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Pisa, centinaia di studenti in piazza. Scontri davanti al comune

Intorno alle 9 in centinaia si sono mossi per le vie di una città completamente militarizzata, intonando cori contro le politiche di austerità imposte dal governo Monti.
Prima tappa della manifestazione è stata la Camera di Commercio, dove gli studenti hanno acceso fumogeni e attaccato un cartello che recitava ‘contro il sapere-merce riprendiamoci le nostre scuole’; il corteo è poi ripartito lungo corso Italia.

La manifestazione si è fermata sotto la sede di Cepu e Grandi Scuole e, mentre dal microfono veniva sottolineato come questi istituti contribuiscano alla mercificazione dei saperi, un gruppo di studenti ha acceso dei fumogeni e lanciato all’interno del portone sacchi della spazzatura.

Dopo poco i manifestanti sono giunti sotto la sede del Comune, ‘la nostra alternativa non siete certo voi, andatevene a casa o ci pensiamo noi’, hanno gridato avvicinandosi al portone del palazzo protetto dalle forze dell’ordine, schierate ancora una volta a difesa dei palazzi del potere.
Gli studenti non si sono fermati e hanno voluto urlare la loro rabbia contro un’amministrazione complice dei tagli nelle scuole, complice della realtà di aule fatiscenti e sovraffolate, laboratori inutilizzabili e personale insufficiente, una realtà quotidiana divenuta ormai insostenibile.
Davanti al Comune dunque la tensione è salita, gli studenti hanno tentato di entrare e i cordoni della celere hanno effettuato più cariche per tentare di disperderli. Il corteo si è fronteggiato per circa mezz’ora con le forze dell’ordine per poi ripartire sui lungarni.

Guarda il video del Tirreno

Lungo il percorso cordoni di polizia e carabinieri erano a protezione delle banche e della sede di confindustria, che certamente sono tra i maggiori complici delle politiche si austerità e del tentativo di scaricare in basso il pagamento della crisi.

La manifestazione ha proseguito fino in piazza Dante e qui, la sede della Cassa di Risparmio, all’arrivo degli studenti ha sbarrato l’ingresso.
Proprio davanti alla banca si è svolta una partecipatissima assemblea nella quale si è rilanciato verso nuove giornate di lotta e per la costruzione di un’opposizione sempre più forte alla crisi e alle politiche del governo Monti, il governo delle banche e degli industriali che tentano ogni giorno di farsi spazio anche nelle scuole.

Nel frattempo anche in altre città toscane gli studenti medi sono scesi in piazza: a Firenze in 5000 hanno attraversato le vie del centro, a Livorno gli studenti sono scesi in piazza insieme ai comitati per il diritto alla casa, i disoccupati e i precari (leggi il comunicato del Coordinamento studentesco livornese e l’articolo di Senzasoste). Intanto a Massa il corteo è andato ad occupare un ex casa cantoniera: nasce così Casa Rossa (leggi il comunicato degli occupanti).

Dunque una prima giornata di piazza importante e determinata che apre un autunno di lotta che si preannuncia caldo.

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