la passerella ed è iniziato un coloratissimo presidio pieno di musica e interventi.

Tra i tanti partecipanti alla cerimonia d’apertura, anche il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha inaugurato l’edizione di quest’anno. «Siamo qui per denunciare le politiche del governo e delle principali banche italiane» dichiara Aurelia. «Da un lato osserviamo infatti un costante aumento di spese militari e investimenti in combustibili fossili, e dall’altro vi è una drastica riduzione degli impegni per accelerare la transizione ecologica». L’Aerospace and Defence Meeting è uno degli eventi principali al mondo che garantisce l’incontro fra governi (trenta i rappresentanti governativi presenti alla scorsa edizione) e i big dell’industria bellica e dell’aerospazio (circa 600 aziende, tra cui l’italiana Leonardo). Il meeting di quest’anno ha l’obiettivo esplicito di rilanciare il ruolo del Piemonte e di Torino nell’industria bellica ed aerospaziale, mettendo al centro temi come “economia lunare” e “green aviation”. Uno dei progetti bandiera del PNRR piemontese, infatti, è proprio la Città dell’Aerospazio, distretto industriale in costruzione a Torino che vedrà il coinvolgimento di Leonardo e delle università torinesi, e che proprio oggi vedrà la posa della prima pietra nell’area di corso Marche.

L’obiettivo della protesta di oggi, riporta Extinction Rebellion, è quello di denunciare le connessioni fra industria bellica e la crisi climatica. «Abbiamo bisogno che si apra una discussione seria sulle misure da prendere per raggiungere rapidamente l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni e dell’interruzione della perdita di biodiversità». commenta Fausto, appeso sulla passerella. «Continuare a investire sull’industria militare non va in questa direzione, oltre che essere immorale e contro i nostri stessi principi costituzionali». 

Circa il 5% delle emissioni totali, infatti, è prodotto dagli eserciti di tutto il mondo [La Via Libera]. Allo stesso tempo, la spese militari del governo italiano, come quelle dei paesi UE, sono in costante aumento. Secondo l’ultimo report di Greenpeace, pubblicato ieri, nell’ultimo decennio la spesa militare in Italia è aumentata di circa il 30%, a discapito di quelle in sanità, istruzione e ambiente (aumentate solo dell’11%, del 3% e del 6%). Di fronte agli effetti sempre più gravi della crisi climatica in tutto il mondo, inoltre, numerose aziende legate all’industria della difesa e dell’aerospazio – come Leonardo e Thales –  stanno investendo nella Lunar Economy, ovvero lo sfruttamento delle risorse minerarie della superficie lunare. Un preludio alla privatizzazione del satellite terrestre, alla ricerca di risorse che sulla Terra sono molto costose da estrarre o concentrate in alcune aree geografiche.

«Siamo qui perché crediamo sia inaccettabile che un ministro di questo governo partecipi a questa convention». riporta Leo. «Siamo qui perché crediamo in una società migliore, che sappia riconoscere l’importanza della tutela della natura e degli ecosistemi e che non sperperi le risorse naturali per favorire la distruzione di popolazioni, vite umane e interi ecosistemi. Non chiediamo mica la Luna,» conclude ironicamente.

Extinction Rebellion manda un messaggio chiaro “dallo spazio”: c’è da capire se il governo lo riceverà.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAEXTINTION REBELLIONguerratorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Territori provinciali al centro della bufera da impianti eolici: da Imperia alle montagne al confine tra Piemonte, Lombardia e Liguria ci si organizza per difendere la propria terra

Per la serie Esplorazioni di Confluenza un racconto degli incontri avvenuti con il Comitato di InterVento Popolare e il Comitato delle Quattro Province

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il territorio biellese si difende da progetti inutili e dannosi e dalla militarizzazione

La scorsa settimana abbiamo partecipato al presidio ambientalista tenutosi a Biella. A presenziare erano diversi comitati e collettivi che si occupano di salvaguardare il territorio del biellese e piemontese: Movimento Valledora, Gruppo biellesi No Tav, Ambiente e futuro Salussola, La città di sotto, Coordinamento antifascista. Questo presidio è stata un’ottima occasione per conoscersi e avere […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Antropologia conviviale – estrattivismo e cura della terra

Il tavolo “estrattivismo e cura della terra,” tenutosi durante le giornate di Antropologia conviviale (Val Chiusella, 22-25 agosto 2024), è stato un momento di confronto tra diversi contesti e modi di intendere il problema dell’estrattivismo, problema che possiamo definire, con Raul Zibechi, come la forma mentis o forma ideologica del capitalismo. Con questo testo, scritto […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.