InfoAut
Immagine di copertina per il post

Solidali e complici a chi lotta da Milano alla Val Susa, liberi tutti e Ste di nuovo a scuola!

 Solidali e complici a chi lotta da Milano alla Val Susa, liberi tutti e Ste di nuovo a scuola! Oggi picchetto e assemblea al Pascal, striscioni e iniziative in tutte le scuole! Dopo che ieri mattina abbiamo visto la vergogna di uno stato che lascia liberi i mafiosi e mette paura a chi alza la testa e cerca di sedare i movimenti che in tutta Italia si stanno ribellando a tagli e austerity, uno stato che ha arrestato, con blitz in casa all’alba, piu di 20 no tav, abbiamo deciso di dare una risposta, perchè dietro alle barricate c’eravamo tutti. Liberi tutti, liberi subito. Nel blitz é stato coinvolto anche uno di noi, uno dei collettivi delle scuole milanesi e questo per noi é intollerabile. Al momento é ai domiciliari, cosa che oltre tutto gli impedice di andare a scuola, quella scuola per cui anche con lui ci battiamo tutti i giorni rivendicandocela come sacrosanto diritto. Al Pascal, la sua scuola, i compagni di collettivo, di classe e gli altri studenti stamattina hanno organizzao un picchetto e subito dopo un’assemblea dove hanno letto una lettera/ testimonianza del ragazzo che ovviamente non poteva essere presente. Dopo aver raccontato l’esperienza di ieri, le ragioni del no tav: perchè in tempi di crisi si spendono miliardi per bucare montagne cancerogene piene di amianto devastando i terriori che sono solo di chi li abita per una ferrovia, dove ce nè già una che é poco usata per la scarsa richiesta della tratta? Perché far speculare e guadagnare sempe i soliti quando scuola e servizi cadono a pezzi?? Da tutti i colletivi siamo con gli arrestati, con i no tav, con tutte le lotte e con il nostro compagno ai domiciliari che ora rischia di non poter fare la maturità. Per questo stamattina abbiamo organizzato picchetti, assemblee e iniziative in tutte le nostre scuole,  abbiamo appeso ovunque striscioni con scritto “solidali e complici con chi lotta da Milano alla Val Susa, liberi tutti Ste di nuovo a scuola, guai a chi tocca studenti e collettivi”. Le iniziative non finiscono oggi, nel pomeriggio collettivi straordinari per organizzarci per i prossimi giorni.

L’INIZIATIVA DEI RAGAZZI DEL PASCAL. SEGUE IL VOLANTINO: RIVOGLIAMO STEFANO!!

 Ieri Stefano Latino, rappresentante di istituto del Pascal, è stato portato in questura da alcuni agenti di Polizia, che si sono presentati a casa sua verso le sei del mattina. L’accusa, non meglio precisata, è stata quella di aver partecipato alla manifestazione del 3 luglio scorso in Val di Susa, con il movimento NO TAV e si sta ancora cercando di capire in cosa consista realmente. Arrivato il questura, è stato processato per direttissima ed è stato deciso che dovrà scontare un mese e mezzo ai domiciliari prima del processo definitivo, senza neanche la possibilità di andare a scuola. Ovviamente questo comprometterebbe la sua ammissione all’Esame di Statoe lo costringerebbe a rifare l’anno. Noi ci chiediamo quale Stato e quale legge, senza chiare e gravi motivazioni, toglierebbe a un ragazzo il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione? Tralasciando le discussioni sulla reale giustizia di questo arresto, noi chiediamo che gli venga concessa la possibilità di tornare a scuola e potersi preparare all’esame di Maturità, vista l’apparente inconcretezza di accuse e prove. Vogliamo far sentire la nostra voce al sistema di polizia e magistrati che gli stanno impedendo di studiare, contro i diritti della nostra costituzione e senza un reale processo: tutti possiamo testimoniare che Stefano non è un criminale, ma un ragazzo intelligente a cui piace imparare; il fatto di non farlo venire a scuola non ha senso da nessun punto di vista, e crediamo che nessuno ne capisca le motivazioni. Noi siamo i suoi compagni di scuola, dobbiamo difenderlo e gridare a tutti che vogliamo che torni a scuola: rivogliamo Stefano!!!

COS’È IL NO TAV (TRENO ALTA VELOCITÀ)?

