InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roma brucia, le istituzioni tacciono, la polizia sgombera. Berta resiste!

||||

Nella giornata di ieri ( 5 luglio 2022) la Laboratoria Ecologista Autogestita Berta Caceres, a due mesi dalla rioccupazione (ne avevamo parlato qui: https://www.infoaut.org/no-tavbeni-comuni/roma-berta-caceres-rioccupata-contro-le-guerre-capitaliste-1000-laboratorie-ecologiste-sul-posto-la-celere) è stata nuovamente sgomberata. Nel condividere il comunicato della Lea Berta Caceres, riteniamo necessarie alcune considerazioni: lo sgombero si inserisce a pieno in una traiettoria generale di attacco verso il movimento ecologista e di difesa del capitalismo estrattivista nelle sue varie forme. Incendi a Roma e in Sardegna emergenza rifiuti in Sicilia, siccità nell’area settentrionale del paese, la tragedia della Marmolada: in un contesto che ribadisce sempre più la drammatica urgenza di far fronte alla catastrofe climatica globale, lo sgombero della Lea esprime emblematicamente le scelte politiche delle istituzioni, ancor più alla luce della decisione, ratificata oggi a Strasburgo, del parlamento Ue di includere gas e nucleare tra le forme di energia sostenibili. C’è anche da evidenziare una continuità dello sfruttamento estrattivista tra l’ambiente ed il territorio metropolitano: l’edificio di via Caffarella 13, infatti, è un esempio magistrale di finanziarizzazione immobiliare e di speculazione edilizia.
È evidente che una soluzione all’emergenza climatica non potrà giungere che da una radicale messa in discussione del presente e dei suoi sistemi di dominio e sfruttamento: in questo senso rilanciamo il Climate Social Camp, che si terrà dal 25 al 29 luglio a Torino. Esprimiamo la massima solidarietà alla Lea Berta Caceres e attendiamo nuove infestazioni e nuovi germogli, dato che “Berta no muriò, se multiplicò!”

A due mesi dalla rioccupazione, questa mattina la Laboratoria Ecologista Transfemminista Berta Càceres, in Via della Caffarella 13, è stata sgomberata dalla polizia per ordine del Tribunale di Roma.

Questo pomeriggio alle ore 17:30 ci ritroveremo sotto la sede della Regione Lazio, responsabile politico di questo sgombero, per poi muoverci insieme, nelle strade della Garbatella, per raggiungere il Ministero della Transizione Ecologica, responsabile politico della totale incapacità di affrontare seriamente le conseguenze drammatiche e visibili della crisi climatica ed ecologica.

Come ben sapete, il 7 maggio abbiamo rioccupato via della Caffarella 13 e così abbiamo riaperto lo spazio a tutta la comunità. Da allora abbiamo organizzato decine di iniziative di ogni tipo, partecipando a mobilitazioni cittadine e nazionali e riportando la crisi ecologica al centro dell’attenzione metropolitana.

Attorno a noi tutto continua a dimostrare che abbiamo tristemente ragione: la crisi ecologica e sociale che viviamo è spaventosa. I danni all’agricoltura, le montagne prive di neve, i fiumi in secca e le temperature in drammatico aumento ci dimostrano quanto sia urgente riflettere e agire per salvare il pianeta dalla catastrofe climatica. Una crisi che non può essere più negata, basti pensare al disastro della Marmolada, e che viene capitalizzata sulla pelle delle persone che ogni giorno devono lottare per sopravvivere in questa società. 

Liberando Villa Greco abbiamo anche riaperto il problema politico della gestione del patrimonio pubblico cittadino, di quale sia la visione di esso che ne hanno le istituzioni e di quale progettualità ci possa essere a riguardo. Occupare Villa Greco è stato fatto anche per salvare un pezzo del parco della Caffarella dall’ennesima speculazione da parte del capitale finanziario a scapito del bene pubblico.

Vendere il patrimonio pubblico per fare cassa significa sottrarre a chi vive la città spazi di relazione e di confronto che siano liberi dalla logica mercificatoria, privatistica e mortifera del capitalismo. Significa permettere alla proprietà privata e alle sue forme distorte provocate dalla finanziarizzazione del mercato immobiliare, non solo di fare profitti, ma di dettare le regole del gioco in modo autoritario. 

Chi c’è dietro la finanziarizzazione? Sostanzialmente c’è la dematerializzazione del bene immobile, del senso stesso di proprietà, al fine di rendere il tutto impalpabile e inafferrabile, suppostamente governato solo dalle invisibili leggi del mercato.

Non conosciamo il vostro progetto rispetto a Villa Greco, pensiamo che semplicemente non ne abbiate uno, e che crediate che banalmente è meglio lasciar scorrere la situazione attuale. Sgomberando avete scelto di lasciare che tutto scorra, anche se questo significa destinare quell’immobile all’abbandono, o alla trasformazione in villini di pregio o in un club sportivo privato.

L’analogia con l’approccio delle istituzioni alla crisi ecologica è evidente. Sappiamo che è necessario in breve tempo fare a meno del fossile, investire in modo sistematico sul trasporto pubblico, ridurre i consumi, impedire quelli di lusso responsabili di gran parte delle emissioni di gas climalteranti, difendere il bene idrico sottraendolo alle multiutility e riparare le perdite negli acquedotti, ridurre la produzione di rifiuti con una raccolta porta a porta sistematica e cogliere l’occasione per un cambio di rotta in senso redistributivo e di giustizia sociale.

