InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: uno spazio sociale per ogni quartiere

 

 

Uno spazio sociale per ogni quartiere

 

Il tema degli spazi sociali è diventato argomento pubblico: per le realtà sociali che si organizzano nelle periferie questa è una occasione per prendere parola e raccontare le proprie storie ed i propri punti di vista.

Sant’Ermete, Gagno, Cep: tre quartieri di periferia, investiti da anni dalla trasformazione urbanistica e sociale della città di Pisa, diventata sempre più città di turisti e di servizi, dove i soldi e le risorse vengono spesi inequamente garantendo rendite e profitti per alcune categorie, e lasciando il resto del territorio in una condizione di progressivo impoverimento.

 

Nelle periferie abitiamo noi che lavoriamo in questa città dei servizi e del turismo per pochi euro l’ora, noi che siamo disoccupati perché la precarietà è oramai la regola. I nostri luoghi sono diventati sempre di più dei dormitori, e l’ambiente urbanistico in cui risiediamo soffre di una forte mancanza di investimento economico e sociale. Noi rappresentiamo il tentativo di invertire questa situazione: investire nei territori significa fare i conti con la solitudine, l’isolamento, la povertà crescente che attanaglia le vite di migliaia di cittadini. Sono i luoghi in cui le famiglie hanno difficoltà a fare una dieta alimentare dignitosa, quelli in cui l’abbandono scolastico raggiunge cifre record, quelli in cui la disoccupazione ed il lavoro al nero rappresentano la normalità, quelli da cui “partono” i nuovi utenti dei servizi sociali; quelli in cui “pagarsi l’assicurazione della macchina e del motorino” è un miraggio; quelli in cui i ragazzi con difficoltà possono accedere ad attività culturali o sportive a pagamento. Sono i luoghi dove si tocca con mano la disuguaglianza.

 

E’ la dignità il nostro punto di partenza. Sconfiggere la retorica del degrado, l’idea di quartiere-ghetto ed i pregiudizi culturali che ne derivano, superare le ingiustizie sociali: tutto ciò che c’è oggi in termini di servizi e possibilità per noi è insufficiente, non è abbastanza per i nostri bisogni.

Per questo gli spazi pubblici che ci siamo conquistati diventano quella linfa vitale per il riscatto di tantissime persone diverse tra loro: combattere la guerra tra poveri, il razzismo, la violenza della povertà è la nostra battaglia, è così che nuovi legami si sono stretti nell’unirsi e nel darsi degli obbiettivi.

Dagli anziani ai bambini, il “lasciarsi a sé stesso” cede il passo alla cooperazione, alla solidarietà, all’ “aiutarsi”. Stiamo immaginando nella pratica un nuovo modo di intendere il volontariato, il servizio per un fine comune dove il sociale smette di essere un lavoro precario e diventa la possibilità di conquistare nuovi orizzonti per la vita di tanti. Sono i fatti a dimostrarlo. Decine e decine di eventi culturali realizzati, presidi, mobilitazioni, dibattiti ed iniziative che hanno portato anche più livelli istituzionali a confrontarsi con le esigenze di molti “esclusi” dai diritti fondamentali. Apes e Società della Salute sono quelle istituzioni con cui da mesi centinaia di cittadini lottano per ottenere case dignitose contro il sovraffollamento e la mancanza di manutenzione straordinaria, affinché si superino situazioni di famiglie di 5 persone costrette a vivere in una stanza senza riscaldamento, con decine di appartamenti vuoti negli stessi quartieri; per ottenere il diritto alle utenze (acqua, luce e gas) per tutti quelli che non hanno un reddito sufficiente per accedere ai costi di mercato di questi beni fondamentali; per ottenere servizi e accompagnamento per tutte quelle famiglie che hanno difficoltà socio-sanitarie.

 

Il tema degli spazi pubblici nelle e per le periferie è quello oggi di superare tutti gli ostacoli che contrastano ogni nostra iniziativa di riscatto. Gli spazi devono essere accessibili a tutti i cittadini che vivono il proprio territorio, le attività che valorizzano i nostri quartieri sono gratuite e quindi non possiamo né vogliamo pagare prezzi di mercato. Una parola d’ordine semplice ci guida: abbiamo il diritto ad organizzarci e ad usare quegli spazi che ci permettono di vivere meglio e di non restare soli; spazi gratuiti per l’arricchimento collettivo in ogni zona della città!

