Boss israeliano del traffico di organi arrestato a Roma
E’ accusato di aver diretto una organizzazione criminale che, dal 2002, era riuscita a indurre 30 brasiliani di quartieri poveri del Pernambuco (uno degli Stati della Federazione del Brasile, ndr), a vendere i propri organi.
Nella maggior parte dei casi, le persone donavano i reni, che potevano rendere tra i 6 e i 12 mila dollari Usa, a seconda dell’età del donatore e delle condizioni dell’organo. I cittadini erano portati in Sudafrica, dove venivano loro presi gli organi e trapiantati in altre persone.
Diariodepernambuco. L’organizzazione criminale fu disarticolata dall’Operazione Bisturi della Polizia Federale brasiliana, nel dicembre 2003. Gedalya, autorizzato dalla tribunale, aveva lasciato il Brasile nel gennaio 2009 e avrebbe dovuto tornare entro 30 giorni, ma non è mai tornato. Giovedì, il potente boss del traffico di organi è stato arrestato a Roma, in Italia. La Polizia Federale ha informato la Corte Suprema dell’arresto, e ha sollecitato l’estradizione dell’israeliano perché sconti i crimini in Brasile.
Il “Diario de Pernambuco” è stato il primo a segnalare il caso nel 2011 e ha rivelato i dettagli delle attività della banda, nonché la situazione delle vittime. L’israeliano aveva attirato almeno 30 cittadini brasiliani dello Stato di Pernambuco
Fuga
Tauber era in libertà vigilata quando ha ottenuto il beneficio di passare 30 giorni in Israele. Poiché non aveva fatto ritorno entro il termine, la sua libertà condizionale era stata revocata e decretata la sua prigionia. Da allora, era ricercato in tutto il mondo.
L’episodio ha avuto grande risalto sulla stampa internazionale e sarebbe stato solo un altro nel mondo sotterraneo del traffico di organi, se non fosse stato per la fuga di Gedalya dal paese. Dopo essere stato arrestato per la prima volta, Gedalya è stato spostato in diverse prigioni, finché è finito nel carcere Agro-Industriale San Giovanni de Itamaracá, nel marzo 2007, dove ha ottenuto il regime semi-libertà. Nel dicembre dello stesso anno, ha ottenuto la libertà vigilata, che gli imponeva di presentarsi in tribunale una volta al mese. Gedalya Tauber, rispondeva per i reati di rimozione e vendita di organi e creazione di banda criminale.
fonte Agenzia stampa Infopal
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.