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Bologna, Hobo rioccupa

Nuova occupazione stamane da parte di Hobo all’interno della zona universitaria bolognese. A seguito della demolizione del precedente spazio avvenuta ad agosto, in un centro cittadino pressoché deserto, il collettivo si è oggi riappropriato di un ex-bar sempre nell’area dei giardini di Filippo Re, ribattezzandolo “Community Center”.

 

Il comunicato del collettivo Hobo:

Certe notti…inaugurazione del Community Center di Filippo Re!

Si sono introdotti prima dell’alba e nell’oscurità, per sgomberare e per demolire gli spazi di socialità e di autogestione, per sequestrare e per spianare. Lo scorso martedì, in pieno giorno ma protetti da polizia e carabinieri, hanno svenduto il patrimonio pubblico dell’Unibo per finanziare un progetto di speculazione. Hanno chiuso un bar in via Filippo Re, licenziando lavoratori e lavoratrici, e dalla sera al mattino il Re-ttore “umiliato e offeso” e il suo fido scudiero Nicoletti si inventano un fantasioso progetto di business, spacciato per luogo di soddisfazione dei bisogni studenteschi. Così, dopo aver spianato le aule studio all’aperto, quotidianamente frequentate da centinaia di studenti, vogliono far credere di aprire una “sala lettura”. Mentre la mensa continua a essere la più cara d’Italia, aprono quello che nella neolingua dell’amministrazione dionigiana chiamano “punto ristoro”. Ancora una volta chiediamo: chi decide dei nostri soldi? Come è possibile che da un giorno all’altro vengano fatti sgomberi e demolizioni, speculazioni e costruzioni? Chi stabilisce di tirare fuori dal cappello progetti che hanno l’unico obiettivo di impedire che siano studenti e precari a gestire gli spazi della loro università? Attraverso quali procedure e con quali trasparenza? Siamo forse in presenza di un’amministrazione universitaria fuori controllo perfino per coloro che le hanno dato il potere?

Ma anche questa volta vi è andata male. Certe notti succede che a intervenire non siano le ruspe ma gli studenti, non il potere accademico ma l’intelligenza critica. E così, da questa notte, vi aspettiamo nel nuovo Community Center di Filippo Re. Perchè tanto gli spazi di autonomia riaprono, prima o poi…

Invitiamo tutti e tutte all’inaugurazione del Community Center e alla conferenza stampa alle 9:30!

 

 

Il comunicato di solidarietà del Collettivo Universitario Autonomo di Bologna:

Salutiamo e diamo la nostra solidarietà alla nuova occupazione del collettivo Hobo, che questa mattina ha ripreso spazio all’interno del complesso universitario di Filippo Re dopo lo sgombero e la demolizione del precedente spazio durante l’estate.
Alle politiche distruttrici che l’università mette in campo con repressione e sgomberi, noi contrapponiamo tutta la nostra forza creatrice, costruendo sopra le loro macerie . Macerie che non sono soltanto fisiche – come quando le ruspe della repressione hanno demolito l’aula del collettivo Hobo quest’estate – ma che sono anche quello che rimane del concetto di sapere critico di un ateneo sempre più improntato alla ricerca del profitto. Salutiamo la nascita di un nuovo spazio, quindi, in cui sperimentare forme di autorganizzazione, sottratto ai principi di governance dell’università, ribadendo il concetto, che dove loro distruggono noi costruiamo… ed occupiamo!
Collettivo Universitario Autonomo

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pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

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