InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dieci arresti per il 1° Maggio NoExpo. Devastazione e saccheggio [AGGIORNATO]

Aggiornamento 13/11: i 5 compagni greci fermati sono stati rilasciati con obbligo di firma (qui un comunicato di solidarietà dei famigliari e degli abitanti del loro quartiere). Per oggi alle 18:00 è stato convocato un presidio di solidarietà con gli arrestati a Milano.

***

Dieci giorni fa la chiusura di Expo 2015 con un grande flop che è difficile nascondere dietro i discorsi sull’”immagine del paese”, sull’”indotto di Expo”. Questa mattina sono scattati degli arresti ai danni di alcuni manifestanti che hanno partecipato al 1° Maggio NoExpo (qua il nostro editoriale). Al momento si parla di 5 arresti a Milano e 5 ad Atene. Altre cinque persone sarebbero indagate a piede libero. La prevedibile tempistica dell’operazione è stata determinata proprio dal timore che il già traballante Expo milanese potesse essere messo ulteriormente in difficoltà dalle reazioni.

Questa operazione è il parto del lavoro di mesi della questura milanese, che dichiara di aver analizzato 600 Gb di materiale video e fotografico, di aver utilizzato prelievi del Dna ed impronte digitali. Tra le diverse accuse anche quella di devastazione e saccheggio. Questo capo di imputazione, negli ultimi anni, si è visto sempre più spesso usato in termini tutti politici nella repressione delle lotte sociali.

I toni trionfali e allarmistici allo stesso tempo utilizzati da comunicati ufficiali e media mainstream palesano la natura politica e “d’immagine” di questa operazione. Il 1° Maggio di Milano ha rotto su grande scala la rappresentazione dell’Expo sognata dalle istituzione e da Renzi. Con la narrazione istituzionale ormai messa in discussione, l’immagine del grande evento ha dovuto affrontare continui problemi. Le istituzioni hanno dovuto reagire in modo spettacolare e spettacolarizzato, un po’ per rappresaglia, un po’ perché tutto fosse riportato nell’alveo della compatibilità e del successo di Expo. Quella giornata di rabbia e scontri andava archiviata e “risolta” assicurando alla giustizia qualche capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica.

 

Seguiranno aggiornamenti. Qua sotto il comunicato scritto da alcuni compagni milanesi:

 

EXPO NON E’ FINITO, SOLIDARIETA’ CON I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE.

La festa è finita, dopo 6 mesi il grande evento è arrivato al capolinea, ma i festeggiamenti tra applausi, abbracci e complimenti a quanto sembra non sono ancora finiti. Impresse rimarranno le immagini dei giovani volontari  sfruttati a fare festa tra i padiglioni vuoti dopo mesi di duro volontariato. Champagne e musica, il mix giusto per fuggire dalla realtà e il  futuro che li aspetta, un riconoscimento dovuto a chi ha fatto risparmiare un sacco di soldi ai signori di Expo.

Quanto ci mancheranno gli articoli di giornale pro- Expo, le lunghe code, i gossip sul padiglione del Giappone e quella stessa frase che si sentiva in metro, ai bar, ai parchi, in università, al lavoro: “Non sono riuscito a vedere niente, ma le luci erano stupende e poi c’era tanta gente, ne valeva la pena!”

E ora arriva anche il conto da pagare per chi quel Primo Maggio decise di non seguire l’orchestra e di ribellarsi rovinando la festa ad Expo. Gli occhi del mondo erano puntati sulla capitale economica italiana e ciò che doveva essere la massima espressione del modello Renzi venne oscurato dalla rabbia e dagli scontri che quel giorno sconvolsero Milano.

Dieci persone tra Milano e Grecia sono stati arrestati con le pesanti accuse di devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento. Altre cinque persone sono indagate a piede libero.

C’e chi si  è indignato spacciandosi per sociologo della rivolta, chi ha marciato il giorno dopo munito di spugnette sdegnato da mura di palazzi signorili deturpate da scritte e risentito in difesa della proprietà: per la vetrina di una banca venuta giù o le fiamme di un’auto di lusso. Noi, invece, ci ricordiamo la violenza mediatica che ha costretto migliaia di giovani a lavorare gratis per Expo con la speranza di essere gratificati con una esperienza da inserire nel curriculum. Ci ricordiamo degli appalti truccati, del consumo del suolo, della farsa del cibo per la vita, degli arresti che hanno portato al cambio della cupola di Expo, delle opere inutili come La BreBeMi e la Tem. Di tutto questo media e benpensanti non ne hanno parlato e non ne parleranno mai. Così come non si parla dell’attacco alla scuola, la precettazione di quattro scioperi, gli sgomberi contro i poveri dei quartieri popolari, il vuoto, la distruzione di ogni appartenenza e legame vero che lascia gli individui soli  davanti al mondo, catapultati verso una competizione continua tra esseri viventi che stanno uno peggio dell’altro. Perché bisogna dirlo: la rivolta del Primo Maggio è anche esistenziale, segno dei tempi che stiamo vivendo.

