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NoTav. Migliaia di fiaccole in marcia per resistere ancora

La fiaccolata è partita e tornata dall’ospedale di Susa, che la Regione Piemonte vorrebbe chiudere definitivamente, grazie anche alla complicità di qualche politico che risiede in Valsusa, ma si sa il territorio lo difendono solo i notav.

Era l’8 dicembre del 2005 e tante cose sono cambiate. Ci hanno incarcerato, denunciato in migliaia, processato per ogni reato del codice penale. Hanno firmato nuovi trattati e sono ancora lì a giocare con i conti di un progetto fallimentare tentando di giustificarlo in qualche goffo modo.

Nuove generazioni di notav aprivano la fiaccolata di questa sera, a dimostrazione di come il movimento sappia investire bene nel suo vivaio.

Ma da quel 8 dicembre non è cambiato lo spirito e la speranza che ci muovono giorno dopo giorno, nel fare tutto, il possibile e l’impossibile, perchè quel 8 dicembre possa di nuovo accadere, ancora una volta, ancora molte altre volte.

da notav.info

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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