Vogliamo migliorare, stabilizzare e far crescere un modello di partecipazione dal basso, di volontariato attivo e non legato a canoni e parametri di mercato né di tipo elettoralistico. Vogliamo che l’amministrazione si confronti con i comitati e le esperienze sociali di quartiere.

 

Il prossimo 21 e 22 giugno, a Porta a Mare presso il parco “skate park”, noi comitati di Gagno, Cep e Sant’ermete faremo una due giorni di festa e iniziativa, per valorizzare le nostre storie e far crescere questo nuovo progetto di socialità e mutualismo. Invitiamo tutti a partecipare.

 

Casa del quartiere Gagno

Spazio popolare Sant’ermete

Ilnostroquartierecep

 

 

Due giorni dei quartieri popolari in lotta!
Musica-incontri-mostre-divertimento-dibattiti

 

Skate Park – Porta a Mare – Pisa “bus 6”

SABATO 21 GIUGNO:
-ore 16.00: incontro fra i doposcuola autorganizzati tra i Comitati di quartiere – animazione per bambini, spettacolo e merenda fresca!
-ore 19.00: presentazione del libro “TEPPA – Storie del conflitto giovanile dal Rinascimento ai giorni nostri” (di Valerio Marchi) con Cristiano Armati (Red Star Press)
-ore20.00: Apericena musicale e torneo di biliardino

DOMENICA 22 GIUGNO:
-ore 16.00: tombolata dei quartieri
-ore 17.00: giochi, merenda estiva e frati!
-ore 19.00: assemblea delle lotte sul reddito

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

cepgagnopisaquartieresant'ermete

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Culture

Aldo dice 8×5. L’innovazione non porta nuovi diritti

“Rage against the machine? Automazione, lavoro, resistenze”, il numero 65 di «Zapruder» è in distribuzione da qualche giorno.

Immagine di copertina per il post
Culture

Abolire il turismo

Indipendentemente da dove arriveremo, non è possibile che sia più facile immaginare la fine del capitalismo che la fine del turismo. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Miguel Gómez Garrido, Javier Correa Román e María Llinare Galustian (Escuela de las Periferias, La Villana de Vallekas) su El Salto il 21/11/2024 Spain […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 2 — Affinità elettive

Se decliniamo, infatti, il tema della alienazione dentro l’ambito coloniale avremo la netta sensazione di come le argomentazioni lukácsiane abbiano ben poco di datato, e ancor meno di erudito, ma colgano esattamente la questione essenziale di un’epoca. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Qui la prima parte Ciò apre qualcosa di più che un semplice ponte tra Lukács e […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 1 — L’attualità dell’inattuale

[Inizia oggi la pubblicazione di un lungo saggio di Emilio Quadrelli che il medesimo avrebbe volentieri visto pubblicato su Carmilla. Un modo per ricordare e valorizzare lo strenuo lavoro di rielaborazione teorica condotta da un militante instancabile, ricercatore appassionato e grande collaboratore e amico della nostra testata – Sandro Moiso] di Emilio Quadrelli, da Carmilla […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo Stato razziale e l’autonomia dei movimenti decoloniali

Riproponiamo questa intervista pubblicata originariamente su Machina in vista dell’incontro di presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi. Per un’alleanza dei barbari nelle periferie” di Houria Bouteldja, tradotto in italiano da DeriveApprodi, che si terrà presso l’Università di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza

E’ uscito da qualche mese La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza, di Marco Boscolo (Eris Edizioni). Ne proponiamo un estratto da Le Parole e le Cose.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo scandalo della Torre e il senso di Giustizia

Venerdì 17 novembre, a Pisa, un partecipato corteo composto da un migliaio di studentə e lavoratorə in sciopero ha attraversato determinato e rabbioso le strade della città, è arrivato in Piazza dei Miracoli e ha occupato per un’ora uno dei monumenti più famosi del mondo, la Torre di Pisa, calando dalla sua cima una gigantesca bandiera della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pisa: calata la bandiera palestinese dalla Torre in piazza dei Miracoli

Alla fine di un partecipatissimo corteo studentesco e cittadino a Pisa, che chiedeva il cessate il fuoco immediato, la fine del genocidio a Gaza e la liberazione della Palestina, lə manifestanti sono riuscitə a salire sulla Torre, sfidando il blocco delle forze dell’ordine, per calare una gigantesca bandiera Palestina. L’obiettivo era quello di mostrare ancora […]