Invece quello che viene fatto sono di solito proclami vuoti: si pianta qualche alberello, qualche orto urbano, si dipinge con fantasmagoriche vernice anti smog, e nel frattempo tutto prosegue come prima e peggio di prima, tra inceneritori, acquedotti-colabrodo,  finanziamenti e favoritismi di ogni tipo all’industria del fossile.

Berta Caceres, che ci ispira fin dalla nascita del collettivo, diceva che la rivoluzione doveva essere totale, non c’era mediazione possibile. Siamo entrati in via della Caffarella 13 il 6 marzo perché crediamo questo e continueremo a crederci senza mediazioni né compromessi.

Questo sgombero dimostra come abbiate deciso di porvi a difesa del capitale finanziario, sottraendovi al confronto politico e delegando alla Questura e al tribunale la “gestione” della crisi sociale ed ecologica in atto.

Ma sappiate che anche se ci avete sgomberate, noi continueremo a portare conflitto in questa città e ad attraversare con ancora più rabbia le mobilitazioni a livello nazionale e internazionale. 

Invitamo tuttu  a raggiungerci sotto la Regione: la rivoluzione ecologista non si sgombera.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

berta caceresTRANSIZIONE ECOLOGICA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti

Archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti della città, da Extinction Rebellion ai partecipanti al Climate Social Camp. La PM rigetta le accuse di imbrattamento, violenza privata, detenzione abusiva di armi, occupazione e manifestazione non preavvisata, decretando che i reati non sussistono. “Mentre si celebrano indisturbati i raduni neofascisti in tutto il paese, il governo e le questure d’Italia cercano di fermare chi chiede giustizia climatica e sociale”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non è stato un boom ma si sente il crack: l’energia ai tempi di Milei

La rinuncia di Eduardo Rodríguez Chirillo a capo del Ministero per l’Energia [nell’ottobre scorso] ha lasciato innescato un detonatore fatto di massicci aumenti delle tariffe, profitti straordinari per una manciata di imprese e incertezza sulla fornitura di elettricità durante l’estate. di Felipe Gutiérrez Ríos (OPSur-Revista Crisis), da ECOR Network In questo articolo gli alti e […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Fissione, fusione, scorie nucleari e i limiti fisici/1

Energia nucleare: che cos’è di Angelo Tartaglia, da ECOR Network L’energia associata ad un dato sistema fisico dipende dall’intensità delle forze attraverso cui interagiscono le diverse componenti del sistema. Ragionando in termini di interazioni fondamentali le forze in questione si riducono a quattro: la forza di gravita, la “forza debole”, la forza elettromagnetica, la “forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

No alla servitù energetica: interrompiamo la speculazione estrattivista, coloniale e militare sui nostri territori

CONFLUENZA INVITA AL CONVEGNO NAZIONALE CONTRO LA SPECULAZIONE ENERGETICA A LIVORNO IL 29 E 30 MARZO 2025

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Incontro con i No Ponte, il Movimento No Tav e Confluenza

Domenica 1 dicembre alle ore 15 si terrà un incontro al salone polivalente di San Didero per aggiornamenti sulle rispettive lotte sui territori e per confrontarsi sulla necessità di fare rete. Riprendiamo quindi l’indizione di questo momento pubblicata sul portale di informazione del Movimento No Tav notav.info

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Passeggiata resistente a Guardiabella: Una giornata di gioiosa lotta!

Inauguriamo questo capitolo con un contributo che ci arriva dalla Liguria, in particolare dal comitato di InterVento Popolare del ponente ligure, in merito all’attivazione sul territorio di diversi comuni limitrofi a Imperia dove è previsto un progetto di 32 pale eoliche denominato “IMPERIA Monti Moro e Guardiabella”.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Approdo sui territori che combattono la speculazione energetica

Questo è un annuncio a tenersi pronti per un nuovo capitolo di approfondimento di Confluenza che si pone la sfida di oltrepassare i confini regionali per costruire alleanze con chi già sta lottando su nuove crepe del sistema estrattivista.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente

Proponiamo una prima parte del dibattito dal titolo “Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente” che si è tenuto a settembre a Venaus in occasione del campeggio di Ecologia Politica Network.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Giù le mani dalle montagne Toscane!

Diffondiamo il comunicato stampa del Coordinamento dei Comitati Territoriali delle Cinque Montagne per lanciare l’iniziativa di Sabato 28 settembre 2024, ore 15.00 in Piazza Duomo n°10, Sede della regione Toscana, Firenze.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotta alla speculazione energetica in Sardegna: aggiornamenti da Oristano e Selargius

La lotta alla speculazione energetica in Sardegna prosegue, comitati e presidi si oppongono alla realizzazione del mega progetto energetico Tyrrhenian Link

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verde marcio

Ursula von der Layen ha dedicato un’ampia parte dei 48 minuti e 20 secondi del discorso in cui ha presentato la sua “strategic vision” per i prossimi cinque anni

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’attivazione popolare in Sardegna contro la speculazione energetica si diffonde

Il tema della speculazione energetica e dello sfruttamento dei territori in nome di una falsa transizione ecologica è ciò che contraddistingue le numerose e diffuse mobilitazioni che sono avvenute in Sardegna negli ultimi tempi.