InfoAut

Caro abbonato, risulta che stai partecipando agli scontri

Pubblichiamo di seguito l’articolo di Carola Frediani che analizza e cita alcuni casi eclatanti di controllo da parte dello stato sui telefonini, a volte inviando un sms come è avvenuto di recente. In Italia buona parte delle indagini contro i militanti dei movimenti (ma vale anche per altri “attenzionati” dalle polizie) nascono e si basano sull’uso di inntercettazioni telefoniche, dati gps, mail e intercettazioni ambientali. Se i casi sotto citati sono avvenuti tutti all’estero e alcuni hanno un sapore intimidatorio, in Italia è prassi anche senza avvertire via sms…

Kiev, se il governo reprime le proteste via sms

“Caro abbonato, risulta che stai partecipando a disordini di piazza”. È questo l’sms che l’altro ieri i dimostranti in strada a Kiev si sono visti recapitare sui loro telefonini. L’avviso, che suona senza dubbio come una minaccia pensata per avere un effetto deterrente (riassumibile nel concetto: “so dove sei, quello che stai facendo ed è meglio se smetti”), è stato inviato dal governo tramite i vari provider telefonici. Il messaggino statale di massa assume un’aspetto particolarmente sinistro alla luce delle recenti leggi liberticide firmate dal presidente Viktor Yanukovych, che prevedono pene molto severe, compreso il carcere, per chiunque partecipi a una manifestazione considerata violenta. Anche se il monito orwelliano non pare aver riscosso l’esito sperato – dopo la ricezione dell’avvertimento sono comunque continuate le proteste e gli scontri antigovernativi, con un bilancio di centinaia di feriti e almeno 3 morti – di sicuro costituisce un inquietante precedente. Tecnicamente non è stata un’operazione difficile. Le autorità hanno individuato chi stava nei luoghi delle manifestazioni richiedendo agli operatori le informazioni su tutti i cellulari in contatto con le stazioni base in zona. Come nota Kevin Bankston, direttore dell’Open Technology Institute, sul Washington Post, “questo fatto sottolinea come i metadati relativi alla geolocalizzazione – diversamente da quanto sostenuto dai difensori della National Security Agency (Nsa), per i quali si tratterebbe di dati non sensibili – sono incredibilmente potenti, specie se presi in massa, e possono essere facilmente usati dai governi per identificare e reprimere dimostranti che stanno solo esercitando il loro diritto alla libertà di espressione”. Tra l’altro proprio dai documenti rivelati da Snowden sappiamo che la Nsa, attraverso il suo programma Dishfire, raccoglieva almeno 200 milioni di sms al giorno da tutto il mondo, e li utilizzava per estrarre informazioni relative alla posizione, ai contatti dell’utente, ai dettagli su transazioni finanziarie. L’uso dei telefonini per veicolare messaggi governativi non è nuovo.

Qualcuno ricorderà quando nel 2004 il governo Berlusconi inviò a milioni di italiani un sms che rammentava loro di andare a votare. Per quanto il contenuto di quel testo possa essere visto come un utile reminder di un appuntamento democratico, all’epoca si scatenarono molte polemiche, sia perché quell’azione era considerata come una violazione della privacy, sia perché veniva interpretata come un mezzo di sottile propaganda filogovernativa. Diciamo che, salvo alcune eccezioni – ad esempio in caso di emergenze nazionali – il messaggino inviato dallo Stato appare comunque invasivo.

Nettamente intimidatorio era invece l’allerta inviato dall’esercito israeliano ai cellulari di Gaza poco prima della sua offensiva nell’autunno 2012: “Sta per arrivare la prossima fase. State lontani da Hamas”, diceva la frase in arabo. Ma i telefonini possono essere una leva di controllo usata dai governi anche in maniera più tranchant.

Possono essere utilizzati per localizzare con precisione gli spostamenti di un utente attraverso la tecnica dei Silent o Flash Sms, che sono dei messaggini inviati sul telefonino di un target che risultano invisibili allo stesso (silenziosi appunto) e mandano indietro un segnale. Rispetto alla geolocalizzaione ottenuta controllando la rete GSM questo sistema permette di ricavare la posizione aggiornata di una persona anche se si sta muovendo. “Consente di aumentare la precisione della localizzazione in un dato momento”, spiega a Wired, Fabio Pietrosanti, esperto di sicurezza e telefonia. Questo metodo è utilizzato da diverse polizie e servizi di intelligence europei, secondo la denuncia di qualche tempo fa di una senatrice francese ma anche dell’esperto di security Karsten Nohl.

Infine, i telefonini possono essere messi fuori uso durante una manifestazione sgradita. La censura delle comunicazioni durante le proteste fa subito venire in mente l’Egitto, quando Mubarak nel 2011 bloccò Internet e gli sms nel Paese. Ma nello stesso anno fece anche molto scalpore il caso di San Francisco: per la prima volta infatti un’agenzia governativa locale – il BART, l’ente dei trasporti della città – aveva spento i servizi telefonici locali, in particolare nelle stazioni della metro, prima di una paventata protesta pubblica. E anche la Russia è stata accusatain passato di aver rallentato o bloccato le connessioni internet per limitare le comunicazioni di manifestanti anti-Putin. Che ne è dunque dell’utopia della Smart Mobs teorizzata da Howard Rheinghold alcuni anni fa? Qualcuno nei governi deve averla preso sul serio, e ha cercato di trasformare quelle “folle intelligenti”, giudicate troppo pericolose, in masse controllate e spaventate. O anche solo silenziate.

da Wired.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

carola fredianisicurezza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 4 – Il partito e la dialettica marxiana

Il terzo paragrafo del breve saggio è dedicato alla questione del partito e alla sua funzione direttiva nel processo rivoluzionario, qui Lukács offre la più chiara e nitida esposizione della teoria leniniana del partito che il movimento comunista abbia mai elaborato. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Ma proprio detta esposizione sarà oggetto di non poche […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Tonino Miccichè, crucifissu cumu a Cristu!