 NO TAV è un movimento attivo nella Val di Susa contrario alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Vi sono diverse ragioni per dire no alla nuova linea ferroviaria: il primo è l’elevato costo dell’opera (30-40 miliardi per 80 Km di ferrovie, circa 500.000.000 a kilometro), soldi che l’Italia non possiede, soprattutto in questo momento, e che andranno a pesare ulteriormente sulle spalle dei contribuenti. Questi lavori durerebbero diversi anni e comporterebbero inquinamento acustico e di polveri e disturbi agli abitanti della valle. Un altro problema, non meno importante, sono le montagne valsusine, per le quali dovranno passare le gallerie, che hanno al loro interno grandi quantità di amianto e uranio, sostanze tossiche e radioattive, che durante i lavori potrebbero essere trasportate dal vento e quindi arrivando fino a Torino. Con la realizzazione del tunnel ci sarebbe inoltre il rischio di causare pericolosi dissesti idrici nelle zone limitrofe, senza considerare la completa distruzione dell’ecosistema e dell’economia della valle; inoltre la linea sarebbe completamente inutile, visto che ne esiste già una, per di più poco utilizzata e non sfruttata al massimo come dovrebbe. L’unico motivo per cui si vuole costruire il TAV sono i grandi interessi economici e speculativi dei grandi investitori privati e della criminalità organizzata.

LA LETTERA SCRITTA DA STEFANO

 Ciao a tutti, sono Latino, oggi avrei dovuto tenere in questa assemblea un discorso riguardo la giornata della memoria istituita per ricordare il terribile sterminio nazifascista non solo verso gli ebrei, ma anche verso altri soggetti ritenuti “diversi” come zingari e omosessuali e verso chi si è opposto attivamente quel terribile regime, come comunisti, socialisti e cattolici. Non ci sono e penso vi starete chiedendo il motivo. Stamattina alle 6.30 sono stato svegliato da tre agenti della polizia che hanno fatto irruzione nella mia casa a Vimodrone. Hanno perquisito l’abitazione mettendola a soqquadro e hanno sequestrato diversi miei indumenti, il mio computer, la mia macchina fotografica e dei pericolosissimi scaldapiedi da ciclista, pensando che fossero passamontagna. Sono stato accusato con diversi capi di imputazione che ancora non mi sono ben chiari, tutti comunque riconducibili alle manifestazioni e alle proteste svoltesi in Valsusa da Giugno 2011. Terminata la perquisizione sono stato portato in questura e qui mi sono state prese le impronte digitali e mi sono state fatte le foto segnaletiche. Dopo che mi sono stati notificati i vari sequestri sono stato rilasciato in attesa del processo con obbligo di dimora a Vimodrone (non posso uscire dal mio comune di residenza). Ho da sempre appoggiato la lotta No Tav perché la ritengo una protesta giusta e necessaria. In Valsusa vogliono costruire una nuova linea ferroviaria ad altra velocità Torino-Lione, dannosa per l’ambiente e che comporta un immane sperpero di denaro pubblico. Le montagne in cui vogliono scavare il condotto ferroviario sono amiantifere e quindi pericolosissime per la popolazione locale. Inoltre in Valsusa sono già presenti una statale, un’autostrada e una linea ferroviaria Torino-Bardonecchia che verrà depotenziata rendendo più complicato l’afflusso dei pendolari verso Torino. Insomma in un contesto come quello di oggi, dove vengono tagliati i treni-pendolari di studenti e lavoratori si vanno a costruire opere faraoniche con infiltrazioni mafiose certe negli appalti, che non servono proprio a nessuno se non ai pochi eletti che si potranno permettere il costo del biglietto. In Valsusa è presente un movimento che si oppone alla Tav da più di 20 anni, che è fortemente radicato nel territorio e che è sempre riuscito a bloccare questo orribile progetto. A Giugno 2011 nell’area preposta all’inizio del cantiere è stato organizzato un presidio permanente che poi è diventato un campeggio, una cittadina, “La libera repubblica della Maddalena” , direi una “Comune” dove nello stesso tempo in cui si protestava contro la Tav ci si auto-organizzava, si sperimentavano forme nuove di vita sociale, democrazia diretta decisionale riguardo le cose da fare, divisione dei mestieri; insomma si sperimentava un nuovo modello di società, seppur in miniatura. Il 27 Giugno la polizia, dopo ore di scontri e con il massiccio impiego di gas lacrimogeni al CS, ha sgomberato l’area, distrutto la Libera Repubblica e militarizzato l’intera zona facendo scempio del museo archeologico e delle tombe presenti. Il 3 Luglio c’è stata la reazione del popolo NO TAV con un corteo molto partecipato che si è diretto verso l’area del cantiere ed è culminato con l’assedio alle recinzioni e con pesanti scontri fra manifestanti e polizia. I capi di imputazione si riferiscono in generale a queste due date. Nell’inchiesta sono stati coinvolte circa 200 persone in tutta italia con circa una trentina di arresti, fra cui un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Vorrei dire a TUTTI i telegiornali e a quella MERDA di Palazzi che non sono 2 i cittadini della Valsusa arrestati perché nel mio mandato la stragrande maggioranza degli inquisiti assieme a me sono residenti o a Torino o in Valsusa. Al di là di tutto, quello che mi preme dire è che, senza mezzi termini, mi è stato tolto il diritto allo studio perché per rispettare gli obblighi (se non lo faccio mi hanno detto che finisco dentro) devo rimanere a Vimodrone e non posso allontanarmi per nessun motivo, nemmeno per recarmi a scuola. Trovo questo veramente scandaloso. Un’altra cosa che mi fa molto incazzare è che domani mattina magari leggerete sui quotidiani “Latino terrorista” “arrestato il figlio del terrorista Claudio Latino”….questo mi fa molto male… e non perché io odi mio padre al quale anzi voglio un bene immenso e che mi manca tantissimo, ma perché si usa sia la mia immagine che la sua in chiave forcaiola e denigratoria, della serie “sbatti il mostro in prima pagina”. E’ chiaro che è stato tutto molto pesante ma mi sto piano piano riprendendo soprattutto grazie ai tantissimi messaggi di solidarietà da amici, conoscenti, compagni di classe e di scuola. Scusate se ho risposto alla metà, ma mi avete veramente tempestato! Ringrazio tutti immensamente. Mi mancate TUTTI, posso perfino dire… mi manca la scuola! Mi avete commosso. Ora e sempre NO TAV!!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

