InfoAut
Immagine di copertina per il post

Processi ricostituenti nel deserto dell’austerity

 

Dopo il movimento universitario del 2006-2007, il ciclo di lotte nella crisi affonda le proprie radici nella rivolta scatenatasi l’anno dopo contro l’uccisione del quindicenne Alexis Grigoropoulos; negli anni successivi si estende e si diversifica, gli scioperi generali si susseguono a ritmo frenetico e mostrano la corda. Nel maggio 2011 piazza Syntagma si popola di acampadas, inizia la “politica del 99%”, che il 12 febbraio dell’anno successivo insorge contro l’approvazione del secondo memorandum. Il libro dettaglia un processo che si snoda tra accelerazioni e frenate, procede a bassa intensità e si illumina di vampate. Non salta affatto, però, di evento in evento, come se in mezzo ci fosse un vuoto lineare e privo di storia. Massarelli ce lo mostra concretamente: da un lato, c’è il collasso della società capitalistica, la crisi irreversibile dello Stato e delle sue articolazioni, l’impoverimento dei ceti medi e la disoccupazione di massa; dall’altro, una composizione sociale allargata che non vuole pagare i drammatici costi della crisi, si batte contro il governo dell’austerity, si autorganizza per fronteggiare i bisogni più impellenti e costruire reti di welfare e vita in comune. Tra un evento e l’altro vi è, dunque, sempre un pieno: di resistenza e sfruttamento, di sedimentazioni soggettive e povertà insopportabile, di tentativi di organizzazione e verticalizzazioni autoritarie.

Per scavare politicamente dentro questa tensione conflittuale non servono le mitologie, bisogna fare inchiesta. Così, Massarelli ha realizzato varie interviste a precari e studenti, a insegnanti e medici, a militanti e attivisti impegnati nei comitati territoriali, nei centri sociali e nelle assemblee di quartiere (se ne contano a centinaia nella sola Atene). Emergono analisi e narrazioni, si illustrano forme di lotta e percorsi di autorganizzazione, si parla di reti di solidarietà e sussistenza che nulla hanno a che fare con la carità: “l’impegno sociale che sta coinvolgendo decine di migliaia di persone non è più dare al prossimo, ma è stringersi l’uno all’altro per uscire dalla tragedia”, spiega un’intervistata. Ci sono gli elettricisti che riattaccano la luce di chi non ha pagato le bollette. E poi l’autogestione dei luoghi della produzione, da quelli “tradizionali” (le fabbriche) alle istituzioni “antropogenetiche”, in cui cioè al centro vi è la “produzione dell’uomo per l’uomo”, dalle scuole agli ospedali. Sono embrioni di una nuova società che vivono e lottano, frammentari e imbrigliati dentro quella al collasso. Non sono affatto sufficienti, dopo anni di lotta i punti di blocco sono evidenti; ma certo indicano la potenza produttiva di quella particolare forma di vita che produce l’altrui ricchezza e la propria povertà: il lavoro vivo.

 

Nella prefazione Valerio Evangelisti ricorda la famosa definizione della situazione rivoluzionaria data da Lenin un secolo fa: gli “strati inferiori” (il 99%) non vogliono più vivere come in passato, gli “strati superiori” (l’1%) non possono più vivere come in passato. Tuttavia, cosa significano oggi insurrezione e rivoluzione, ovvero estensione del potere costituente e intensità dell’iniziativa destituente? Qui le risposte del passato ci servono a poco. E ancora meno serve rimpiangere l’infranta dialettica tra lotte e conquiste democratiche. Quell’Ottobre non è ripetibile anche perché Kerenskij è, per fortuna, definitivamente morto. Oggi il problema, enorme, delle vittorie parziali si pone su un terreno differente rispetto al classico riformismo e alle forze politiche che l’hanno incarnato. Se non sciogliamo questi nodi restiamo intrappolati nella ciclotimia dell’economia dell’evento, tra esaltazione delle rivolte (degli altri) e depressione per i loro esiti, dunque la necessità di argini frontisti. Entrambe queste posizioni sono parte del problema e non della soluzione. In tempi come questi, invece, per volare alto è necessario calarsi interamente nelle inquietanti ambiguità che della crisi sono cifra paradigmatica. Qui comprendiamo perché Alba Dorata catalizza in modo perverso e nichilistico, ancorché effimero, un pezzo del rifiuto della troika: però, invece di gridare al nazismo alle porte, capiamo anche su quale terreno è possibile distruggerla. Qui, soprattutto, un libro come quello di Massarelli può aiutarci a guardare a quello che c’è tra un’insorgenza e l’altra, perché è lì che le risposte ai nostri pesanti limiti possono essere cercate e, magari, praticate.

