InfoAut
Immagine di copertina per il post

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

da Addùnati

La Calabria, del resto, a dispetto di quanto credano i più, non è una regione di mare, anche se bagnata sia dallo Ionio che dal Tirreno. Ma la storia di questa regione così particolare si svolge, al contrario, prevalentemente negli altipiani: sono i borghi e i paesini i veri custodi dell’identità etnica e culturale calabrese.
I processi di gentrificazione, che hanno colpito la nostra regione molto prima delle altre, sono tuttavia ormai protagonisti indiscussi di quello che è il prospetto geografico e demografico di tutta la penisola italiana.

Nella maggior parte dei casi, inutile dirlo, si tratta di abbandoni forzati: nessuno sarebbe disposto a lasciare la propria terra se non fosse costretto a farlo. Le motivazioni sono varie (anche se, giusto evidenziarlo, la prima motivazione è economica e lavorativa), ma il risultato è quello della continuativa e inarrestabile morte di tanti piccoli paesi, molti dei quali si trovano in Calabria.
È in questo drammatico quadro di accentramento demografico che la politica, con i suoi giochi di prestigio e i classici slogan da campagna elettorale, si è inventata delle modalità attraverso cui poter rilanciare le realtà dei piccoli paesi. Una su tutte, è stata la famosa messa in vendita delle “case ad un euro”: un compratore di turno aveva la possibilità di comprare case alla cifra simbolica di un euro in cambio della ristrutturazione della casa stessa e dello stanziamento (limitato alla sola stagione estiva, ma spesso anche senza questo vincolo) sul territorio. Inutile dire che questo tipo di soluzioni, oltre che essere irrispettose nei confronti della storia delle varie e eterogenee realtà, sono molto miopi e limitate; non è rendendo i paesi dei parchi turistici per ricchi che potremo risolvere l’annosa questione dell’abbandono. Al contrario, soltanto una progettualità di lunghe vedute e una serie di investimenti precisi possono essere dei tentativi validi.

Il violento nubifragio che ha colpito la città di Lamezia Terme e il suo hinterland la notte tra il 20 ed il 21 ottobre è stata l’ennesima dimostrazione.
Quanto sta succedendo nei paesi collinari (Maida, San Pietro a Maida e Jacurso) è una vergogna di stato che si sta continuando a perpetrare, con un silenzio imbarazzante delle istituzioni regionali e provinciali.
Il caso sul quale vogliamo soffermarci principalmente è quello di Jacurso: se infatti, pur molto lentamente, negli altri comuni sono iniziati interventi di ripristino della viabilità, il piccolo comune che dista una cinquina di chilometri da Maida, si trova in questo momento completamente isolato. Dal paese infatti ci segnalano che la principale via d’accesso è inagibile, la popolazione è stata abbandonata e soltanto con la propria forza di volontà si sta cercando di rendere nuovamente vivibile la situazione. In particolare, l’appello che vogliamo rivolgere alla istituzioni provinciali e regionali è quello di non lasciare da sola la comunità di Jacurso, che oltretutto qualche giorno dopo l’alluvione ha perso anche il proprio sindaco.A rendere ancora più drammatica la situazione è il fatto che nel paesino non si trovano attualmente né una guardia medica o un pronto soccorso, né una scuola elementare.

Le scuole, d’altra parte, hanno deciso di attivare la didattica a distanza soltanto dopo una settimana, nonostante ovviamente gli scuolabus non potessero garantire le corse viste la situazione delle strade. Per una settimana, anziché giustificare quantomeno le motivate e necessarie assenze dei ragazzi e delle ragazze di Jacurso, le scuole hanno infierito attraverso una sfilza di assenze ingiustificate sul registro elettronico. È giusto, infatti, ricordare che attualmente per i cittadini di Jacurso l’unico modo per giungere a Maida (e, dunque, anche a Lamezia o Catanzaro) è attraverso una stradina di montagna pericolante e rischiosa. A rendere ancora più drammatica la situazione, vista l’età media alta della cittadinanza, è la totale assenza di qualsiasi tipologia di medicina territoriale. Cosa aspettano le istituzione per darsi una mossa e venire incontro alle esigenze dei cittadini di Jacurso?
Per tornare invece al discorso da cui siamo partiti, l’unico modo per ripopolare i paesi è investire nei servizi pubblici essenziali, nelle messa in sicurezza del territorio e dell’edilizia esistente e nella cultura. Una scuola, anche per due soli alunni, deve essere presente in ogni paese; lo stesso vale per gli ospedali e i pronto soccorso. Non è solo con il turismo che salveremo i paesi, ma con una progettualità a lungo periodo che possa garantire una nuova vitalità al tessuto sociale dell’entroterra calabrese.

Collettivo Addùnati

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

alluvionearee internecalabriaCRISI CLIMATICAHINTERLANDlamezia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Al via il campeggio No Pizzone II

Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori. Il programma definitivo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco Bitetti ritira le dimissioni e partecipa all’incontro al ministero. Slittate le decisioni sull’ex-ILVA il 12 agosto

Gli ambientalisti denunciano ciò che emerge chiaramente dalle carte: il processo di decarbonizzazione, se attuato, verrà portato a termine tra 10-12 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il ponte della propaganda: il 9 agosto corteo No Ponte a Messina

Messina. Manca poco alla prossima manifestazione No Ponte. L’appuntamento è il 9 agosto alle 18.00 a Piazza Cairoli. Di seguito l’appello del movimento No Ponte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco si dimette di fronte alla rabbia dei cittadini per il dossier Ilva

Il sindaco di Taranto Piero Bitetti si è dimesso in seguito alla contestazione da parte dei cittadini sul suo ruolo nel dossier Ilva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lamezia: difendere le persone!

Una comunicazione fulminea, proveniente dalla Sezione Liquidazione Giudiziale del Tribunale di Lamezia Terme, ha spazzato via da un giorno all’altro ogni certezza per 27 famiglie

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]