cantiereMilanonotavscuolasolidarieta

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ecologia, marxismo e decrescita: spunti di riflessione

Ecologia, marxismo e decrescita: quali convergenze e prospettive? Questa è la domanda da cui parte la giornata di approfondimento che si terrà a Torino presso il Campus Luigi Einaudi organizzata a partire dalla sezione monografica dei Quaderni della decrescita a. 1, dal titolo “Marxismo e decrescita”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano, conferenza stampa: mobilitazione permanente e manifestazione popolare sabato 12 ottobre

La Valle che Resiste risponde con una mobilitazione permanente che proseguirà fino alla fine delle procedure di esproprio e che prevede un appuntamento quotidiano alle 18.30 al gazebo informativo a Susa (in Regione Priorale 24) e una grande manifestazione popolare per le vie della cittadina sabato 12 ottobre alle ore 15 con partenza dalla stazione di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero del Presidio No Tav di San Giuliano

Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue. Come a Venaus, a Chiomonte, a San Didero. Come sempre. Ad attenderli, però, hanno trovato la tenacia e la determinazione di chi, con grande coraggio, ha resistito contro lo sgombero brutale e ingiustificato del presidio di San Giuliano (Susa).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inizia il presidio permanente a San Giuliano

E’ iniziato ieri il presidio permanente con campeggio a San Giuliano. Ricordiamo che il presidio No Tav “Sole e Baleno” e i terreni sui quali è stato costruito, sono minacciati dalla violenza distruttrice di TELT.

Immagine di copertina per il post
Formazione

In Val Susa si accende lo sciopero studentesco

Durante la giornata di ieri un grande numero di studentesse e studenti si è riunito in piazza per scioperare contro l’accorpamento tra il Liceo Norberto Rosa e l’iis Enzo Ferrari e la chiusura della stazione di Susa per i lavori della stazione internazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Quale democrazia nella scuola?

L’Assemblea, gruppo informale di un centinaio di docenti di una quarantina di Istituti piemontesi, ha redatto un questionario dal titolo “Quale democrazia nella scuola?” con lo scopo di condurre una ricerca tra il personale scolastico circa il cambiamento dei processi democratici all’interno delle istituzioni scolastiche.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Contro presidi padroni e scuole aziende è arrivato il tempo di organizzarsi e lottare!

L’accesso abusivo sarebbe servito, secondo le indagini, per alterare i voti scolastici a discrezione del volere della preside

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale

Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.