Firenze. Scuole in agitazione per boicottare i test invalsi
Al liceo Machiavelli-Capponi boicottaggio riuscito in pieno: studenti, professori e personali ATA hanno trovato il portone barricato e sono potuti entrare nell’edificio solo dopo le 10, troppo tardi per poter svolgere le prove. Gli studenti si sono quindi riuniti in assemblea per discutere e organizzare le prossime mobilitazioni, rilanciando con questo breve ma chiarissimo comunicato:
“Crocette, competizione, classifiche e omologazione. Questo è il modello di scuola che le istituzioni vogliono imporci. Senza spazi a scuola, senza diritti a lavoro e la loro sicurezza sono telecamere e polizia. Ma c’è chi comunque alza la testa, c’è chi rifiuta questa vita sotto ricatto. Per questo stamattina, martedi 9 maggio, i banchi a barricare le porte del Capponi incarnavano tutta l’ostilità nei confronti di chi ci vuole obbedienti e governabili. Il nostro boicottaggio delle Invalsi si è tradotto in una mattinata di confronto e socialità. Anche se l’anno scolastico è quasi finito la mobilitazione continua!”
All’IIS Salvemini-Duca D’Aosta gli studenti avevano in precedenza annunciato che avrebbero aderito al boicottaggio, e per questo la preside ha convocato un Ispettore dal Ministero affinché vigilasse sul regolare svolgimento dei test e prevenisse ogni forma di protesta. Sono state messe in atto forme di pressione e intimidazione sugli studenti, chiudendoli nelle classi durante la ricreazione per evitare che si incontrassero e discutessero di quanto successo. Nonostante questo molti studenti hanno comunque boicottato i test, rifiutandosi di svolgerli:
“Un modello di test istantaneo che, attraverso delle crocette, ti dice se sei bravo o asino. Inoltre, i dati prodotti da questi Test spingeranno il Ministero a classificare scuole di serie A e di serie B. Anche i soldi andranno solo alle scuole più brave nei test, lasciando a se stesse le altre. Questo crea concorrenza sleale fra scuole, dove i presidi faranno la guerra fra loro a discapito di prof e alunni che saranno costretti ad accelerare i tempi e i ritmi di studio. Il punto che contestiamo maggiormente e’ che fare delle prove uguali per tutti e per indirizzi diversi danneggia la scuola stessa e l’offerta formativa per tutti noi. Tutto questo svilisce non soltanto la funzione del docente ma accresce ulteriormente le disuguaglianze interne ed esterne alla scuola. La strategia, inoltre, è quella di indebolire le materie umanistiche proprio perché non sono immediatamente spendibili sul mercato del Lavoro (lasciando cadere a pezzi alcune scuole). La conseguenza e’ che gli studenti saranno più più docili e già pronti al lavoro…saltando quel periodo di formazione critica che forma la personalità. In poche parole, ci stanno levando la possibilità di pensare ed esprimerci attraverso dei test NOZIONISTICI. Ribelliamoci, Boicotta con noi!!”
Anche al liceo Galileo è stato esposto uno striscione fuori dalla scuola:
“Le menti non sono vasi da riempire ma fuochi da accendere. Boicotta le Invalsi!”
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