InfoAut
Immagine di copertina per il post

Buoni o Cattivi: non è che l’inizio!

Negli ultimi giorni diverse manifestazioni hanno avuto luogo nel bel paese e non solo. Il dibattito mediatico scaturito dall’irruenza attraverso cui i movimenti si sono ripresi il palcoscenico sociale e politico è stato focalizzato da una parte sui lacrimogeni romani lanciati con carambole degne del miglior giocatore di biliardo (ed in generale su quelle che sono emerse come delle “possibili” arbitrarie brutalità poliziesche), dall’altra sui cosiddetti “gruppi organizzati” di giovani teppisti. E così tra una richiesta di legge per l’identificazione dei “tutori dell’ordine pubblico” e le solite polemiche su infiltrati, mandanti oscuri e complotti, la ministra Cancellieri decide di riportare in auge una vecchia proposta: il DASPO per i manifestanti.

Una misura che impedirebbe ai manifestanti giudicati colpevoli di tornare in piazza per evitare il reiterarsi di comportamenti “violenti”. Una misura presentata per preservare gli interessi stessi delle manifestazioni con quella spocchia paternalistica a cui ci hanno abituato finti partiti di movimento e veri partiti mediatici. Miseria della politica, del giornalismo made in Italy. Miseria dell’opinione televisiva e massmediatica.

Qualcuno di questi pensatori o cronisti ha avuto il dubbio che forse le calate aliene da pianeti lontani non bastano a spiegare quello che nelle piazze italiane sta oggi maturando?! Domanda retorica la cui risposta scontata è ovviamente “NO”. Forse potremmo aiutarli con qualche suggerimento : crisi, tagli, governi tecnici, troika, scuole fatiscenti, mancanza di diritti, mancanza di reddito, nessuna rappresentanza e nessuna fiducia in deleghe, partiti vecchi e nuovi o sindacati.

Basteranno? Speriamo di sì, ma non ci crediamo neanche un poco.

Perché se questi ragionamenti a noi appaiono fin troppo scontati probabilmente vanno spiegati meglio a certi esperti: là dove la politica non c’è più e la concertazione è solo unilaterale, il riformismo è una strada non percorribile perché è anacronistico pensare che il problema non sia sistemico; là dove a interloquire con le piazze, i manifestanti e le loro recriminazioni le istituzioni pubbliche (e gli interessi privati) lasciano solo camionette, agenti antisommossa, scudi e manganelli, la risposta delle piazze non può che essere quella che per fortuna abbiamo visto in questi giorni.

Evidentemente il sistema di governance è cambiato: ma ad istituzioni in grado di rispondere alle rivendicazioni della piazza soltanto con la violenza dello Stato i movimenti stanno resistendo adeguandosi al contesto. Se non c’è spazio da cedere ai movimenti e se le problematiche sociali vengono affrontate come questioni di ordine pubblico evidentemente il futuro va “ripreso a spinta”! Gli unici a non averlo capito (o a fare finta di non capirlo) restano i politicanti marciscenti e i professionisti dell’opinione che da dietro le loro tastiere scrivono esalando gli ultimi loro respiri.

Così il pensiero va direttamente al caro partito di Repubblica e al suo ruolo tanto connaturato quanto infame ricoperto a Palermo nei giorni immediatamente successivi la manifestazione del 16 Novembre. Quella redazione infatti ha subito ripetuto la solita litania di una piazza in cui tanti manifestanti “buoni” sono stato oscurati dai “cattivi” violenti. Forse ostaggio di nostalgie in cui le proprie appendici giovanili avevano un ruolo da giocare ha così rappresentato una realtà inesistente attraverso improbabili interviste e enfatizzando particolari che nella totalità degli eventi hanno ben poca rilevanza. Ma, appunto, quella redazione evidentemente vive in un passato ormai defunto e risiede sullo stesso crinale che stanno percorrendo proprio le sue appendici di cui sopra.

Gli studenti intanto respingono al mittente le accuse e rivendicano la loro compattezza contro ogni tentativo di divisione del movimento: oggi pomeriggio (21 Novembre) si è tenuta nell’Aula Rostagno una partecipata assemblea cittadina che ha ribadito questi presupposti.

Dalle scuole occupate della città (che oggi sono diventate 26!) e dalle tante altre in agitazione è pressoché impossibile sentire parole spese contro nessuna delle pratiche portate in piazza in questi giorni. Il movimento studentesco palermitano, insieme agli insegnanti e agli universitari, ha rilanciato ancora una volta sul corteo del 24 Novembre e sulle future date da praticare per continuare un’opposizione radicale al governo dell’austerity.

Qualsiasi appellativo venga dato ai protagonisti delle mobilitazioni, l’unico dato di fatto è che l’opposizione sociale non si lascia etichettare e l’impressione davvero è che non siamo che all’inizio!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

palestinaRepubblicastudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Formazione

Boicottaggio respinto, verità distorta: UniPi sceglie la guerra e la chiama pace

Un contributo del Collettivo Universitario Autonomo – Pisa in merito alla votazione del senato accademico dello scorso venerdì 11 luglio.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Maturità: Valditara vergogna!

Il ministro Valditara non ha perso neanche un’ora per risparmiarsi una sua solita uscita contro chi prova a esprimere il dissenso dentro la scuola.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Breaking the Wall Conference for Palestine – Convegno per la Palestina

Giovedì 29/05 – Venerdì 30/05, Polo Carmignani, Università di Pisa

In una fase storica di mobilitazione bellica globale, di intensificazione del genocidio in Palestina, di sollevazione di milioni di persone in solidarietà con il popolo palestinese, le università e la produzione della conoscenza sono diventati un terreno di scontro e di cambiamento.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sciopero nazionale contro il ddl Bernini: mobilitazione in tutta Italia delle Assemblee Precarie Universitarie

Ieri in occasione della giornata di sciopero oltre 20 città si sono mobilitate in tutta Italia contro la riforma Bernini, contro i tagli alla ricerca e contro gli investimenti in ottica bellica. Lo sciopero promosso da diversi sindacati (Flc-Cgil, Usi, Cub, Usb, Cobas, Adl Cobas, Clap) ha visto l’attivazione di molti atenei attraverso iniziative di blocco, presidi, cortei e occupazioni, grazie alla mobilitazione delle Assemblee Precarie Universitarie.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello all’azione! Prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Abbiamo tradotto questo appello in solidarietà ai prigionieri politici Casey Goonan, attivista per la Palestina americano, e T. Hoxha, attivista inglese di Palestine Action in sciopero della fame dal sito del collettivo Samidoun: Palestinian Prisoner Solidarity Network

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La solidarietà con la Palestina blocca la Vuelta a Bilbao

Ieri 3 settembre, dopo giorni di proteste contro la partecipazione della squadra israeliana alla Vuelta, in varie località, la mobilitazione a Bilbao su appello dell’Iniziativa Gernika-Palestina è stata tale da obbligare gli organizzatori ad annullare i risultati della tappa..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.