
Studenti contro l’austerità: bloccato il convegno con la Fornero, e la ministra non si presenta
 Una lunga giornata di mobilitazione quella che ha visto protagonisti gli  studenti universitari e medi di Bologna. Una giornata iniziata con un  flash mob davanti la biblioteca universitaria del di Zamboni 33.  Biblioteca storica che nel breve tempo vedrà la chiusura pomeridiana ed è  comunque proiettata verso un futuro di incertezza a causa dei tagli  della spendig review e del silenzio del rettore riguardo allo  stanziamento di fondi dell’ateneo. Destino che a quanto pare condivide  con altre biblioteche di facoltà, anch’esse a rischio a causa degli  accorpamenti dei dipartimenti dovuti all’applicazione della riforma  Gelmini.
Una lunga giornata di mobilitazione quella che ha visto protagonisti gli  studenti universitari e medi di Bologna. Una giornata iniziata con un  flash mob davanti la biblioteca universitaria del di Zamboni 33.  Biblioteca storica che nel breve tempo vedrà la chiusura pomeridiana ed è  comunque proiettata verso un futuro di incertezza a causa dei tagli  della spendig review e del silenzio del rettore riguardo allo  stanziamento di fondi dell’ateneo. Destino che a quanto pare condivide  con altre biblioteche di facoltà, anch’esse a rischio a causa degli  accorpamenti dei dipartimenti dovuti all’applicazione della riforma  Gelmini.
Il presidio si è poi concluso con una partecipata  assemblea nell’aula occupata di via Zamboni 32, durante la quale si è  deciso di mettere in campo una contestazione radicale alla venuta della ministra Fornero a Bologna nel pomeriggio, ospite del forum “Borsa del placement” a  Palazzo Re Enzo in pieno centro città dove si parlava del rapporto tra  giovani, lavoro e università.
 È immediatamente partita  l’agitazione in zona universitaria e dentro le facoltà convocando un  concentramento davanti al 38 di via Zamboni per le 15. Radunatisi un centinaio di studenti universitari il presidio si è mosso  verso il centro cittadino per bloccare il convegno, ingrossandosi strada  facendo di un altro centinaio di studenti medi provenienti da varie  scuole.
Aperto da uno striscione che dava solidarietà agli occupanti della Residenza Verdi 15 occupata di Torino sgomberata manu militari con ripetute cariche della polizia in mattinata e ribadendo ancora una volta il “que se vayan todos” con un altro striscione che recitava “Siamo Choosy e incazzati, Fornero Degage”, il corteo è arrivato davanti a Palazzo Re Enzo. Alla vista del corteo gli uomini della sicurezza si sono affrettati a chiudere il cancello. Mossa inutile davanti alla determinazione degli studenti e studentesse che non hanno esitato a forzare il cancello e irrompere nel convegno per bloccarlo.
Giunti nella sala del convegno gli studenti e le studentesse si sono trovati dinanzi all’assenza della ministra, che all’ultimo minuto ha deciso di dare forfait e sottrarsi così alle contestazioni.
Spiegate le motivazioni della protesta ai presenti, vista l’assenza della Fornero, gli studenti sono ripartiti in corteo selvaggio, bloccando il centro della città. Tornati in zona universitaria i 200 studenti in corteo hanno dato vita ad una partecipata assemblea che ha discusso delle prossime giornate di mobilitazioni. E’ stata infatti individuata la data del 7 novembre come altra giornata di agitazione che si concluderà con l’assemblea di facoltà di Scienze Politiche e quella dell’8 come occasione per un’assemblea di Ateneo per costruire le giornate di mobilitazioni del 14, 15 e 16 novembre.
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