InfoAut
Immagine di copertina per il post

Denuncia di stupro contro la Guardia Civil

 

Non è la prima volta che uomini delle forze di sicurezza spagnole vengono denunciati per stupro o simulazioni di questa aberrante pratica maschile. E non solo nei confronti delle donne. Nei confronti delle donne arrestate con l’accusa “di terrorismo” le testimonianze sono diverse in questi decenni. Alcune  di queste sono state raccolte nel documentario “Cronache basche”  di Angelo Miotto e Matteo Scanni. Queste denuncie cadono nel vuoto. Nessun organo giudiziario spagnolo ha mai aperto un fascicolo su questo specifico aspetto della pratica della tortura. Un museo degli orrori che arrivò negli anni 90 ha una sentenza di un Tribunale di Bilbao nel quale si riconobbe lo stupro verso una immigrata brasiliana, Rosa, nelle dipendenze di un commissariato di Polizia di Bilbao ma gli agenti non vennero condannati perché nel dibattimento processuale non vennero individuati i “responsabili materiali” (sic).

Oggi ci troviamo dinnanzi a una nuova denuncia. A farla è la basca Beatriz Etxebarria arrestata assieme a  Iñigo Zapirain, Daniel Pastor e Lorena López con l’accusa di appartenenza a ETA. Il giudice Grande Marlaska gli accusa di essere membri di un commando di ETA responsabile di una serie di attentati dal 2006 al 2009. I quattro dopo essere stati in isolamento nelle mani della Guardia Civil, una volta in carcere hanno potuto rivelare il trattamento che avrebbero ricevuto durante il periodo nelle mani del corpo di sicurezza militare spagnolo.

 

Riproduciamo l’articolo apparso oggi sul quotidiano basco Gara:

 

Le molestie sessuali sono tornate ad essere utilizzate in questa operazione di polizia specialmente contro ETxebarria, che ha denunciato di essere stata stuprata mediante l’introduzione di un palo nel suo corpo. Ha detto al suo avvocato che l’hanno fatta salire, completamente nuda, su uno sgabello, cospargendola di vasellina sull’ano e la vagina per por introdurgli un palo. La giovane basca ha detto che in ripetute occasioni gli hanno tolto i vestiti e che in una occasione gli hanno gettato acqua fredda sul corpo nudo. Etxebarria, come gli altri arrestati, è rimasta tutto il tempo con una benda sugli occhi, e ha detto che mentre le gettavano acqua sentivano un rumore simile ad elettrodi. Anche Pastor ha denunciato che lo hanno minacciato di utilizzare scariche elettriche e il suo avvocato Alfonso Zenon, ha potuto vedere il resto della colla lasciata dai cerotti sul corpo del suo assistito. L’applicazione della “borsa” è stata denunciata anche da Etxebarria e Zapirain; a quest’ultimo venne applicata anche nel tragitto verso la Audiencia Nacional allo scopo che ratificasse le deposizioni anche dinnanzi al giudice.

A parte Lopez che ha riferito di un trattamento migliore, gli altri tre hanno denunciato minacce contro i loro famigliari con l’utilizzo di diverse forme di tortura. Pastor ha detto che le minacce contro di lui sono state continue anche dinnanzi alle infermiere dell’ ospedale nel quale venne ricoverato in due occasioni, cosi come nelle celle della Audiencia Nacional.

Le testimonianze coincidono anche nel  carattere violento del ricatto che subirono essendo anche due coppie sentimentali.  L’avvocato riferisce del fatto che durante la permanenza nel quartiere della Guardai Civil erano interrogati in locali molti vicini uno all’altro potendo così ascoltare le grida, i pianti ed anche i vomiti.. Lorena Lopez inoltre sentiva come Inigo Pastor, il suo compagno, si picchiava contro la parete e come veniva trasferito allo ospedale.

Secondo l’avvocato se non è difficile che si possa sentire durante gli interrogatori quanto avviene in altre stanze, non è invece consueto sentire così nitidamente. Nel caso di Lorena Lopez e Inigo  Pastor le guardias civiles  li lascarono addirittura alcuni minuti assieme

Per l’avvocato Zenon questo fatto risponde a un strategia per esercitare pressioni sui detenuti. Secondo quanto denunciato alludendo a queste pressioni sulle rispettive compagne sentimentali, Pastor arrivò ad auto lesionarsi in due occasioni e Zapirain ratificò dinnanzi al giudice la deposizione fatta durante gli interrogatori della Guardia Civil.

Questo metodo di pressione è ancora più raccapricciante nel caso di Lopez. Mentre sabato si era venuti a conoscenza del fatto che l’unica accusa che pendeva sulla giovane era di condividere con il suo compagno sentimentale la casa di Galdakos, nella quale poi sono stati ritrovati gli esplosivi, GARA ha potuto constatare che nemmeno questo è vero.

Lopez fu arrestata a Galdakao e non a Bilbao come avevano riferito le agenzie stampa però si trovava nella casa del suo compagno in modo casuale. Lei aveva acquistato alcuni mesi fa una appartamento a Bilbao nel quale risiede abitualmente.  Il fatto che l’unica accusa nei suoi confronti si facile da smontare fa pensare che il suo arresto abbia come unico scopo esercitare pressioni su Pastor.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu. 

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere

Il governo attacca l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole, in particolare attraverso il Ddl sul consenso informato che, all’esame dell’Aula, è stata occasione per lo svolgersi di un teatrino imbarazzante

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Martina e per tutte le ragazze uccise dalla violenza patriarcale.

Riceviamo e pubblichiamo da Collettivo Universitario Autonomo e Kollettivo Studentesco Autorganizzato (Torino).

Contro la violenza patriarcale sempre più diffusa tra i giovani.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Femminicidi in Italia: due studentesse universitarie uccise in meno di 24 ore dagli ex partner. Manifestazioni di Non Una di Meno

Due femminicidi nel giro di 24 ore in Italia. Due studentesse universitarie, entrambe di 22 anni, uccise per mano dell’ex partner. A Roma è stata uccisa Ilaria Sula: l’ex fidanzato Mark Antony Samso l’ha accoltellata in casa sua, ha messo il corpo in una valigia e l’ha scaricato in un dirupo a est della Capitale. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ci facciamo spazio, zona fucsia ovunque

Riprendiamo il comunicato di Non Una di Meno Torino sulla giornata di ieri

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 marzo: “Lotto, boicotto, sciopero”. Le corrispondenze dalle mobilitazioni in tutta Italia

8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne. “Lotto, boicotto, sciopero” è lo slogan scelto da Non Una di Meno per il nono sciopero transfemminista. Oltre 60 le piazze mobilitate, da Nord a Sud, in tutta Italia per “uno sciopero – dice Nudm nell’appello (clicca qui per il testo completo) – dal lavoro produttivo, riproduttivo, di cura e dai consumi, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Un primo resoconto dell’appuntamento “Due giorni a difesa dell’Appennino”: come continuare a rendere vivi i nostri presidi di resistenza dal basso

Iniziamo a restituire parte della ricchezza della due giorni a difesa dell’Appennino, svoltasi in una cornice incantevole a Villore, piccolo paese inerpicato tra boschi di marronete e corsi d’acqua, alle porte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.