InfoAut
Immagine di copertina per il post

War Games cyber-spaziali e nucleari. Ci sono pure due università italiane

Nuovo step del processo di rafforzamento del complesso militare-industriale-accademico italiano. Ha preso il via Joint Stars, il “più importante evento addestrativo annuale della Difesa”, come spiega lo Stato maggiore delle forze armate.

di Antonio Mazzeo

Joint Stars è un’esercitazione a carattere interforze e inter-agenzia disposta dal Capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI)”, aggiungono i vertici delle forze armate.

La prima fase dei war games si svolge presso il Centro di Simulazione e Validazione dell’Esercito (CESIVA) di Civitavecchia, ente responsabile della “predisposizione dei posti comando, degli staff e delle unità destinate all’impiego fuori del territorio nazionale” e della sperimentazione dei nuovi sistemi di guerra previsti dal programma Forza NEC (Network Enabled Capacity) di “digitalizzazione del campo di battaglia”.

“Questa prima fase della Joint Stars, che terminerà il prossimo 27 gennaio, consiste in un’attività di tipo Command Post Exercise preposta alla verifica delle capacità di pianificazione di uno staff nazionale interforze in operazione di difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, di sicurezza cibernetica e spaziale, di difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e di contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie emergenti tra cui quelle che coinvolgono l’utilizzo di droni anche sottomarini”, spiega lo Stato maggiore.

Nel corso del meeting inaugurale di Joint Stars, il comandante del COVI gen. Francesco Paolo Figliuolo ha enfatizzato l’importanza di tenere conto nella pianificazione di un’operazione militare degli aspetti legali, culturali, politici, della prospettiva di genere e dei rapporti con gli organi di stampa. “Avere qui una platea che è composta non soltanto da personale delle Forze Armate, ma che coinvolge altre realtà vicine alla Difesa, come la Guardia di Finanza, la Croce Rossa, le Capitanerie di Porto, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e il mondo delle Università, ci fornisce l’occasione di condividere, implementare e mettere in pratica tutti quegli insegnamenti che ci saranno utili in futuro per affrontare l’insorgere di una crisi”, ha concluso il gen. Figliuolo.

E proprio per accrescere l’interoperabilità forze armate – istituzioni accademiche, nello staff interforze a capo di Joint Stars sono stati “inquadrati” 11 studentesse e studenti provenienti dalla Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” (LUISS) di Roma e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “In questo ambito, gli studenti dei due atenei hanno operato insieme al personale militare affiancandosi ai cosiddetti advisors o consulenti del comandante nei settori politico, giuridico e di pubblica informazione”, spiega la Difesa. “Per gli studenti, lo scenario esercitativo e le dinamiche lavorative tipiche di uno staff militare hanno rappresentato una valida opportunità per accrescere le proprie esperienze e conoscenze delle missioni e dei compiti che lo strumento della Difesa nazionale garantisce nella sua quotidiana opera a difesa dei cittadini, del territorio dello Stato, degli obiettivi strategici nazionali e di quelli dell’Alleanza Atlantica”.

L’impiego di studenti universitari nello svolgimento di esercitazioni militari di rilevante valenza strategica è un fenomeno sempre più frequente nel nostro paese. Nel luglio 2022 tre team composti da iscritti delle università di Trieste, Budapest e Lubiana, insieme ad ufficiali austriaci, italiani, sloveni e ungheresi si sono fronteggiati in un serratissimo wargame organizzato dal Comando della Brigata Alpina “Julia” di Udine. “Le squadre hanno emulato fazioni, comunità, minoranze, autorità, forze di sicurezza locali e internazionali, agenzie civili e media presenti in una fittizia area di crisi”, annota lo Stato maggiore della Difesa. “L’esercitazione ha rappresentato la fase conclusiva di un progetto pilota che vede la  Multinational Land Force e le università partner collaborare nell’attività di analisi dell’ambiente operativo per scopi esercitativi e operativi (…) che consentirà di condurre nuove attività formative e addestrative a favore della forza multinazionale”.

Nello scorso mese di ottobre, in occasione della maxi-esercitazione Mare Aperto svoltasi nelle regioni centro-meridionali d’Italia e nello spazio aereo-marittimo compreso tra Adriatico, Ionio, Tirreno e Canale di Sicilia (protagonisti 4.000 militari e una cinquantina di unità navali e sottomarini NATO), erano presenti 50 studenti di 13 università statali e private: gli atenei di Bari, Bologna, Catania, Genova, Milano, Trieste, la Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Politecnico di Milano, la Federico II di Napoli, il Sant’Anna di Pisa, La Sapienza di Roma, la LUISS di Roma e l’Università per Stranieri di Siena.

“Sotto la guida e supervisione di personale esperto nelle varie aree – gli studenti universitari sono coinvolti negli staff operativi in qualità di consulenti politici e legali e addetti alla pubblica informazione”, spiega la Difesa. “Il loro coinvolgimento nell’esercitazione è fondamentale nel più ampio quadro del rafforzamento dei legami esistenti con gli atenei: un connubio, strategico e innovativo, tra operatività e cultura della difesa”. 

