InfoAut
Immagine di copertina per il post

Licata. Corteo contro le trivelle nel Mediterraneo

Oggi a Licata (provincia di Agrigento) un corteo con più di mille persone ha attraversato il centro città per dire no alle concessioni petrolifere per trivellazioni nel Canale di Sicilia.

La manifestazione è stata indetta dal comitato NoTriv locale che ormai, da tanti mesi, porta avanti la sua lotta territoriale contro le norme inserite nel decreto Sblocca Italia che consentiranno le trivellazioni a pochi km dalla costa licatese.

La piazza, concentratasi intorno alle 10, ha visto la partecipazione di associazioni e comitati di categorie lavorative del luogo e di comuni cittadini: dai NoMuos, ai centri sociali palermitani, passando per i pescatori di Licata, i collettivi di Catania, Messina e della provincia di Trapani, Legambiente.

Sotto la lente d’ingrandimento dei manifestanti, tra le loro recriminazioni, l’attacco insensato ai diritti di popolazioni e territori già martoriati dalle scelte “di sviluppo” imposte nei decenni sull’intera area (molto vicine a Licata si trovano le raffinerie Eni di Gela). Imposizioni che, oltre al diritto alla salute, mettono in serio rischio anche interi comparti economici: basti pensare all’ incidenza che queste trivelle avrebbero sull’attività ittica (diffusissima in zona) e sul turismo locale.

Non sono ovviamente mancate le critiche alle scelte del Partito democratico di Matteo Renzi in materia di antidemocraticità, speculazione e sfruttamento dell’imposizione di simili decreto. Ma nel Pd si muove anche l’altro grande colpevole della vicenda: il governatore siciliano Rosario Crocetta. Questo, non solo ha prima avallato le scelte del partito romano nel nome di benefici economici che Eni ha promesso in cambio delle concessioni; non solo si è reso responsabile dell’ennesimo ricatto salute-lavoro minacciando la chiusura del sito di Gela nel caso in cui non si fosse fatta contenta Eni; ciliegia sulla torta, Crocetta ha deciso di costringere l’intero Pd regionale a votare contro la proposta referendaria per l’abrogazione delle norme dello Sblocca Italia in tema di concessioni petrolifere pur essendo la Sicilia la regione maggiormente coinvolta dal provvedimento. La proposta referendaria è stata comunque presentata da altre regioni e accolta, proprio ieri, dalla Corte Costituzionale. Un braccio di ferro al quale istituzioni e imprenditoria estrattiva e petrolchimica non potranno sottrarsi. E ulteriore strumento nelle mani delle ragioni del no.

Le valutazioni sulla giornata di oggi contemplano vari aspetti che non possiamo esimerci dal sottolineare e analizzare. Primo fra tutti la necessità sentita e agita dai numerosi soggetti presenti oggi della costruzione di un fronte regionale ricomposto dietro la logica del rifiuto delle politiche imposte dal partito sistema e dalle sue emanazioni territoriali. In secondo luogo le rivendicazioni che sostanziano il rifiuto e lo ribaltano in proposta, coniugando la necessità della coesistenza di lavoro, sviluppo, tutela dell’ambiente e della salute. Principi cardine di una vita dignitosa. La piazza licatese ha ben riassunto questa presa di coscienza nel principio dell’autodeterminazione già ribadito nella valle del Mela, a Marsala e in tanti altri territori resistenti.

Proprio adesso il corteo si è concluso indicendo un’assemblea regionale che si tiene proprio in questi minuti e che si da le parole d’ordine che hanno dato forma e sostanza alle esigenze di lotta e alternativa.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

autodeterminazionelicatano triv

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Culture

Conferenza The Art of Freedom: strategie di organizzazione e resistenza collettiva.

Pubblicato il programma della conferenza The Art of Freedom: Strategie di organizzazione e resistenza collettiva.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

In piazza contro la circolare anti-aborto della Regione Piemonte.

Ieri pomeriggio in una piazza Castello gremita di persone si è tenuto il presidio organizzato dalla rete transfemminista Non Una Di Meno contro la circolare anti-aborto della Regione Piemonte.  In un momento in cui la pandemia e le misure anticovid impognono restrizioni importanti all’agibilità politica delle piazze, l’appuntamento di questo sabato ha saputo interrompere il […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Difendersi è necessario. Riflessioni di una coetanea sulla storia di Deborah

Riportiamo qui la riflessione di una coetanea di Deborah, la ragazza di 19 anni che ha colpito e ucciso il padre durante un’aggressione a lei e sua madre. Il fatto è avvenuto a Monterotondo (Roma) e Deborah è ai domiciliari per aver colpito con un pugno il padre, il quale è poi morto in ospedale. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trivelle, ennesimo volta faccia gialloverde

Raggiunto il compromesso tra Lega e Movimento Cinque Stelle sulla questione trivelle dopo giorni di attrito e la minaccia del Ministro dell’Ambiente Costa di dimettersi. L’accordo tra i due partiti prevede la sospensione delle ricerche in mare per 18 mesi di idrocarburi e un aumento dei canoni di concessione di 25 volte rispetto a quello […]

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

March against drillings in the Mediterranean Sea in Licata

The demonstration was called by the local NoTriv* committee that, for a lot of months now, has been carrying on its territorial struggle against the provisions in the Sblocca Italia decree** that will allow drillings a few kilometres off the Licatan coast. The demonstration, which started around 10 am, was participated by associations and committees […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bari, 12 Settembre: #ASSEDIAMORENZI!

  Una manifestazione che esprima la contrarietà della popolazione alle politiche del governo Renzi, politiche che spalancano le porte alle imprese e alle multinazionali che vogliono spremere e sfruttare i nostri territori, politiche che istituzionalizzano la precarietà e assoggettano l’istruzione alle leggi di mercato.   Invitiamo tutti e tutte a prendere parte a questa manifestazione […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Coord No Triv contro il via libera del governo alle perforazioni nell’adriatico

La piattaforma Ombrina mare dovrebbe sorgere non lontano dalla costa dei Trabocchi, provincia di Chieti, per mano della società Rockhopper. Un progetto di 6 pozzi di petrolio e km di reti sottomarine per trasportare il greggio e il metano estratti e il posizionamento di una nave con termodistrutttori. La regione Abruzzo, con le associazioni ambientaliste,  […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione No Ombrina contro tutte le trivellazioni

Sabato 23 maggio h 15 – Lanciano (Chieti) TUTTO L’ABRUZZO CONTRO OMBRINA e ELSA2. 8 PUNTI COMUNI PER UNA TERRA LIBERA DALLE TRIVELLE Dopo il parere positivo della Commissione Ministeriale Via ai progetti Ombrina Mare e Elsa2, domenica 29 marzo 2015, oltre cinquecento cittadini, insieme ad associazioni ed enti locali, si sono riuniti a San […]