Renzi e le sorprese infinite: come ti scucio il canone Rai
Il provvedimento è subdolo perché usa il pretesto del collegamento a internet per prelevare soldi alle famiglie, le quali si troveranno sanzionate se il canone Rai non verrà pagato. Per chi si rifiuterà di pagare una delle 6 rate della tassa sul servizio pubblico, verrà raggiunto da una sanzione amministrativa di 500 euro. Ma non solo. Se si utilizzerà lo strumento dell’autocertificazione in cui si attesta di non avere una tv in casa e se questo risulterà falso, “l’evasore”avrà violato la legge 445 del 2000 sull’autocertificazione e sarà perseguibile in sede penale.
Per questo tipo di controllo le società di distribuzione dell’energia elettrica diventeranno complici del governo che individueranno chi avrà pagatola solo la bolletta elettrica, attraverso un bollettino in bianco e versando il solo importo della corrente, denunciandolo all’Agenzia delle Entrate, pena per le società distributrici una sanzione di 30 euro l’anno…
La manovra del governo di Renzi si manifesta in tutta la sua brutalità, continuando però ad elogiarne il taglio delle tasse (che abbiamo visto favorirà i ricchi, palesando la scelta classista del provvedimento), l’elemosina alle famiglie povere tramite un fondo che verrà gestito dalla fondazioni bancarie e dal terzo settore (continuano ad alimentare politiche affariste e di legittimazione ai privati del welfare) e allargando il già contestato Jobs Act per i lavoratori autonomi.
Mentre Renzi propaganda il “paese delle meraviglie” falsando la realtà, la sanità, già martoriata da razionalizzazioni e tagli, si trova ormai sulla via della privatizzazione e gli insolventi, i senza reddito, gli sfrattati, i disoccupati, i precari, vengono continuamente messi alla gogna.
Vedremo se ci sarnno forme di rifiuto significative contro la tassa del servizio pubblico, manifestando la volontà di non voler subire l’ennesimo attacco del governo Renzi esplicitato da questa legge di stabilità. Intanto un esempio arriva da Cipro che ha rinunciato a questa strada “vista la possibilità per le famiglie di onorare il solo consumo elettrico” mentre in Serbia, dove il canone si paga in bolletta, le forme di rifiuto toccano il 70%..
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