InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il Comune di Chiomonte ad Ltf: abbattete tutte le recinzioni!

Presentato al Sereno Regis in conferenza stampa il documento rivelazione che intima a Ltf l’abbattimento di rimuovere/abbattere tutte le recinzioni, i cancelli e quant’altro costruito al di fuori dell’area del cantiere per il tunnel geognostico della Maddalena così come definita dal CIPE! Una fortificazione e una cantierizzazione abusiva a termini di legge insomma. Cosa farà ora la macchina guidata dal sempre più fallimentare Arc.Mario Virano

 

L’INGIUNZIONE DEL COMUNE DI CHIOMONTE: UN ATTO DIROMPENTE

L’importanza del fatto riguarda tre aspetti principali:

  1. il costante e progressivo fallimento della strategia messa in campo dall’Arch. Virano nel cercare di imporre il progetto TAV in Valsusa
  2. il sancire in modo incontrovertibile l’illegalità delle recinzioni, ma più in generale, di fornire un autorevole supporto a quanto sostenuto dai legali del Movimento in tutte le sedi penali, civili ed amministrative ovvero che tutto il progetto TAV, i suoi passaggi amministrativi, l’inizio dei lavori etc sono del tutto illegali in quanto privi delle autorizzazioni che il quadro normativo stesso prevede
  3. getta una luce diversa sulla gestione dell’ordine pubblico e sulle reali motivazioni che hanno spinto a sgombrare, occupare e recintare illegalmente l’area della Maddalena che nulla c’entra col cantiere del tunnel geognostico, aspetti che avranno sicuramente una ricaduta sui procedimenti in corso

Costante e progressivo fallimento della strategia messa in campo dall’Arch. Virano

Il fatto che un’Amministrazione come quella di Chiomonte il cui Sindaco, da sempre schierato a favore del TAV, portato come esempio di coraggio contro le “barbarie” dei No TAV, osannato dall’Arch. Virano, ricevuto dal Ministro degli Interni e da quello dello Sviluppo Economico ed Infrastrutture etc. etc., prenda (in seguito alla denuncia di Pro Natura Piemonte  e del Gruppo Consiliare Buongiorno Condove) un provvedimento “devastante” come ingiungere ad LTF di rimuovere tutte le recinzioni al di fuori del cantiere, significa che ormai la misura è colma e neanche più il Sindaco di Chiomonte può più accettare l’illegalità di LTF sul territorio del suo Comune.

Il Sindaco torna ad essere colui che tutela i suoi amministrati e difende il proprio territorio dall’illegalità.

Questo è un ulteriore segno nell’inesorabile sgretolamento della strategia del “dominus” del TAV ovvero dell’Arch. Virano il quale, come abbiamo già evidenziato, ha artatamente indotto una suddivisione tra i Sindaci e le Amministrazioni  “No Tav” e quelle “Si Tav” mettendo i Sindaci “Si Tav” nella insostenibile condizione di dover accettare tutte le illegalità dell’iter progettuale ed anche le azioni altrettanto illegali di LTF, credendo che i Sindaci “Si Tav” fossero talmente subordinati a lui che potessero accettare ogni tipo di illegalità, la cosa si è rivelata totalmente errata forse proprio perché si è superato il limite. Già lunedì 4 febbraio il Comune di Condove ha deliberato all’unanimità una richiesta di chiarimenti sui costi anomali delle recinzioni del cantiere, ribadendo che si rivolgerà alla Procura qualora l’Arch. Virano non dia spiegazioni sufficienti, ora il Comune di Chiomonte ingiunge ad LTF di sgombrare le recinzioni illegali, dando forza alle tesi che sostiene che LTF operi in modo del tutto illegale con una specie di impunità, una vera debacle per l’Arch. Virano, debacle ancora più evidente proprio perché sono i comuni retti da amministrazioni quantomeno possibiliste riguardo al TAV,  che si rivoltano contro un modo di gestire le cose del tutto inaccettabile.

Illegalità diffusa in tutta la vicenda TAV

Il Movimento No Tav sostiene da sempre, attraverso i suoi legali, che tutte le procedure, gli affidamenti dei lavori, i costi e tutto quello che riguarda il Tav Torino Lione almeno dal 2005 ad oggi si è svolto nella più totale mancanza di rispetto delle norme e della legge, tutte le istanze non hanno mai trovato la minima considerazione da parte degli Uffici preposti. Ora non è solo più il Movimento No Tav ma è anche l’Amministrazione “Si Tav” per eccellenza che lo sostiene e questo non può che considerarsi un successo per il Movimento che vede condivisa (almeno in parte) la sua tesi. Resta da vedere ora l’atteggiamento degli Uffici preposti nei confronti del Comune di Chiomonte ovvero se anche il suo provvedimento subirà lo  stesso trattamento che hanno subito le denunce del Movimento No Tav.

Sgombero Maddalena e gestione ordine pubblico

Vi è una considerazione molto importante da fare sull’area della Maddalena prima sgombrata poi occupata dalle FFOO e poi abusivamente recintata: alla luce dei fatti pare possa essersi trattato di un’azione attuata per creare volutamente disordine al fine di rendere plausibile l’uso delle forze dell’ordine. L’area del museo  è totalmente al di fuori dell’area di cantiere individuata dal CIPE come sancito anche dall’ingiunzione alla rimozione delle recinzioni da parte del Comune di Chiomonte, al 27 giugno 2011 sull’area era in atto un regolare campeggio consentito dal Comune di Chiomonte e con il regolare pagamento del plateatico ma lo stesso 27 giugno 2011 le FFOO al posto di occupare l’area del futuro cantiere così come individuata dal CIPE hanno sgombrato con la forza, i lacrimogeni, l’uso di Caterpillar etc l’area del museo che appunto non c’entra nulla con il cantiere, l’azione pare sia stata indirizzata più per “punire” il Movimento No Tav  e creare volutamente tensione anziché essere indirizzata a presidiare l’area del futuro cantiere che era da tutt’altra parte.

LTF  in pochi giorni ha abusivamente recintato il tutto ( tra l’altro con un costo notevole) e per molti mesi non si è mossa da quell’area che ripetiamo non c’entra nulla con il cantiere.

L’ingiunzione del Comune di Chiomonte sancisce definitivamente che tutta la vicenda dell’area del museo sia una brutta storia di illegalità e di provocatorie scelte “militari” al fine di distrarre l’attenzione dal vero problema ovvero la totale illegalità che permea tutta la storia del TAV Torino Lione come sostenuto dai legali del Movimento in tutte le sedi, ovviamente questa storia di illegalità è stata portata avanti di concerto da tutte le parti coinvolte e questo forse l’aspetto più sconcertante per quello che una volta veniva definito uno Stato di diritto.

DI SEGUITO L’ATTO DEL COMUNE DI CHIOMONTE E LA CARTINA DELL’AREA ABUSIVA

Nella cartina in giallo le aree attualmente circondate dalle recinzioni, che secondo la legge, dovrebbero divenire nuovamente accessibli al netto di eventuali pretettate. Da notare che la superficie di circa 29.000 metri quadri è quasi equivalente a quella del cantiere vero e proprio (32.000 metri quadri), in altre parole l’area recintata si è quasi dimezzata.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

cantiereltfnotavreti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.