Palermo notav: presidio e blocco stradale
Un centinaio di notav palermitani ha oggi presidiato Piazza Pretoria per denunciare l’atteggiamento tenuto da polizia e magistratura nei confronti di quanti lottano contro l’inutile grande opera valsusina.
Oltre un’ora di presidio ha informato la popolazione palermitana circa gli abusi e la violenza poliziesca sui corpi delle notav e dei notav ma anche circa le schifose parole del senatore Pd Esposito e, non ultimo, l’estremo zelo col quale PM come Padalino e Rinaudo conducono la “giustizia” Sitav.
Dopo avere rimarcato quanto la guerra Sitav condotta dalla magistratura sotto l’ala protettrice di Caselli non sia riuscita a raggiungere i risultati sperati in termini di galera per gli arrestati dello scorso 19 Luglio, è stata rivendicata l’immediata libertà per quanti e quante se la vedono ancora negata per mezzo dei domiciliari e degli obblighi di dimora.
Gli slogan contro la repressione della lotta notav e i vani tentativi di depotenziarla tramite gli arresti e le condanne sono stati accompagnati dalla distribuzione di un volantino in cui venivano tra l’altro ribadite le analogie che si possono riscontrare dalla Val di Susa a Niscemi circa gli atteggiamenti di magistratura, forze dell’ordine e sistema partitico-mediale: “la lotta No Muos nella cittadina di Niscemi ha dimostrato con una certa continuità che, quando le popolazioni mettono in discussione i piani del potere non solo con le opinioni ma anche con l’esercizio di una forza collettiva (blocchi, assedio della base americana, taglio di reti della base), il potere risponde ovunque allo stesso modo: cariche, manganellate, fogli di via, denunce e repressione, con una certa sinergia tra magistratura, forze dell’ordine, certi giornalisti e politici”.
Il presidio non si è concluso prima di un blocco stradale di circa mezz’ora che ha paralizzato il traffico di via Maqueda all’altezza del centralissimo incrocio dei Quattro Canti con corso Vittorio Emanuele e che ha ancora una volta ribadito quanto i confini della lotta notav eccedano di gran lunga il territorio della valle per riversarsi sui territori e le metropoli di tutto il paese.
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