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Valencia: polizia scatenata contro gli studenti. Cariche e arresti

Incredibile il bilancio della giornata: ragazzi buttati a terra e pestati dagli energumeni in divisa della Polizia Nazionale, due ragazzine sbattute su una macchina, 21 studenti arrestati (di questi 5 minorenni). Decine le persone che si sono dovute far medicare al pronto soccorso, e non solo studenti ma anche genitori e giornalisti.

Il capo della polizia di Valencia, Antonio Moreno – noto per il suo estremismo e per i metodi militaristi – ha difeso l’operato dei suoi agenti affermando che è stato ‘proporzionato’. Il ministro degli interni di Madrid, Jorge Fernández Díaz, ha si riconosciuto che “forse gli agenti hanno ecceduto un po’” ma sostanzialmente ha appoggiato l’operato della Polizia Nazionale, affermando che tra gli studenti si erano infiltrati gruppi di estremisti violenti e organizzati. Il Ministro della Giustizia Alberto Ruiz-Gallardón ha invece difeso a spada tratta il capo della Polizia di Valencia, affermando che gli agenti sono stati “provocati” e “aggrediti” dai violenti.

Oggi le associazioni studentesche, i sindacati e i partiti di sinistra hanno chiesto le dimissioni immediate di Moreno, che ieri parlando con i giornalisti di quanto stava avvenendo aveva definito ‘nemici’ i manifestanti. Ma c’è da giurare che rimarrà al suo posto. Il Partido Popular gode di una maggioranza parlamentare amplissima avendo stravinto le elezioni del 20 novembre. Ma probabilmente quello di Rajoy è il governo più debole della storia della Spagna del post-franchismo. Pressato e ricattato dalla troika e timoroso che i tagli draconiani alla spesa sociale e al lavoro possano provocare una rivolta sociale, i ministri di Rajoy sembra che si stiano orientando verso un uso selvaggio del bastone. Della carota per ora non c’è traccia…


di  Marco Santopadre (Contropiano)

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