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Prove tecniche di mobilitazione per gli studenti pavesi: oltre mille in piazza

 

Ore 8,30 il presidio è in realtà un numero imprecisato di studenti che assedia il palazzo della Provincia, sono in continuo arrivo studenti e studentesse; un presidio che, come detto, arriva dopo anni di appiattimento e inesistenza di mobilitazioni studentesche e che rivela al suo interno una composizione variegata e meticcia, tra liceali, istituti tecnici e professionali e chi ha abbandonato gli studi. Ci confrontiamo con gli studenti e le studentesse, tra rabbia e determinazione emergono spaccati sociali emblematici: famiglie costrette a scegliere tra pagare un abbonamento del bus o comprare i libri di testo, Bus stracolmi che lasciano a piedi decine di studenti, scuole in condizioni indegne.
Sappiamo bene cosa significa vivere sulla propria pelle i tagli e l’austerità, la buona scuola di Renzi e Giannini è l’ennesimo attacco al patrimonio pubblico in nome della privatizzazione speculatrice; un altro attacco di questa guerra sociale condotta dal governo per conto di banche e padroni contro noi, blocco sociale subalterno e nemico. Come dicevamo una composizione giovanile meticcia e rabbiosa anima una mobilitazione con caratteri fortemente spontaneisti e priva di qualsivoglia struttura politica, una mobilitazione che dunque conferma come anche a Pavia il soggetto giovanile sia profondamente cambiato superando lo studentismo ed il vertenzialismo sindacale costruendo giornate di mobilitazione spontanee ed anche conflittuali. Stamattina la piazza non riuscendo a darsi momenti di confronto anche minimo ha articolato contraddizioni e incomprensioni che hanno finito per limitare e tarpare le ali ad una mobilitazione dalle potenzialità esplosive,  Questura e Istituzioni giocando su questa complessità hanno posticipato il fatidico incontro fino a scegliere solo alcuni “rappresentanti” fatti salire in Provincia riuscendo a disinnescare la rabbia e spegnendo la “magia” vissuta fino a quel momento.
Gli studenti hanno strappato un incontro con rappresentanti del trasporto pubblico e con Bosone (presidente della Provincia stamattina misteriosamente irreperibile) per il prossimo lunedì mattina. Al termine del presidio si è riusciti a creare un momento di confronto tra noi studenti universitari e alcuni studenti medi arrivando a darsi dei punti per costruire la giornata di lunedì come ennesimo terreno di lotta ed iniziando ad abbozzare un’organizzazione di una rabbia infinita ed esplosiva.
Collettivo Universitario Autonomo


di seguito il volantino distribuito in piazza dal Collettivo Universitario Autonomo di Pavia:

TIFIAMO RIVOLTA 

Tagli generalizzati, privatizzazione del sapere e disciplinamento sociale sono le basi della “Buona Scuola” di Renzi e Giannini, una riforma della scuola tesa dunque a smantellare pezzo dopo pezzo quel poco che rimane dell’istruzione pubblica. La nostra buona scuola è ben diversa da quella orchestrata da Renzi e Giannini, che rispediamo al mittente, ma bensì una scuola costruita dal basso secondo le esigenze ed i bi/sogni di chi la vive quotidianamente, una scuola che sia culla di sapere critico e che non sia in procinto di crollarci addosso da un momento all’altro.
Quello a cui assistiamo è un progressivo tentativo da parte dei vari governi, marionette di banche e padroni, di espellere fette sempre più consistenti di popolazione giovanile per relegarla ad un mondo del lavoro fatto di precariato e sfruttamento come uniche alternative alla disoccupazione. Questo attacco al sapere si articola in diversi modi: dai test Invalsi che certificano scuole ed alunni di serie A ed altri di serie B, fino al rincaro libri e trasporti che pesano come macigni sulle spalle nostre e delle nostre famiglie. La risposta a settimane corte, rincari e scuole disastrate non può che essere la lotta, capace di mostrare ai responsabili, Provincia in primis, che non saremo disposti a subire passivamente tutto ciò.
A subire questo attacco non siamo solo noi studenti medi o universitari ma un intero blocco sociale subalterno che viene quotidianamente attaccato ed espropriato di ogni forma di garanzia e diritto, sarà proprio questo blocco sociale, noi studenti,precari disoccupati e lavoratori a scendere in piazza il 16 Ottobre, una giornata nazionale di sciopero sociale e di conflitto contro chi ci sfrutta e chi ci affama. E’ fondamentale che tutti noi che subiamo la crisi, iniziassimo a costruire una piattaforma di solidarietà e lotta che sappia invertire la crisi facendola pagare a banche, padroni e poteri forti. 

CHI SEMINA AUSTERITA’ RACCOGLIE CONFLITTO! 

#IoNonCiSto #ScioperoSociale #16O 

Collettivo Universitario Autonomo Pavia 

cuapavia@inventati.org

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