InfoAut
Immagine di copertina per il post

NoMuos. In difesa del territorio, contro le nocività e la guerra

E’ dal 2009 che i No Muos in Sicilia silenziosamente portano avanti la loro battaglia contro il sistema di rivelazione satellitare della Marina militare targato Usa. Ed ecco che i nodi vengo no al pettine e il movimento viene agli onori delle cronache: nella notte tra giovedì e venerdì scorso gru e camion diretti a Niscemi, nell’entroterra dell’isola in provincia di Caltanissetta dove dovrebbe sorgere il Muos, hanno incontrato sulla loro strada il presidio dei comitati. Ostacolo rimosso dalle forze dell’ordine con cariche e manganelli.

Venerdì poi l’imprevisto: il neopresidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ordina d’interrompere i lavori, nessuna comunicazione ufficiale al Governo Monti ma direttamente al comando militare americano di Sigonella. Una “sospensione” e non uno stop sia chiaro, così il movimento si riorganizza e prepara le sue prossime mosse. Ne parliamo con Salvatore, del comitato No Mous di Modica

Perché vi battete contro il Mous? Perché danneggerà la salute delle popolazioni?

Il movimento di lotta che in questi anni si è fortemente opposto alla costruzione del MUOS è stato spesso riduttivamente definito dai media come una realtà dai connotati esclusivamente ambientalisti. Questa visione corrisponde solo in parte alle reali esigenze di contrapposizione e resistenza innescatesi. Indubbiamente la sensibilità del territorio è coinvolta in maniera più diretta dalle conseguenze che l’impianto avrà sulla salute di una popolazione già esposta, da una parte, all’inquinamento elettromagnentico prodotto delle 41 antenne attualmente utilizzate dalla marina statunitense, dall’altra alla vicinanza del petrolchimico di Gela. Inoltre, la base u.s. navy, si trova paradossalmente all’interno di una riserva naturale protetta, una sughereta primaria già classificata zona SIC. Tuttavia la determinazione del movimento assume caratteristiche di radicale opposizione alla reale natura bellica del MUOS ed alle strategie imperiali statunitensi

A cosa serve il Mous?

Il MUOS (Mobile User Objective System) è un dispositivo di offesa militare ad uso esclusivo degli Stati Uniti che permetterà di attivare canali di connessione a livello globale funzionali non solo alle comunicazioni ed a pilotare droni o veicoli armati, ma anche in grado di attivare armamenti. E’ composto da quattro stazioni terrestri, ognuna delle quali utilizza tre torri-parabole che emettono un fascio di onde elettromagnetiche ad elevatissimo potenziale, e da quattro satelliti orbitali.

Com’è organizzato il movimento? Chi partecipa alle mobilitazioni dei comitati?

Il movimento, che ha raggiunto ormai un certo grado di maturità, si è autorganizzato in una sorta di rete composta da individui, realtà sociali, associazioni. La struttura di rete permette di condividere percorsi di lotta comuni garantendo allo stesso tempo le peculiarità soggettive. Il confronto e la programmaticità del percorso di lotta e delle iniziative da intraprendere è rappresentato dall’assemblea del Coordinamento Regionale dei Comitati NOMUOS. Ovviamente il Coordinamento è un movimento apartitico e aconfessionale, ad adesione individuale, fatto da persone di culture, estrazioni sociali e visioni politiche differenti, ma che si riconoscono nei valori imprescindibili della libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, dell’antifascismo, dell’antimilitarismo, dell’antirazzismo e della lotta alla mafia e all’omofobia.

Quali sono le analogie con altri movimenti che si battono contro opere nocive (dalla Val Susa al Ponte sullo Stretto, a chi si batte contro discariche e inceneritori)?

Non parlerei tanto di analogie quanto di solidarietà. Le lotte di territori che vengono sistematicamente sovradeterminati e che subiscono le aggressioni devastanti di interessi di natura economico-politico e militare ( pensiamo anche all’esperienza dei NO DAL MOLIN o dei NO RADAR ) sono parte integrante di un percorso comune di resistenza. Conseguenziale è naturalmente la diffusione sui territori coinvolti di un innalzamento di sensibilità e di opposizione a quelle che sono le molteplici facce dello sfruttamento sociale, economico e ambientale.

I prossimi appuntamenti del movimento?

Il presidio lungo la strada di accesso alla base resta, così come si continuano ad attuare blocchi ed azioni dirette. Inoltre, in previsione del corteo nazionale del 30 marzo che ci porterà ulteriormente determinati fin sotto alla base, si attueranno iniziative su tutto il territorio nazionale, a partire dal primo appuntamento di sabato 19, grazie alla solidarietà delle varie realtà di movimento ( NOTAV, NO DAL MOLIN, NO PONTE, NO RADAR ) e dei varicomitati che si stanno costituendo fuori dalla Sicilia.