Senza il libro di Filippo Falcone, Morte di un militante siciliano (1999) probabilmente si sarebbe persa quasi del tutto la memoria. Con la necessità di ricordare viene orgganizzato il festival “Memoria e Utopia per Tonino Miccichè” a Pietraperzia, il 9, 10 e 11 maggio. di Angelo Maddalena, da La bottega del Barbieri Rocco D’Anna poco […]

Immagine di copertina per il post
Culture

“Carcere ai Ribell3”: Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Presentiamo il libro “Carcere ai ribell3”, scritto dalle donne del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Con una delle “mamme” ripercorriamo alcune storie di compagn* e attivitst* che hanno incontrato il carcere nel loro percorso di lotta; raccontiamo delle pratiche di solidarietà portate avanti dalle “mamme” in sostegno dei/delle figli/e e delle […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Decolonizzare la scienza

Dalle spedizioni dell’Ottocento al divario nella geografia dei centri di ricerca, c’è ancora un problema di colonialismo?

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)

Immagine di copertina per il post
Culture

La rivoluzione come una bella avventura / 5: S-Contro, storia di un collettivo antagonista

Sergio Gambino, Luca Perrone, S-Contro, Un collettivo antagonista nella Torino degli anni Ottanta, con i contributi di Salvatore Cumino e Alberto Campo, DeriveApprodi, Bologna 2024 di Sandro Moiso, da Carmilla «Noi sentivamo di avere una collocazione forte! Io nell’84, quando abbiamo cominciato, avevo vent’anni, eravamo giovani, ma ci sentivamo di avere un grande compito e anche […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginare il comunismo, oggi.

Phil A. Neel, Nick Chavez, La foresta e la fabbrica. Contributi ad una fantascienza del comunismo, Porfido Edizioni, Torino 2025. di Sandro Moiso, da Carmilla Continua con la presente pubblicazione l’opera meritoria delle Edizioni Porfido di traduzione, pubblicazione e proposta all’attenzione del pubblico italiano delle riflessioni condotte sulla rivista online «Endnotes», di cui in passato ci […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane

Siamo lietə di annunciarvi l’uscita di “Educazione Autonoma in Messico #2 – Esperienze Urbane”, un nuovo elemento della collana “Quaderni della Complicità Globale” realizzata in collaborazione con il progetto editoriale Kairos – moti contemporanei. da Nodo Solidale Nel volume abbiamo raccolto delle interviste, completamente inedite, dedicate all’educazione all’interno dei processi di organizzazione dal basso e  […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli rifiuta la guerra e il riarmo: NO al summit NATO del 26 maggio

Il 26 maggio a Napoli si terrà un summit della NATO sul tema della “Sicurezza nel Mediterraneo”, i movimenti sociali cittadini hanno indetto un contro summit per ribadire la contrarietà alla guerra, l’opposizione al riarmo e al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Difendiamo Quarticciolo, Caivano non è un modello

Fermiamo lo sgombero dell’ex questura. da Quarticciolo Ribelle Assemblea pubblica sabato 18 gennaio ore 18, piazza del Quarticciolo. Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: Una pentola a pressione sui sassi roventi 

Il deterioramento è esploso a causa della crisi della sicurezza urbana di fronte alla massificazione delle estorsioni a trasportatori, piccoli impresari, negozi di quartiere, mototassisti e perfino scuole, prostitute e organizzazioni di sopravvivenza come le mense comuni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’Ungheria è vicina

Mentre la polizia manganella studenti e ambientalisti e trattiene in questura dimostranti e giornalisti durante le manifestazioni, la maggioranza prepara una nuova stretta repressiva prevedendo il carcere fino a 25 anni per il reato di resistenza in manifestazioni contro le grandi opere.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Chi ha paura dei cittadini attivi ?

In molte città italiane le motoseghe che abbattono alberate al riparo di barriere e di schieramenti di forze dell’ordine stanno producendo anche lacerazioni tra popolazioni e amministratori. A cosa porteranno queste fratture? E quali saranno gli effetti del rifiuto dei tecnici comunali di confrontarsi con gli agronomi che sostengono le istanze dei cittadini?

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerre di Rete – Il 18 brumaio di OpenAI

Il nuovo board. Chi ha vinto e chi ha perso. E poi l’AI Act

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Invasione russa dell’Ucraina: cronache dal fronte cyber

Mentre è in corso l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il fronte cyber si sta progressivamente organizzando, scoprendo le carte ancora lentamente. Soprattutto, diversi attori si stanno posizionando. Hacker russi di varia natura e affiliazione (con ruolo prevalente del GRU, l’intelligence militare), hacker bielorussi di regime, gruppi cybercriminali di matrice russa da un lato. Hacker […]