InfoAut
Immagine di copertina per il post

Per Yuri, un vero valsusino

Pubblichiamo di seguito una bella lettera indirizzata al giovane notav colpito al volto da un lacrimogeno l’8 dicembre scorso durante l’assalto alle reti del non-cantiere della Maddalena. La vicinanza e la semplicità con cui in queste righe viene rappresentata un’intera comunità che lotta per la sua terra bastano da sole a cancellare tutte le costruzioni e le ingiurie che in questi giorni hanno riempito le pagine dei giornali e i blog di certi esponenti del Pd.

 

 

da notav.info


Caro yuri, oggi sei ricoverato in ospedale, a Torino, colpito alla tempia in maniera vile e codarda da un lacrimogeno sparato da lontano, da dietro una recinzione di filo spinato, a Chiomonte. Eri con noi giovedì in val Clarea,  con i tuoi amici, con i tuoi compagni, con tanti no tav. Come tutti i presenti sei andato alle reti, al fortino militarizzato che la polizia difende senza badare a spese e a metodi, siamo andati insieme a dire che quelle reti lì proprio non vanno bene, a cercare di liberare la nostra terra. Appena ci siamo avvicinati siamo stati respinti a suon di lacrimegeni e tra i colpi di tosse e le lacrime molti sono rimasti a terra, colpiti, feriti. Chi è stato soccorso ha dovuto attendere ore prima di poter essere accolto in un ospedale, prima di poter attraversare nuovamente le vie che ci avevano portato alla baita, occupate e chiuse dalla polizia che in un inutile sfoggio di forza impediva alle barelle di allontanarsi. Subito sei stato nominato dai giornalisti nei loro articoli, yuri, il ragazzo danese, perchè no il black bloc. Che schifo, senza neanche badare al motivo per cui eri ferito e alle tue condizioni ecco l’idea, ah? Danese? Violento? Allora c’erano i black bloc? Loro come i poliziotti di questa terra sanno poco, peggio di questa terra vedono solo lo schifoso stipendio di ogni fine mese. Poi invece ci sono i politicanti come Stefano Esposito che non solo aspettano lo stipendio ma sono pronti ad alzare le forche ed in tuo nome invocano denunce e magistrati. Io invece ti conosco bene, ti conosco dalle parole di tuo padre, fiero ed orgoglioso di te, dai tuoi compagni che valorosamente ti hanno soccorso e seguito. Mi ricordo di quando lanciammo l’appello nel 2010 per la costruzione della baita presidio in val Clarea che oggi difendiamo. Tuo padre arrivò tra i primi, con molti altri uomini semplici della valle. Ci presentammo, una stretta di mano ci bastò, Sven, un nome che viene da lontano, in val di Susa? “Sono di Venaus, faccio il muratore” e poi un bellissimo sorriso. Furono mesi intensi che ci portarono alla costruzione della baita prima e del presidio poi sgomberato della libera repubblica della Maddalena, ora in esilio ma sempre viva. Mi raccontò della vostra famiglia, della vostra vita e con orgoglio ancora di voi. Una famiglia particolare la vostra, generosa, sempre pronta a dare e sempre presente. Con umiltà, in punta di piedi, simbolo di come si possa amare una terra in cui non si è nati e in cui però si è deciso di pensare ad un futuro. Con tutto il diritto avete scelto di essere no tav, tutti, e di partecipare alle mobilitazioni, anche quelle più difficili, anche quando si rischia tanto. Tuo padre per la sua generosità nella costruzione della baita è stato denunciato, ora tu per essere sempre in prima fila sei stato ferito. Proprio nei momenti più difficili vi siete fatti avanti, quando molti della nostra valle avevano paura, delle denunce, dei lacrimogeni. Alla faccia di tutti i discorsi leghisti e razzisti abbiamo la fortuna in val di Susa di avere tante persone come voi che anche se nate altrove hanno assunto come propria questa terra. Auguro a te di tornare presto a casa e di guarire, di tornare presto nella tua terra, in valle, dalla tua famiglia che ti aspetta, dai tuoi amici. Tutti quelli che leggono e leggeranno il tuo nome devono sapere che tu non sei né un eroe né un deliquente né un blac bloc, tu sei un esempio per tutti, tu sei un  no tav e il tuo nome lo devono pronunciare con rispetto.

Un abbraccio, A presto

Francesco Richetto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

8 dicembrenotavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: migliaia in manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto

Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 29 novembre 2025 alla manifestazione contro il ponte sullo Stretto a Messina.  

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.