Alla prima edizione di Mare Aperto (ottobre 2021) erano stati 9 gli atenei a partecipare ai war games. “I ricercatori dell’Università di Bari e di Catania, in particolare, sono stati ospitati a bordo della Nave San Giorgio al fine di operare nelle attività di sbarco condotte dalla Brigata San Marco”, ha riferito l’ufficio stampa dell’ateneo pugliese. “Il personale universitario ha effettuato una serie di rilievi morfotopografici e batimetrici, digitali e ad alta di risoluzione, di differenti spiagge in cui si sono svolte le esercitazioni, per migliorare la capacità di rilevare in tempo reale, le aree più idonee allo sbarco”. Università in mimetica per pianificare attacchi e operazioni speciali di guerra…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Formazionedi redazioneTag correlati:

guerramilitarizzazioneuniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Formazione

La scuola dei sogni di Valditara: nazionalista, reazionaria, militarista. Annunciati i futuri programmi scolastici

La scuola di Valditara è fatta di programmi che ricordano altri periodi storici: le poesie imparate a memoria, la Bibbia in classe, la storia “italica” nel programma scolastico. Sono alcune delle indicazioni anticipate dal ministro dell’Istruzione e del Merito del governo Meloni, previste per l’anno scolastico 2026/27. Le nuove indicazioni redatte in commissione ministeriale per la futura riforma scolastica, tra le altre […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Emilio Quadrelli – Non c’è resto che tenga

Mercoledì 15 gennaio a Genova avrà luogo un momento di confronto e riflessione sull’eredità politico-intellettuale di Emilio Quadrelli che ci ha lasciato lo scorso agosto.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

L’Assemblea delle scuole torinesi torna in piazza il 13/12

Perché manifestare il 13/12? L’Assemblea delle scuole torinesi e i collettivi hanno deciso di tornare in piazza il 13 dicembre. Per quale motivo? Dal punto di vista di noi giovani la fase storica che stiamo attraversando appare critica e difficile.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Dalle scuole occupate di Roma

Ripubblichiamo l’approfondito documento politico dell’Assemblea degli occupanti del Liceo scientifico statale Morgagni di Roma originariamente diffuso dal Collettivo Autorganizzato Reset

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Precari/e e studenti/e verso lo sciopero generale del 29 novembre

Mercoledì 19 una folta assemblea al Campus Einaudi ha iniziato ad articolare la partecipazione organizzata di precari e precarie della ricerca, insieme a studenti e studentesse dell’Intifada Studentesca e personale universitario, alla piazza dello sciopero generale chiamato da sindacati di base e confederali per il 29 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Formazione

VALDITARA NON POTRÀ PATRIARCARE PER SEMPRE! DIMETTITI. VERSO E OLTRE IL 25 NOVEMBRE, PER UNA SCUOLA ED UN’UNIVERSITÀ TRANSFEMMINISTA

Riprendiamo il comunicato di ZAUM: Noi, student3 dei licei e delle università, non possiamo restare in silenzio di fronte alle gravissime dichiarazioni del Ministro “dell’Istruzione e del Merito” Giuseppe Valditara, rilasciate la settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Affermazioni che riducono il patriarcato a una “questione ideologica”. Vogliamo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù. Tamburi di guerra

Su Perù 21 (giornale peruviano, ndt), il 14 gennaio, un editorialista poco noto ha inserito un’“opinione” piuttosto bellicosa. In essa, Héctor Romaña – una penna di pedigree, forse – promuoveva l’intervento militare in Venezuela. di Gustavo Espinoza M., da Resumen Latinoamericano Potrebbe essere letto come il punto di vista di un analista disperato che non […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Palantir comincia la guerra civile nella difesa americana

Nei racconti di Tolkien i Palantir sono le pietre veggenti e vedenti presenti nel Signore degli Anelli il cui nome significa “coloro che vedono lontano”. di Nlp da Codice Rosso In linea con il testo “Magical Capitalism”, di Moeran e De Waal Malefyt, che vede il magico delle narrazioni come un potente strumento di valorizzazione del brand […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

No alla servitù energetica: interrompiamo la speculazione estrattivista, coloniale e militare sui nostri territori

CONFLUENZA INVITA AL CONVEGNO NAZIONALE CONTRO LA SPECULAZIONE ENERGETICA A LIVORNO IL 29 E 30 MARZO 2025

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il nuovo disordine mondiale / 27 – Crisi europea, guerra, riformismo nazionalista e critica radicale dell’utopia capitale

“Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data” (Etienne De La Boétie. Discorso sulla servitù volontaria, 1548-1552) di Sandro Moiso, da Carmilla E’ davvero straordinario come l’attenzione alle trasformazioni reali del mondo […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Qualcosa di nuovo sul fronte occidentale

“Avevamo diciott’anni, e cominciavamo ad amare il mondo, l’esistenza: ci hanno costretti a spararle contro.”

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il territorio biellese si difende da progetti inutili e dannosi e dalla militarizzazione

La scorsa settimana abbiamo partecipato al presidio ambientalista tenutosi a Biella. A presenziare erano diversi comitati e collettivi che si occupano di salvaguardare il territorio del biellese e piemontese: Movimento Valledora, Gruppo biellesi No Tav, Ambiente e futuro Salussola, La città di sotto, Coordinamento antifascista. Questo presidio è stata un’ottima occasione per conoscersi e avere […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]