Dopo gli arresti di Torino della settimana scorsa, stamattina la polizia ha invaso il quartiere Giambellino irrompendo nella base di solidarietà popolare, sede del comitato degli abitanti del quartiere, “a caccia di black-bloc”. Per ora magro bottino, otto ragazzi francesi che dormivano alla base sono stati fermati e la polizia ha sequestrato addirittura… un pericoloso sacchetto di addobbi natalizi. Insomma ancora una goffa operazione della questura per cercare d’intimidire e scoraggiare la partecipazione alla grande manifestazione di venerdì.
La mattinata è stata anche l’occasione per sgomberare tre appartamenti vuoti che erano stati occupati per organizzarsi contro l’emergenza abitativa, a riprova che sfratti e polizia sono la sole manifestazione della fiera del food nei quartieri popolari.
Diversi solidali si stanno radunando in questo momento al mercato comunale di via lorenteggio per reagire all’ennesima provocazione della polizia.
Solidarietà e vicinanza ai compagni milanesi. Il noexpo fa paura… a loro! #civediamoil1maggio #noexpo
Il commento di Valerio ai microfoni di Radio Blackout
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Leggi il comunicato di Autonomia Diffusa:
TUTTI E TUTTE IN CORTEO QUESTA SERA, h 19 piazza Tirana
Questa mattina il Giambellino meticcio, ribelle , solidale e antirazzista ha subito un attacco intimidatorio da parte della forze dell’ordine.
3 appartamenti e la base di solidarietà popolare sono state sgomberate con il pretesto di ” monitoraggio e azione preventiva verso il corteo del 1 maggio”.
Cercavano bombe carta e bastoni ma hanno trovato solo festoni di carnevale e giochi per bambini, visto che la base è anche la sede del comitato abitanti Giambellino e Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio. dove si svolgono un sacco di attività per le famiglie del quartiere, oltre ad organizzare la difesa dagli sgomberi e le occupazioni delle case vuote e diverse altre forme di autogestione dal Giambellino Free Food Program alla squadra di calcio, a molte altre ancora.
L’ intento è chiaro: intimidire e alzare la tensione verso il 1 maggio, scoraggiare la partecipazione e costringere i compagni alla difensiva, spostando le energie dall’attacco alla retroguardia.
Possiamo serenamente affermare che non sarà questa azione dello squadrismo legale in divisa a fermare la lotta popolare in quartiere ne la determinazione di chi il 1 maggio lotterà con coraggio nelle strade di Milano. Anzi, l’azione di oggi non fa che aumentare la nostra rabbia, che già è molta e il 1 maggio si sommerà a quella dei giovani sfruttati da expo , umiliati dal lavoro gratuito o sottopagati, a quella dei facchini e dei lavoratori trattati come schiavi, degli abitanti dei quartieri colpiti da sgomberi, distacchi , pignoramenti. La lista è lunga e il 1 maggio sarà quello che deve essere: uno spazio e un tempo in cui si incontrano le lotte, in cui si mette in comune rabbia intelligenza gioia e voglia di farla pagare al nemico di tutti: il comando capitalista. Quello stesso che troviamo dietro le mafiate di expo, nelle banche che comprano e svendono le case popolari, nel cantiere del terzo valico o di Chiomonte, nelle trivelle, nelle fabbriche che sfruttano gli operai e sui banchi dei palazzi del potere e potremmo continuare per ore.
Durante l’operazione della mattina 15 compagni da fuori italia sono stati portati in questura per essere identificati. Vogliamo la loro immediata liberazione. Le perquisizioni sono state negative e non esiste nulla a loro carico. Con la prima esposizione universale a Londra nel 1862 la prima internazionale si pose il problema di organizzarsi al di la dei confini nazionali. Se il capitale si organizza globalmente perché i compagni dovrebbero essere da meno?
Apprendiamo dai giornali che nella notte 3 sedi fasciste sono state attaccate. Non può che farci piacere. E’ sintomo che in città c’ è vitalità. L’antifascismo ha tante pratiche e tutte sono giuste e degne. All’interno della base di solidarietà popolare lo mettiamo in atto ogni giorno con le cene popolari, i doposcuola e la vita comune, la pratica quotidiana dell’antirazzismo che contrasta la guerra tra poveri.
Che le 6 giornate di Milano abbiano inizio. Lucidità, gioia, intelligenza, sensibilità , determinazione, coraggio, ardore. Raggiungete lo spezzone della lotta per la casa e delle lotte sociali.
see you on the barricades
H 19 TUTTI IN PIAZZA TIRANA CORTEO PER IL GIAMBELLINO E LA BASE DI SOLIDARIETÀ POPOLARE.
In questi mesi dalla base siamo accorsi molte volte per portare solidarietà agli operai in picchetto davanti alla fabbrica, agli studenti in corteo, alle famiglie sotto sgombero. Oggi è il giorno di dimostrare che la lotta paga , che se toccano uno toccano tutti.
Base di solidarietà popolare in esilio ( molto ) provvisorio
Comitato abitanti Giambellino Lorenteggio
Compagni e compagne di Milano, per l’autonomia diffusa
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