Verso la Val di Susa: da Vicenza un appello alle comunità in lotta
La Val di Susa ha rappresentato in questi anni una buona pratica; uno spunto per coloro che vedevano la propria terra sotto assedio; la convinzione che ci si possa trovare intorno a un fuoco o sotto il tetto di un presidio per condividere e costruire; l’idea che un modello basato sulla cementificazione e sulla militarizzazione dei territori possa essere messo in scacco, semplicemente, dalla partecipazione.
Tante mobilitazioni, a partire dalla nostra contro la nuova base militare statunitense, hanno respirato a pieni polmoni l’aria proveniente dalle montagne piemontesi; ne hanno ascoltato le voci, guardato i gesti, osservato la dignità. La Val di Susa è per tutte e tutti noi la nostra terra, perché rappresenta lo spazio della suggestione possibile alla quale abbiamo guardato mentre montavamo i nostri presidi.
Oggi le donne e gli uomini che hanno dato vita a quello straordinario laboratorio di partecipazione sono sotto attacco; è la storia di ognuno di noi che, nei propri luoghi di vita, ha visto prima o poi i manganelli opporsi ai beni comuni, l’imposizione alla democrazia, l’arroganza alla partecipazione.
Scriviamo a coloro che, in questi anni, hanno costruito in tutta Italia esperienze grandi e piccole di partecipazione e difesa dei beni comuni; domenica 3 luglio ritroviamoci in Val di Susa, insieme e al fianco delle donne e degli uomini dei comitati No Tav, rispettando e partecipando alle pratiche che le assemblee popolari della valle decideranno in questi giorni.
La Val di Susa è un bene comune: domenica 3 luglio condivideremo con i valsusini una grande giornata di mobilitazione.
Presidio Permanente NoDalMolin – Vicenza
Prime adesioni: Commons – Rete dei comitati per i beni comuni di Napoli e provincia, Comitati Difesa Salute e Territorio Altovicentino/Malo e Valle Agno, Comitato No dal Molin/Beni comuni Valle Agno
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