Cosa c’è oltre un tornello?
Pubblichiamo questo bel contributo inviatoci da una nostra lettrice, interna alle piazze e alle assemblee bolognesi degli ultimi giorni. Il testo ci pare riassumere quello che è stato un sentire comune dei manifestanti, che nell’opposizione all’introduzione dei tornelli hanno visto qualcosa di più..
Quando si aprono processi di lotta, anche la più piccola delle contraddizioni può esplodere rivelando il carico simbolico generale che si porta dietro.
Così difendere gli alberi di Gezi Park era un simbolo di resistenza ad un regime autoritario.
Così la multa a Mohamed Bouazizi era l’emblema di un sistema di vessazione sociale.
Così la valle di Susa è, oltre a un territorio sotto attacco, un modello di comunità e relazioni sociali che vuole difendersi.
Aldilà delle dimensioni citate, forse allora il tornello non è solo un blocco all’accesso in una Biblioteca, ma molto di più..
Prima del tornello c’è l’università-azienda della meritocrazia che mette tutti contro tutti
Oltre il tornello c’è una comunità studentesca che si autorganizza
Prima del tornello c’è la politica che si esprime solo come polizia rispetto a qualsiasi questione sociale
Dopo il tornello ci sono l’autogestione e il conflitto radicale come espressione di bisogni e desideri
Prima del tornello ci sono i voucher, i contratti a chiamata, la flessibilità
Oltre il tornello c’è l’abolizione del JobsAct, casa e reddito per tutti, la dignità
Prima del tornello ci sono i “migranti che delinquono” e la guerra tra poveri
Dopo il tornello c’è un nemico comune che divide gli sfruttati per mantenersi al potere
Prima del tornello c’è una comunità studentesca divisa e spezzettata
Dopo il tornello ci sono cortei sotto casa degli studenti finiti ai domiciliari
Prima del tornello c’è un “degrado” utile solo a imporre repressione e militarizzazione
Dopo il tornello ci sono soluzioni condivise dal basso sulla gestione dei territori
Prima del tornello c’è una finta sicurezza, al grido di “se non hai niente da nascondere..”
Dopo il tornello c’è una difesa collettiva degli spazi
Prima del tornello ci sono studenti visti come bancomat
Oltre il tornello ci sono studenti che decidono sulla propria vita
Prima del tornello ci sono biblioteche come banche, con utenti e non studenti
Oltre il tornello ci sono luoghi e spazi di cultura aperti a tutti
Prima del tornello ci sono suicidi per precarietà e insoddisfazione esistenziale
Oltre il tornello c’è il riscatto di una generazione!
Francesca
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