 

Gigi Roggero su IlManifesto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

austerityGreciarecensione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Culture

Le ultime parole scritte da Malcolm X riguardavano il sionismo. Ecco cosa disse

Per Malcolm X, il sionismo era indissolubilmente legato al più ampio colonialismo europeo. In un passaggio poco conosciuto scritto poco prima del suo assassinio, affermò chiaramente che vedeva il sionismo non solo come una minaccia per la Palestina, ma per l’intero Terzo Mondo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Oscar 2024: celebrità e stelle del cinema chiedono cessate il fuoco a Gaza

Numerose celebrità e stelle del cinema di Hollywood di alto profilo hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza, chiedendo un cessate il fuoco sul tappeto rosso degli Oscar 2024.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alle radici della Rivoluzione industriale: la schiavitù

E’ considerato come uno dei più noti storici dei Caraibi, insieme a Cyril Lionel Robert James, soprattutto per il suo libro intitolato “Capitalismo e schiavitù”, appena pubblicato in Italia da Meltemi editore.

Immagine di copertina per il post
Culture

ALTRI MONDI / ALTRI MODI VOL.II “Viaggio al centro della Terra”

Non si tratta di cercare degli altrove impossibili, altri mondi alternativi, comunità utopiche. Il centro della Terra è qui, in un angolo di mondo inesplorato.. in altri modi di agire, di contrapporsi, di emanciparsi, tutti da esplorare.

Immagine di copertina per il post
Culture

Art Not Genocide: oltre ventimila artisti firmano contro la presenza israeliana alla Biennale di Venezia

«Offrire un palcoscenico a uno Stato impegnato in continui massacri contro il popolo palestinese a Gaza è inaccettabile».

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Culture

Dune nell’immaginario di ieri e di oggi

Dune può dirsi un vero e proprio mito contemporaneo capace di segnare profondamente l’immaginario collettivo

Immagine di copertina per il post
Culture

La propaganda di Israele nel più popolare sport americano

Israele ha approfittato dei 123 milioni di telespettatori, il massimo dallo sbarco sulla Luna del 1969, che hanno visto la finale del campionato di Football americano, per fare propaganda.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’ecosocialismo di Karl Marx

Disponibile la tesi di dottorato del filosofo giapponese Kohei Saito, pubblicata dalla casa editrice Castelvecchi.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: ampia mobilitazione delle università, occupati la maggior parte degli Atenei contro la creazione di poli privati

Grecia. La lotta del mondo accademico e universitario ellenico si intensifica di giorno in giorno in vista della presentazione del controverso disegno di legge per la creazione di università private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: università occupate contro la legge che equipara gli atenei privati a quelli statali

Più della metà delle facoltà della Grecia sono occupate da studentesse e studenti contro la scelta del governo conservatore di Kyriakos Mītsotakīs di aprire alle università private con una legge che le equiparerà agli atenei statali. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: l’attacco finale dello Stato contro il Rouvikonas

Da alcuni anni i militanti del collettivo vengono inquisiti sulla base di accuse false o pretestuose, che hanno come obiettivo la criminalizzazione dei movimenti e delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: migliaia in corteo ad Atene a 50 anni dalla rivolta del Politecnico contro i colonnelli fascisti

La Grecia si ferma venerdì 17 novembre 2023 per il 50mo anniversario della Rivolta studentesca del Politecnico di Atene contro la dittatura fascista dei Colonnelli, nel novembre del 1973, repressa nel sangue dai militari con almeno 24 studenti uccisi, decine di feriti e incarcerati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riforma del lavoro in Grecia: spolpare le ossa di lavoratori e lavoratrici

La scorsa settimana in Grecia è stata approvata la nuova riforma del lavoro. Un ulteriore attacco diretto alle vite di lavoratori e lavoratrici da parte del governo conservatore di Mitsikatis, rieletto a giugno.

Immagine di copertina per il post
Culture

Amianto: un libro terribile e bellissimo

Amianto è una storia personale, ma al tempo stesso collettiva, anzi archetipica. Renato è l’eroe working class che compie il viaggio nelle terre pericolose della produzione fordista: pensa di aver, non dico debellato, ma almeno recintato il campo d’azione del drago capitalista.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Grecia: anarchici e comunisti nella lotta contro gli incendi

Nel contesto di disorganizzazione generale dello stato, anarchici e comunisti cercano di contribuire in ogni modo possibile agli sforzi dei volontari per contrastare gli incendi.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le mezze verità di Lagarde

L’inflazione è colpa delle imprese, ma paghiamo sempre noi…

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Nuova strage di migranti nel Mediterraneo. 750 persone naufragate, centinaia i dispersi a largo della Grecia

Una nuova Cutro, con numeri che rischiano di essere ancora più gravi: è la nuova strage di migranti, con centinaia di possibili vittime, a causa del naufragio di un peschereccio a sud della Grecia.