Scontri a Palermo: NoMuos caricati dalla polizia a difesa dei fascisti
Un sabato all’insegna della lotta dunque, a Palermo, e in particolare della lotta NoMuos e dell’affermazione determinata dei suoi valori fondanti.
Oggi, infatti, era prevista una manifestazione di neofascisti che, essendo totalmente assenti dalle dinamiche politiche cittadine, hanno tentato la solita carta del camuffamento e della strumentalizzazione di movimenti altrui. In questo caso è stato il movimento NoMuos come in passato erano stati, per esempio, i movimenti studenteschi. Una mobilitazione di massa, dentro cui mai si sono create le condizioni politiche per un “inserimento” di ideologie fasciste e xenofobe, e che fa parlare tutta l’Italia rappresenta una ghiotta occasione di “riciclo” per soggetti assenti da ogni palcoscenico politico.
Così, sotto una falsa firma NoMuos (mai esistita, mai presente a Niscemi e nei luoghi della lotta del movimento) , una cinquantina di fascisti (di casapound, fratelli d’italia e neonazisti catanesi) hanno tentato, vigliaccamente, di spacciarsi per NoMuos e svolgere una manifestazione nel capoluogo siciliano. Peccato, per loro, che il Movimento NoMuos, quello vero e antifascista, non è stato a guardare ed è sceso in piazza per impedire questa sfilata ipocrita e falsa. Un presidio si è radunato già a partire dalle 15.00 di oggi pomeriggio, al Teatro Massimo da dove il corteo fascista sarebbe, presumibilmente, passato. La presenza dei NoMuos rallenta enormemente le operazioni di partenza di un corteo fascista flop: nonostante le presenze dalle altre città siciliane di altri neonazisti, il corteo è un flop (qualche decina di persone) così, per tantissimo tempo, vengono tenuti fermi nella piazza del raduno.
A quel punto, per garantire questo sparuto gruppo di fascistelli, le forze dell’ordine caricano a freddo i manifestanti presenti davanti al teatro Massimo. Il corteo resiste, si ricompatta e torna sul percorso del corteo fascista per impedirne il passaggio. Ancora una volta la polizia carica ma è costretta a farlo a più riprese perché il corteo resta tenacemente lì, resiste, non si disperde anzi, avanza. Alla brutalità poliziesca il corteo risponde con la determinata opposizione di chi, col proprio corpo, non arretra di fronte alle manganellate e gli spry orticanti. Un ragazzo viene fermato e tratto in arresto. Qualche altro resta ferito ma si ferma comunque in piazza con gli altri NoMuos fino a quando il presidio non si scioglie.
La giornata di oggi è la dimostrazione, ennesima, di quanto minuto sia lo spazio politico per una destra che non gode di alcuna legittimità sociale nei nostri territori. Ancora una volta, infatti, solo la presenza di altri fascisti “fuori-sede” garantisce un minimo di presenze ad un corteo che si riesce a svolgere solo grazie alla “scorta” della poliziam sempre prontissima a difendere gli amici fascisti.
Dall’altro lato, il Movimento NoMuos, ribadisce la sua irriducibile natura antifascista perché solo da tali basi si può immaginare un nuovo rapporto con i territori in cui banditi siano lo sfruttamento, la militarizzazione, l’inquinamento ambientale e sociale,
ovviamente il nostro pensiero va a al ragazzo fermato e, in questo momento, in stato d’arresto. Seguiremo gli sviluppi e vi aggiorneremo su queste pagine.
Il NoMuos è antifascista!
Michele libero subito!!!
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