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Torino, borsisti Edisu in mobilitazione

Il Movimento Borsisti si era dato appuntamento lì davanti con l’intenzione di entrare negli uffici dell’ente e conferire direttamente, faccia a faccia, con il presidente dell’EDISU Trabucco ed C.d.A. tutto.

La nostra volontà non era quella di contestare l’ente preposto a garantire il nostro diritto allo studio.

Altre due erano infatti le motivazioni della nostra visita.

Innanzitutto esserci; prendere parte e avere voce in capitolo ad un tavolo in cui si parla dei nostri futuri più prossimi; sapevamo si sarebbe discusso dei fondi per le nostre borse. Sapevamo anche che la nostra presenza non avrebbe determinato alcun tipo di miracolo per cui questi soldi si sarebbero potuti materializzare lì di fronte a noi. Ma volevamo comunque partecipare visto è sulle nostre vite che si taglia e si cuce.

Inoltre avevamo una richiesta per l’EDISU:  prendere pubblicamente una posizione al nostro fianco.

Difatti, nonostante i tagli, nonostante le nostre continue mobilitazioni, nonostante il recentissimo precipitare della situazione (è notizia di ieri sera che attualmente nemmeno più il famigerato 30% di borse di studio è effettivamente garantito. La prima rata 2011/2012 la riceverà lo 0% degli aventi diritto) l’EDISU non si è mai espresso pubblicamente a riguardo.

I borsisti  volevano quindi chiedere a Trabucco di intervenire con un comunicato ufficiale che denunciasse questa scelta politica regionale volta allo smantellamento del diritto allo studio in Piemonte; si voleva vedere una presa di posizione netta, decisa e forte al nostro fianco in questa lotta per la tutela del Sapere accessibile a tutt*, diritto che sta morendo in tutta Italia a causa dei rovinosi tagli ministeriali.

Ma ad accoglierci sotto la sede EDISU non c’era certo il presidente.

Al nostro arrivo DIGOS e polizia erano già presenti sul posto. Entrare nello stabile ci è stato fisicamente impedito e la richiesta di farci entrare per presenziare alla riunione del C.d.A. è stata puntualmente negata.

Abbiamo bloccato il traffico in via Madama Cristina per oltre due ore, in attesa che ad almeno una delegazione di noi venisse concesso di entrare in assemblea e ribadire a Trabucco la volontà generale di un incontro aperto a noi tutt*.

Ma siamo stati beffati: dalle 18:30 circa, ora in cui dai piani alti ci hanno fatto sapere che quattro delegati dei borsisti avrebbero potuto incontrare il C.d.A., i quattro sono effettivamente potuti entrare negli uffici solo a riunione conclusa, dopo oltre un’ora di snervante e gelida attesa per strada.

Oltre al danno la beffa insomma. Il consiglio aveva già discusso quel che c’era da discutere  e approvato quel che c’era da approvare.

Per noi solo i cocci: la notizia shock è che attualmente, fino alla nuova approvazione di bilancio prevista per la prossima settimana, i fondi a disposizione per le prime rate dell’anno accademico 2011/2012 sono pari a ZERO EURO (salutiamo anche le 4000 borse fino a ieri “garantite”). Non solo, la speranza di arrivare ad una copertura totale delle borse per i 12000 aventi diritto è ufficialmente sfumata.

Crediamo che allo stato attuale delle cose un’opposizione forte e concreta contro la politica economica macellaia delle istituzioni regionali e nazionali sia ovvia è dovuta, essendo l’EDISU ente garante dei nostri diritti violati.

Ma il presidente Trabucco ci fa sapere che non ama comparire sulla stampa (sarà forse per timidezza?) e quindi da sol*, ma sempre più convint* di essere nel giusto, continueremo a manifestare il nostro dissenso e a lottare per una pubblica università accessibile a tutt*.

Movimento Borsisti Edisu – Torino

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pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

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