InfoAut
Immagine di copertina per il post

Non vi daremo tregua, mai… e vinceremo!


[comunicato delle realtà calabresi in lotta contro il rigassificatore sulla giornata di lotta di mercoledì 6 marzo]

Era una bella giornata ieri, anche se non c’era il sole. Ieri a Gioia Tauro, in Calabria, dove l’astensionismo ha toccato il picco nazionale e i politici vincono in base al numero di clienti, ieri, al porto un popolo ha imposto ai suoi “rappresentanti” il proprio volere.

Valgono a poco le linee di regime e sono ridicole quelle cronache che dipingono gruppi di antagonisti facinorosi a strumentalizzare la questione. Né basta a neutralizzarci la censura dei telegiornali RAI, che scandalosamente al Tg Regionale non hanno mandato servizio alcuno.

Ieri al porto di Gioia, davanti all’autorità portuale, c’erano pescatori da diversi paesi della costa viola, c’erano lavoratori e lavoratrici, disoccupati e disoccupate, piccoli operatori turistici, studenti persino dalle scuole elementari e professori, padri di famiglia e madri, c’erano paesani e paesane. Insieme da tante parti oltre ogni campanilismo, come non si vedeva da tempo. Ed erano lì per due motivi semplici e chiari: affermare la propria dignità e salvare quello che resta, in questa terra, del proprio futuro.

A portarli in piazza, in 600 almeno, sono bastate alcune parole, poche ma pesanti come i fatti: pericolo di catastrofe, o come dicono gli esperti “rischio incidente rilevante”, diminuzione del lavoro al porto, inquinamento irrimediabile del mare con conseguente colpo mortale a pesca e turismo: in una parola, RIGASSIFICATORE.

Dopo anni di lavoro attraverso quelle poche strade che la burocrazia consente e quando queste mostrano solo vicoli ciechi, allora non c’è stata altra alternativa se non allertare la popolazione del pericolo verso cui stava andando buona parte del territorio calabrese, è bastata una settimana, per mobilitare persone da varie parti della provincia.

È bastata quella campagna di informazione che ha fatto infuriare quanti volevano rimanere “innominati”, e si sono scandalizzati perché i loro nomi, pubblici, sono stati pubblicati, a rendere nota la responsabilità che votando si sarebbero presi per cittadini inconsapevoli e inermi. Ma se una cosa vera non si può dire, qualcosa che non va ci deve essere sotto, no? Sennò perché temere?

“L’opinione i cittadini la esprimono andando a votare”, queste le parole del Presidente Raffa di fronte ai manifestanti, a confessare la dittatura dichiarata dei votati. C’è da stupirsi se di fronte a tale arroganza quei cittadini e quelle cittadine abbiano deciso di cacciarlo via e non consentirgli di decidere per loro? No.

Tutto il resto sono falsità enormi dietro cui questi “rappresentanti” intendono nascondere le loro mancanze e le loro vergogne. Non ci riuscirete. Ormai siete smascherati. Quello che abbiamo fatto in una settimana, lo faremo per mesi, tutti e tutte sapranno, tutti e tutte reagiranno. Vedremo poi come affronterete la volontà di un popolo intero che si solleva.

Nonostante diversi esponenti istituzionali, sindaci, otto parlamentari, un sindacato, abbiano convenuto al di là delle posizioni di merito che c’è una grave lacuna democratica da colmare consultando i cittadini, avete deciso comunque di rimandare la seduta del Comitato Portuale per “motivi di ordine pubblico”, dimostrandoci di non voler capire, dimostrandoci che non volete ascoltare.

NON TEMETE, SAPREMO COME ALZARE DI PIU’ LA VOCE. ALLA FINE, NON ABBIAMO DUBBI, CI DOVRETE SENTIRE. E LA LNG MEDGAS SE NE DOVRA’ ANDARE DA QUI, PER SEMPRE!

 

Coordinamento delle Associazioni contro il Rigassificatore della Piana

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

calabriano rigassificatore

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Il Ponte sullo Stretto è uno specchietto per allodole”. Calabria e Sicilia si preparano alla manifestazione popolare

Il ponte sullo Stretto” tra la Calabria e la Sicilia è uno “specchietto per le allodole.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria e Campania tra le prime quattro regioni povere dell’UE

I dati ponderati dell’Eurostat Regional Yearbook: disoccupazione, povertà digitale, basso potere d’acquisto. I tristi record del Mezzogiorno

Immagine di copertina per il post
Bisogni

2.5 Radura || La prima cosa. Lotte per la salute in Calabria

La salute è un indicatore delle disuguaglianze sociali tra i più chiari. L’ambiente in cui viviamo, ciò di cui ci nutriamo, lo stile di vita a cui abbiamo accesso, le condizioni di lavoro, l’accesso alla cura sono una tessitura che influisce sul nostro stato di salute.