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Bologna – Assemblea “Emergenza casa: quali soluzioni per giovani e studenti?”

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Dopo l’iniziativa del 19 ottobre che ha permesso di ottenere una prima vittoria per gli studenti e i giovani precari che stanno subendo l’emergenza abitativa nella Bologna in trasformazione di questi mesi, riportiamo l’indizione dell’assemblea lanciata dal CUA di Bologna per continuare la discussione e la lotta.

 

Emergenza casa, truffe e caro affitti: quali possibili soluzioni per giovani e studenti?

Discutiamone insieme Mercoledì 25 ottobre ore 18 @ N/Aut – Nautilus Autogestito

Poche sono le certezze per uno/a studente/studentessa fuorisede che decide di trasferirsi a Bologna per studiare. Tra queste, sicuramente, risalta la difficoltà nel trovare una stanza.

E cosi ogni inizio anno migliaia di studenti e studentesse si ritrovano con lo stesso problema : cercare una stanza, impresa tutt’altro che semplice negli ultimi anni, in cui si è visto un aumento esponenziale della richiesta ed una diminuzione dell’offerta direttamente proporzionale. Emblematici sono i gruppi facebook dove un annuncio di stanza appena caricato riceve decine e decine di messaggi dopo appena qualche minuto; se si è abbastanza veloci da risultare tra i primi commenti, e quindi aggiudicarsi un appuntamento, bisogna poi superare “l’intervista” con gli inquilini, altrimenti si ricomincia da capo. Oppure ci si rivolge ad agenzie che chiedono un minimo compenso di 300euro per trovare una singola in appartamenti fatiscenti.

E così si spiega il perché le poche stanze rimaste disponibili partono da una cifra minima di 350 euro mensili (fino a sfiorare addirittura i 500euro) oppure sono dei quadrati 2×2 che sembrano più cantine che stanze da letto e molto probabilmente avranno costi proibitivi.

Per non dire del rischio che si corre sempre più spesso di incappare continuamente in vere e proprie truffe di agenzie e privati.

E poi ci sono studenti e studentesse che, per ricevere la borsa di studio, devono presentare un contratto di affitto di durata non inferiore ai dieci mesi, entro giorno x di ottobre; risulta evidente che tanti e tante di questi, senza una casa e senza un contratto regolare e conseguentemente senza la borsa di studio, non potranno permettersi la permanenza a Bologna.

Ormai al settembre/ottobre bolognese ci siamo abituati e sembra che questo schema sia destinato a permanere, se non addirittura a peggiorare, ogni anno che passa.

Troviamoci in assemblea mercoledì 25 ottobre a Nautilus Autogestito per discutere del problema abitativo e cercare insieme soluzioni concrete.

Di dormire sui divani degli amici ci siamo stancati!

 

Collettivo Universitario Autonomo Bologna

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