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La Sicilia si mette in marcia al grido NoMuos!

La manifestazione si è conclusa. Circa 12000 persone hanno partecipato alla marcia contro la base di morte. Il dato più significativo è certo la grande partecipazione dei niscemesi, con lo spezzone del Presidio Permanente che si è contraddistinto come il più partecipato di tutto il corteo. Alta la partecipazione anche dal resto dell’isola. Il corteo è stato pacifico e senza incidenti – com’era del resto stato preanunciato. Oggi era il giorno dei grandi numeri ma presto si porranno urgenti le questioni del come bloccare attivamente i lavori della base. E anche in Sicilia, come in Val Susa e ovunque, l’unica strada che paga sarà la lotta!

Un dettaglio importante – per precisare dove batte il cuore della gente che lotta – : verso la chiusura della manifestazione la piazza ha ricordato Federico e abbracciato idealmente mamma Patrizia, vituperata e nuovamente ferita in questi giorni da sgherri in divisa.


Aggiornamento h 18:
arrivati davanti alla base, si sono susseguiti numerosi interventi per ribadire le 1000 buone ragioni per opporsi a quest
 coordinamento, due niscemesi, mamme del comitato

ore 17.00: mentre la testa del corteo ha raggiunto da pochi minuti l’ingresso della base Usa al cui interno dovrebbe essere costruito il Muos, migliaia di manifestanti sono in procinto di circondare la base militare, al cui interno sono schierate ingenti forze di polizia.

ore 16.30: la dichiarazione di Crocetta di ieri di “revocare le autorizzazioni” per la costruzione del Muos, non ha sortito l’effetto sperato. Il corteo risulta essere partecipato. Forte la componente popolare che ha deciso di scendere in strada quest’oggi, che non si accontenta delle dichiarazioni di Crocetta, ma chiede l’immediato blocco dei lavori e l’abbandono del progetto. A caratterizzare il corteo l’apertura dello stesso da parte delle mamme NoMuos e dei bambini, a seguire i comitati e alcuni rappresentanti delle amministrazioni locali.

ore 16.00: Più di 10mila persone continuano a marciare in direzione della base. Forte anche la presenza dei NoTav e molte le bandiere presenti all’interno del corteo. Al grido di “via dalla nostra terra!” il corteo sta procedendo in forma tranquilla. Nel frattempo, oltre che a Milano, si sta svolgendo anche a Bologna, sotto il comune, un presidio in solidarietà.

ore 15.30:
Il corteo NoMuos al quale stanno partecipando migliaia di persone, è da poco partito in direzione della base. Diversi i pullman arrivati da diverse città italiane, mentre continuano arrivare numerose persone per prendere parte alla manifestazione. Nel frattempo a Milano si sta svolgendo un presidio sotto il consolato americano in concomitanza al corteo NoMuos.

*****

A poche ore dalla manifestazione NoMuos cresce l’attesa per un corteo che si preannuncia partecipatissimo. In migliaia stanno giungendo a Niscemi, nel cuore della Sicilia, per partecipare ad una marcia attesa da mesi. Dai territori limitrofi fino alle grandi e piccole città della regione tutta, la mobilitazione è cresciuta e si è andata man mano alimentando delle iniziative resistenziali che, a partire dai blocchi fuori dalla base e dal presidio permanente di c.da Ulmo, hanno saputo polarizzare le opinioni e stimolare la partecipazione.

Oggi, sull’ isola, non c’è siciliano che non si dica “solidale” alla lotta NoMuos. Ma i manifestanti previsti non si limitano alla provenienza regionale: in arrivo in queste ore anche delegazioni di altri Movimenti territoriali in deifesa dei beni comuni oltrechè tanti altri compagni e compagne che dalla penisola hanno voluto rispondere alla chiamata nazionale.

Ieri intanto il Presidente della Regione siciliana Crocetta annuncia, per l’ennesima volta la “revoca delle autorizzazioni” concesse dalla precedente amministrazione. Come per l’ultimo grande corteo a Niscemi, quello del 6 ottobre scorso, quando fu la magistratura a provare il colpo mediatico sequestrando il cantiere (che verrà dissequestrato appena dieci giorni dopo), stavolta è Crocetta a provare a ritagliarsi la sua fetta di visibilità. Ma tutti ormai sanno quanto valgono questi annunci.

E mentre fervono i preparativi attorno al presidio e nel paese di Niscemi, continuano a registrarsi le provocazioni di chi vorrebbe svilire la partecipazione innalzando la tensione sulla manifestazione. Sequestri di “tavolette di legno” avvenuti ieri nella zona del presidio sono bastati alle questure di zona per dirsi “preoccupate” per la gestione dell’ordine pubblico. Ma sopratutto nelle precedenti settimane perquisizioni a Niscemi, cariche ai blocchi, denunce e chiamate telefoniche ad opera della digos hanno rappresentato il tentativo di parte poliziesca di innalzamento del livello di tensione. A dargli una mano non potevano mancare i soliti “appoggi” di pseudo-sindacalisti e politici fantasiosi sempre pronti a calare le carte della paura pur di auto-rappresentarsi “voce di movimento”. Per questi motivi la zona si preannuncia militarizzata sin dalla mattinata.

Ma crediamo che neanche questi miseri tentativi serviranno a depotenziare e scoraggiare la partecipazione a quella che si preannuncia come una grande marcia popolare a difesa del futuro dei nostri territori!

Il concentramento è previsto alle 14.30. Dopo il corteo che da Niscemi arriverà fino alla base, una seconda manifestazione è prevista in serata direttamente in paese dove, dopo un breve tragitto cittadino, si svolgeranno i comizi e i concerti finali.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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