La Sicilia, per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, ha subito negli ultimi 50 anni fin troppe servitù militari sul proprio territorio, di cui il Mous è solo l’ultimo capitolo…

Tralasciando il passato, la Sicilia vive un presente di guerra permanente che non sempre viene percepito. La scelta di installare il MUOS a Niscemi rientra in una strategia di trasformazione dell’isola in una sorta di portaerei fuzionale agli inerventi di guerra su scala globale. In quest’ottica rientra la decisione, già operativa, di fare di Sigonella un hub mondiale per i droni statunitensi, o il progetto che vedrebbe l’arsenale di Messina trasformato in un centro di smantellamento e smaltimento delle navi NATO. Se a questo aggiungiamo l’inquietante presenza costante dei sottomarini nucleari che fanno scalo tecnico al porto di Augusta il quadro è completo. Il limite è dunque quello di sottovalutare questo processo di occupazione militare riducendolo ad una problematica strettamente siciliana quando in realtà le conseguenze si ripercuotono quotidianamente su ogni fronte aperto dagli interessi illusori di egemonia economica.

da dinamopress

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

niscemino muossicilia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotta alla speculazione energetica in Sardegna: aggiornamenti da Oristano e Selargius

La lotta alla speculazione energetica in Sardegna prosegue, comitati e presidi si oppongono alla realizzazione del mega progetto energetico Tyrrhenian Link

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: il ciclone Boris continua a devastare l’Europa centro-orientale

Il ciclone Boris continua a devastare L’Europa centro-orientale, lasciando dietro di sé una lunga scia di distruzione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Giù le mani dal Meisino”: partecipata marcia ambientalista per salvare il parco di Torino

Un folto gruppo di attiviste e attiviste per l’ambiente, amici e amiche del Meisino, si è ritrovato sabato 14 settembre in piazza Modena a Torino, per una passeggiata all’interno del parco

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’attivazione popolare in Sardegna contro la speculazione energetica si diffonde

Il tema della speculazione energetica e dello sfruttamento dei territori in nome di una falsa transizione ecologica è ciò che contraddistingue le numerose e diffuse mobilitazioni che sono avvenute in Sardegna negli ultimi tempi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Settimana di lotta in Val Susa dal 31 agosto al 5 settembre

Da pochi giorni si è conclusa una lunga settimana lotta, socialità, dibattiti e discussioni nella Valle che Resiste.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mare sporco a Lamezia, una lettura in chiave ecologica

Quest’anno il mare del litorale lametino è risultato particolarmente inquinato.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2/5 settembre 2024: programma campeggio di Ecologia Politica Network

Manca ormai pochissimo al campeggio di Ecologia Politica Network

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ibiza: la lussuosa villa di Lionel Messi ridipinta dagli ecologisti

Si potrebbe pensare a un quadro d’arte contemporanea o a una performance di street art: su grandi pareti bianche, lunghi schizzi di vernice rossa e nera formano una composizione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Il Ponte sullo Stretto è uno specchietto per allodole”. Calabria e Sicilia si preparano alla manifestazione popolare

Il ponte sullo Stretto” tra la Calabria e la Sicilia è uno “specchietto per le allodole.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Misure cautelari per tre militanti di Antudo per un sanzionamento alla Leonardo SPA. Repressione su chi fa luce sulle fabbriche di morte e le guerre in atto

Ieri mattina la Questura di Palermo ha eseguito tre misure cautelari, due obblighi di firma e una custodia cautelare in carcere per tre militanti di Antudo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2.8 Radura || Rivoltare la terra. Le mobilitazioni degli agricoltori

In tutta Europa stiamo assistendo alla crescita delle mobilitazioni di agricoltori ed allevatori. L’elemento scatenante è quasi ovunque l’aumento dei prezzi del gasolio agricolo e la nuova PAC, politica della comunità europea sull’agricoltura.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Agricoltori siciliani in protesta: primo corteo sulla Palermo-Sciacca

La protesta degli agricoltori e allevatori sbarca in Sicilia. Questa mattina (20 gennaio) si è svolto il primo corteo con i mezzi agricoli: partendo dall’area artigianale di Poggioreale, i trattori hanno sfilato lungo la Palermo-Sciacca per 3 km. Code infinite e traffico in tilt per diverse ore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La base siciliana di Sigonella spicca il volo.

La base siciliana di Sigonella spicca il volo verso le guerre stellari. L’ufficio stampa di U.S. Space Force, la divisione delle forze armate degli Stati Uniti d’America responsabile di tutte le operazioni spaziali, ha reso nota l’attivazione nella stazione aeronavale siciliana del 5th Space Warning Squadron Detachment 1 (5SWS/Det-1), distaccamento del 5° Squadrone di “pronto allarme” delle unità preposte alle Star Wars. La cerimonia di inaugurazione del centro di comando si è tenuta a Sigonella il 30 ottobre 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Tra premierato e autonomia differenziata: la Sicilia stretta nella morsa delle politiche di Roma

Il 3 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Terna, il Mase autorizza il secondo tratto del Tyrrhenian Link

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha autorizzato con il decreto del 5 settembre 2023 il progetto definitivo per la realizzazione della seconda tratta del Tyrrhenian Link

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 21 ottobre in Sicilia: “costruiamo insieme l’opposizione alla guerra”

Domenica 10 settembre si terrà a Catania, presso la Palestra L.u.p.o. , l’assemblea generale verso il 21 ottobre in Sicilia, data di mobilitazione contro la militarizzazione dei territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Sigonella (e in altre 28 basi) la corsa per la morte..

Tutte le basi di guerra italiane, USA,NATO e UE per omaggiare l’Aeronautica Militare e il suo ignobile centesimo compleanno.