InfoAut
Immagine di copertina per il post

No Muos: aggiornamenti

Ebbene quel 19 febbraio venne fuori che ad un tratto lo spessore professionale dei periti di parte No MUOS, tra cui professori come Massimo Zucchetti, non era adeguato ad esprimere giudizi sulla pericolosità dell’impianto di Niscemi. Mentre invece gli approfonditi studi e le valutazioni effettuate sulla base di simulazioni e basandosi su dati reperiti dal sito MUOS delle Hawaii, sono certamente una base di partenza per placare gli animi della popolazione di Niscemi, allarmata dai rischi ambientali, delle mamme No Muos, agguerrite nel difendere il diritto alla salute delle proprie famiglie, dei comitati di cittadini sorti contro la militarizzazione del territorio.

L’altro appuntamento dirimente nella questione sarebbe dovuto essere quello di oggi. Infatti l’avvocatura dello Stato e i legali del Movimento si sono confrontati a Palermo ribadendo le loro posizioni. Al termine dell’udienza non è stata concessa alcuna proroga alle verifiche da effettuare sulla pericolosità del sito e si aspetta adesso la sentenza del CGA sul ricorso presentato dal Ministero della Difesa alla sentenza del Tar che aveva dichiarato il MUOS abusivo. Niente di nuovo se non un dato interessante che denota la goffaggine con cui si muovono i legali dello Stato. È venuto fuori che le verifiche stabilite dal CGA nel settembre scorso, in una sentenza parziale che ribaltava quella del Tar, e che è stata impugnata dai legali del Coordinamento, non si sono potute effettuare a causa di un evidente rischio all’incolumità dei verificatori. Messa a repentaglio da paventate rappresaglie degli attivisti No MUOS. 

Queste sono le parole dell’avvocato Pollara, difensore dell’indifendibile. 

Quindi il tentativo serio di serie istituzioni democratiche, nel non poter rendere conto del proprio serio mandato istituzionale, a causa di interessi sempre più grandi (che non siano mai quelli della popolazione!) è screditare il consolidamento puntuale e scientifico del NO ad un mostro pensato e realizzato per disciplinare il mondo contemporaneo a suon di bombe intelligenti e guerre di liberazione, ieri dalle dittature, oggi dal terrorismo internazionale. E il tamtam degli ultimi giorni sulla partecipazione del governo Italiano alla missione in Libia, a causa del preoccupante avanzamento dell’ISIS è, solo, l’ultimo episodio della “guerra permanente e a tutti i costi”, in cui il MUOS ha un ruolo centrale. 

Oggi a Palermo, in presidio, fuori dal Palazzo di Giustizia c’erano le mamme No MUOS di Niscemi e Caltagirone, tenute a debita distanza da cordoni di polizia, perfettamente consapevoli che, a prescindere dalla sentenza del CGA, la lotta andrà avanti.

Siamo perfettamente consapevoli che al di là di qualsiasi retorica sui diritti, dietro qualunque Carta o Codice sul diritto alla salute, ad un ambiente sicuro, ecc, puntualmente sviliti dai politici nostrani, esiste la lotta e il ribaltamento dei rapporti di forza. E le esperienze conflittuali di questi anni la dicono lunga sulle potenzialità di un movimento di lotta, così come i ritardi, le  difficoltà e i problemi in cui incorrono USA, Ministero della Difesa e sodali nell’attivare una volta per tutte le antenne. La partita è chiaramente ancora aperta e il movimento, in tutte le sue facce, ha dimostrato di saper far male alla controparte. 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

guerranisceminomuos

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

MAGA vs neocons: la coalizione trumpiana si spacca sulla guerra all’Iran

Qualcosa di interessante sta accadendo all’interno della coalizione che ha portato alla vittoria Donald Trump: la tentazione di entrare in guerra direttamente contro l’Iran al fianco di Israele sta creando scompiglio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ombra di Sigonella sui bombardamenti israeliani all’Iran

Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran.  di Antonio Mazzeo, da Pagine Esteri Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitorizza il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, […]