Occupy the school! 5000 in piazza a Bologna
La dipartita del governo Berlusconi sembra non aver minimamente fatto calare alla componente studentesca della città la voglia di manifestare: il nemico ben più grave e subdolo che prende in queste ore le smebianze di Draghi, Monti ed altri tecnocrati incarna infatti la definitiva presa di potere dell’èlite finanziaria europea e globale. Contro questo nemico, contro le politiche di austerity che riguarderanno tralaltro anche un attacco terminale all’istruzione pubblica, il corteo si è scagliato con forza.
Quasi 5000 le persone che hanno attraversato la giornata, che dopo le numerose assemblee di preparazione che si sono svolte nelle scuole negli scorsi giorni ha deciso in maniera compatta di prendere come bersaglio banche,assicurazioni ed istituzioni finanziarie (con lanci di uova e disegni a vernice delle V di “V per Vendetta, azione ripresa dall’immaginario che in questi giorni sta scuotendo l’America). Sanzionate le sedi della Carisbo e dell’Unicredit, tra gli slogan dominavano “ Non pagheremo noi questo debito” e “Save schools not banks”.
Il Collettivo Autonomo Studentesco, organizzatore della manifestazione di oggi, ha deciso di attraversarla rimandando alla campagna nazionale che la rete StudAut nella sua ultima assemblea nazionale, ovvero alla campagna “Occupy the school” che mira a costruire nelle scuole del paese momenti di occupazione e gestione dal basso degli istituti per farli diventare assemblee permanenti dove sviluppare forme di mobilitazione contro la crisi ed il debito. Tutto il corteo è stato caratterizzato da una comunicazione politica che sottolineava le necessità di occupare le scuole e di bloccare la normalità di questa venefica transizione, da domani già inizieranno le occupazioni..
Il corteo nel suo svolgersi ha deciso di non limitarsi ad attraversare il centro cittadino, ma dopo aver attraversato via Bassi e via Indipendenza ha preso direttamente la via di uno dei quartieri più importanti della Bologna esterna alle mura, quella Bolognina dove è presente anche, nelle vicinanze del Comune, la sede di Equitalia, l’agenzia di riscossione crediti divenuta sempre più forte con l’avanzare della crisi nel fare pagare materialmente (con pignoramenti, ingiunzioni e così via) alle persone le conseguenze della gestione avida dell’economia da parte dei poteri forti dell’economia.
Un gruppo di studenti abbigliati con la maschera di V per Vendetta hanno disegnato un grosso cerchio rosso con la “V” davanti alla sede di Equitalia (il cui accesso era controllato da un paio di blindati della polizia) e gli hanno dato fuoco, unitamente a diverse cartelle esattoriali che erano state collocate all’interno del cerchio. Un gesto simbolico ma che fa capire le intenzioni del movimento degli studenti medi. Qui non si tratta di antiberlusconismo come vorrebbe la retorica imperante nella politica e nei media mainstream, ma di riaffilare gli artigli per colpire al cuore il nuovo governo della crisi e del debito che sta per affermarsi nel nostro paese e che in Grecia ad esempio è già realtà..
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