Questa operazione vuole colpire chi ogni giorno in mezzo a mille difficoltà con forza e coraggio cerca di costruire delle possibilità di vita diverse, di strappare quella dignità che viene calpestata in nome del profitto. Il nostro compito ora consiste nel  non lasciare soli i compagni colpiti dalla repressione, non arretrare di un passo rispetto alle lotte che portiamo avanti e rilanciare da qui, perché Expo non è finito. Il grande evento continua ad esistere come modello di governo e legittimazione delle porcherie di quella parte della società che siede in alto e si distribuisce oneri e opportunità speculando sulla pelle della povera gente. Non a caso il Prefetto Tronca (lo sceriffo di Expo) è stato trasferito a Roma nella veste di Commissario Speciale per garantire lo svolgimento del Giubileo Romano, un modello Expo da esportare per un’altra occasione da cogliere per   migliorare un dispositivo atto al controllo e ad ingrossare sempre di più le tasche di palazzinari e speculatori .

Le lotte non si arrestano, chi ha devastato e saccheggiato Milano è stato Expo!

Tutt* Liber*!

autonomiadiffusa@inventati.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

1maggio1maggio2015devastazione e saccheggioMilanonoexpo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Dario Paccino: dall’imbroglio ecologico.. alla crisi climatica

Recensione di Louis Perez, pubblicato su La Bottega Del Barbieri

«Oggi diciamo che “l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio” ma se questo è possibile lo si deve anche al lavoro di chi – come Dario Paccino – e come il gruppo che diede vita alla rivista Rosso Vivo aveva già letto presente e futuro».

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Culture

Aldo dice 8×5. L’innovazione non porta nuovi diritti

“Rage against the machine? Automazione, lavoro, resistenze”, il numero 65 di «Zapruder» è in distribuzione da qualche giorno.

Immagine di copertina per il post
Culture

Abolire il turismo

Indipendentemente da dove arriveremo, non è possibile che sia più facile immaginare la fine del capitalismo che la fine del turismo. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Miguel Gómez Garrido, Javier Correa Román e María Llinare Galustian (Escuela de las Periferias, La Villana de Vallekas) su El Salto il 21/11/2024 Spain […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 2 — Affinità elettive

Se decliniamo, infatti, il tema della alienazione dentro l’ambito coloniale avremo la netta sensazione di come le argomentazioni lukácsiane abbiano ben poco di datato, e ancor meno di erudito, ma colgano esattamente la questione essenziale di un’epoca. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Qui la prima parte Ciò apre qualcosa di più che un semplice ponte tra Lukács e […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 1 — L’attualità dell’inattuale

[Inizia oggi la pubblicazione di un lungo saggio di Emilio Quadrelli che il medesimo avrebbe volentieri visto pubblicato su Carmilla. Un modo per ricordare e valorizzare lo strenuo lavoro di rielaborazione teorica condotta da un militante instancabile, ricercatore appassionato e grande collaboratore e amico della nostra testata – Sandro Moiso] di Emilio Quadrelli, da Carmilla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo Stato razziale e l’autonomia dei movimenti decoloniali

Riproponiamo questa intervista pubblicata originariamente su Machina in vista dell’incontro di presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi. Per un’alleanza dei barbari nelle periferie” di Houria Bouteldja, tradotto in italiano da DeriveApprodi, che si terrà presso l’Università di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza

E’ uscito da qualche mese La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza, di Marco Boscolo (Eris Edizioni). Ne proponiamo un estratto da Le Parole e le Cose.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

MILANO: NOTTE DI RIVOLTA AL CORVETTO DOPO LA MORTE DEL 19ENNE RAMY ELGAML

Riprendiamo questo articolo con relativi contributi audio da Radio Onda d’urto: Milano. Accertamenti in corso sul possibile impatto tra l’auto dei carabinieri e lo scooter con a bordo i due giovani che, nella notte tra sabato e domenica, si è schiantato contro un muretto in via Quaranta, zona viale Ripamonti, dopo un inseguimento durato diversi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

23 – 24 febbraio: sciopero generale e manifestazione nazionale per la Palestina

Riprendiamo l’appello per la due giorni di mobilitazione per fermare il genocidio in corso in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Solidarietà agli studenti del Severi-Correnti!

Esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse del liceo Severi Correnti di Milano, che la mattina del 30 gennaio occupavano il loro istituto per denunciare il genocidio in atto in Palestina e contro l’indifferenza per le morti di decine di migliaia di persone sotto le bombe israeliane.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.