InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bologna – No alle barriere al 36..questa è una biblioteca non una banca!

I famosi “lavori in corso” che hanno tenuto la biblioteca chiusa per due settimane sono infatti serviti a installare un meccanismo di controllo degli accessi a bussola, previa dimostrazione del badge universitario.

L’insofferenza verso questo dispositivo è stata fin da subito tanta, sia per motivi pratici come la lunga coda in entrata e in uscita dalla biblioteca, sia per quello che rappresenta, ossia disciplinamento, barriere meccanismi che non appartengono a chi frequenta questo luogo che è simbolo di aggregazione e socialità della zona.

Tanti studenti e studentesse hanno deciso che quelle porte andavano aperte e così è stato fatto fino alle 18, quando si sono ritrovati per una assemblea molto partecipata dove più di 100 studenti hanno ribadito l’importanza di mantenere nella pratica questo luogo libero dalle barriere in stile tornelli e di ritrovarsi l’indomani mattina per dimostrare come l’unica misura di sicurezza in università siano le porte aperte.

Questa mattina, dopo poco più di due ore dall’apertura della biblioteca, sono state riaperte nuovamente quelle porte, con gli studenti che promettono di continuare ad organizzarsi per contrastare questi meccanismi di controllo.

 

Di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse del 36 scritto alla fine dell’assemblea:

Barriere e tornelli al 36. Questa è una biblioteca non una banca!

Dopo aver rimandato l’apertura di via Zamboni 36 di ben due settimane, in piena sessione d’esame, oggi appuriamo che tutto questo è stato fatto per installare delle barriere di vetro con tanto di controllo elettronico e nuove telecamere.

Non dei semplici tornelli, ma un vero e proprio sistema di controllo con barriere di vetro e riconoscimento tramite badge universitario. Un vero e proprio dispositivo che rimanda più all’accesso di una banca o di luoghi di segretezza che non di una biblioteca universitaria.

Un nuovo sistema d’accesso che già da questa mattina ha creato disagio tra gli studenti che tra le prime code ed i meccanismi non proprio funzionanti hanno iniziato, in molti, a far sentire la propria insofferenza ed avversione verso queste barriere.

La biblioteca di via Zamboni 36 da anni è vissuta come un luogo libero, di studio ma anche d’aggregazione e socialità, frequentata da tanti studenti e giovani (non per forza iscritti all’università) che proprio per le peculiarità che presenta questo posto hanno sviluppato anche un affettività verso ciò che rappresenta “il 36”.

Un luogo in cui sicuramente i problemi non mancano, ma sono gli stessi problemi, strutturali, che registriamo in tutta la zona universitaria e per la quale crediamo che l’accesso agli spazi e la possibilità di viverli rappresentino un argine a tante questioni che sono state sollevate proprio sulla biblioteca nei giorni scorsi.

“Gli studenti vanno educati a questo nuovo sistema di sicurezza” dice un responsabile dell’università agli studenti in coda. E’ da queste parole che ci rendiamo conto di come, in realtà, il problema della sicurezza passi per forza di cose dal voler reprimere ed annientare il modo con cui gli studenti vogliono viversi questo spazio. Non è sicuramente con una barriera che gli studenti saranno “al sicuro”.

Il bisogno di viversi gli spazi dell’università da parte degli studenti è un dato effettivo, è una necessità ed è una realtà!

L’università di Bologna sta mostrando sempre più che tipo di politica o attenzione ha nei confronti dei bisogni studenteschi.

Le decine di migliaia di euro e le risorse spese per l’installazione di questa struttura ancora una volta sono le nostre, mentre la mensa è ancora la più cara d’italia e calano sempre di più le risorse per garantire servizi ed accessibilità allo studio per gli studenti.

Non vogliamo studiare in una bibblioteca blindata, vogliamo il 36 nuovamente libero e di tutt*. Per questo crediamo che la situazione non possa rimanere così senza una risposta collettiva da parte delle tante anime che frequentano questo luogo.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Ecco il testo di riforma della governance degli atenei: e non c’è solo il rappresentante del governo nel CdA

Ecco il testo, finora segreto, della riforma della governance delle università partorito dalla commissione presieduta da Galli Della Loggia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

HUB DI PACE: il piano coloniale delle università pisane a Gaza

I tre atenei di Pisa – l’Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola superiore Sant’Anna – riuniti con l’arcivescovo nell’aula Magna storica della Sapienza, come un cerbero a quattro teste.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Formazione

Movimenti: è morto Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario

E’ scomparso all’età di 73 anni Paolo Virno, filosofo comunista e militante rivoluzionario.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupare per la Palestina: Se la scuola sta in silenzio, gli e le studentesse alzano la voce!

Ripubblichiamo questo contributo scritto e pubblicato da “Riscatto – Cronache dalla Pisa che non si rassegna!” in merito all’ondata di occupazioni nelle scuole in solidarietà alla Palestina che si sta verificando in queste settimane a Pisa e non solo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’intelligenza artificiale a scuola ovvero del pappagallo stocastico

In sintesi: è insostenibile dal punto di vista ambientale, replica discriminazioni e stereotipi della società, standardizza scrittura e pensiero.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università – Comunicato Conclusivo

Si è conclusa pochi giorni fa l’assemblea nazionale studentesca “Guerra alla guerra nelle università”, tenutasi il 13 e il 14 settembre nell’Università di Pisa, al Polo Piagge occupato.

Immagine di copertina per il post
Formazione

La banalità del male accademico: difendere un’ora di lezione e ignorare un genocidio

Di seguito pubblichiamo il comunicato uscito da Studentx per la Palestina Pisa e ripreso anche da Giovani Palestinesi e Rete Ricerca e Università per la Palestina in merito alle iniziative svolte in Università a Pisa in solidarietà alla Palestina e per dare seguito allo slogan “blocchiamo tutto”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni, denunce e avvisi orali per il corteo del 27 settembre sotto Leonardo SPA

Perquisizioni, denunce e “avvisi orali” dall’alba di venerdì 21 novembre a Brescia contro compagne-i (anche studentesse-i) per il grande corteo per la Palestina di sabato 27 settembre

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggressioni e lotte nel comparto tessile di Prato

Come racconta l’aggressione dei giorni passati – che segue a numerose altre aggressioni ai danni di lavoratori e lavoratrici in sciopero negli ultimi anni – un sistema predatorio fatto di aggressioni e intimidazioni è estremamente consolidato nel settore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Culture

Il primo vertice antiterrorismo internazionale – Roma 1898

Un evento spesso trascurato dalla storiografia italiana, anche da quella che si è occupata del movimento operaio e delle sue lotte, ma che obbliga a riflettere su una serie di nodi ancora tutti da sciogliere

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Ex Ilva: rottura governo-sindacati, nessun futuro per 18mila operai. In corso lo sciopero di 24 ore

Rottura totale tra governo e sindacati al secondo tavolo in una settimana sulla situazione dell’ex-Ilva.