Italia rinuncia a parte della Torino-Lione. Governo propone all’UE solo mezzo tunnel.
Francia e Italia fanno il Tav solo nella speranza di acchiappare i soldi europei, è notorio. Non sono le uniche, molti progetti hanno la stessa ambizione. L’Europa ha sempre meno soldi per il gioco delle grandi opere. Tutto questo è arcinoto da tempo (1). Eppure, a dispetto di ogni logica, i governi Italiano e francese hanno continuato pervicacemente ad affermare la loro decisione di realizzare il Tunnel di Base della Torino-Lione (2).
Fino ad oggi. Davanti ad oltre 20 amministratori valsusini, Lupi e Virano hanno dovuto gettare la maschera. I soldi non bastano. I finanziamenti disponibili nel settennato 2014-2020 (ovvero il mandato della Commissione Juncker) non saranno sufficienti a realizzare la tratta transfrontaliera della Parte Internazionale della Torino-Lione; in altri termini, per fare il Tunnel di Base.
Quindi che si fa? Ecco la soluzione. Metà soldi? Metà tunnel! Basta trasformare la madre di tutte le grandi opere in uno spezzatino. Da “gustare” un boccone alla volta, nei secoli. L’opera infinita, sul modello della Salerno – Reggio Calabria. Perché la verità è che l’opera serve a spendere: un paradiso degli appalti con un brulicare di cantierini. Poi, al prossimo giro, dopo il 2020, si vedrà. Magari l’Europa offrirà altri soldi, oppure no. Nessuno può saperlo. A Lione non ci andremo mai? E chissenefrega.
Si sapeva già? Forse. Ma non lo ammetteva nessuno. Oggi i mandarini del Ministero non hanno più potuto fare la manfrina e l’hanno detta tutta, senza filtro.
I francesi hanno già rinunciato alla loro tratta nazionale (3); per quella in territorio italiano non c’è nemmeno un euro (4). Ora il Tunnel a metà. Ormai è chiaro: la Torino-Lione non esiste più.
(1) http://www.notav.info/documenti/credito-esaurito-comunicato-notav/
(3) http://www.ladocumentationfrancaise.fr/rapports-publics/134000396/
da notav.info
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