Piattaforma rivendicativa dei detenuti del Carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
I detenuti e le detenute del carcere Lorusso e Cutugno da mesi lottano per ottenere i diritti basilari a garanzia del rispetto della dignità umana che all’interno del carcere delle Vallette di Torino non sono garantiti: sovraffollamento e mancanza dello spazio vitale, docce senza acqua, infestazione da scarafaggi, mancanza di pulizia e igiene, assistenza sanitaria che funziona a singhiozzo, problemi legati allo smaltimento dei rifiuti.
La capacità dei detenuti e delle detenute di organizzarsi insieme e avere la forza di ribadire i propri bisogni, all’interno di un sistema violento e mortificante come il carcere, deve essere sostenuta con forza anche dall’esterno, cercando di diventare cassa di risonanza di queste lotte.
Di seguito pubblichiamo la piattaforma rivendicativa dei detenuti del blocco B del Carcere Lorusso e Cotugno di Torino, consegnata a Joli Ghibaudi dell’associazione Antigone e ai consiglieri regionali Francesca Freidiani e Marco Grimaldi in occasione della loro vistita il 13/07/2022.
I detenuti del blocco B del carcere Lorusso e Cotugno rilevato che:
– il referendum e la riforma Cartabia sono l’ennesima delusione per tutta la popolazione detenuta
– il reintegro in servizio dell’ex comandante Giovanni Alberotanza, imputato in un processo per tortura ai detenuti, non può che destare preoccupazione
Preso atto di ciò intendono porre all’attenzione dell’opinione pubblica e
delle istituzioni, problemi gravi che affiancano il cronico sovraffollamento
della struttura e l’inadeguatezza degli spazi:
– QUESTIONE SANITARIA: l’uso discriminatorio da parte della direzione sanitaria nella prescrizione dei medicinali tra chi ha la disponibilità economica e chi no. L’estrema burocratizzazione del servizio. La presenza nelle strutture detentive di detenuti con problemi di natura psichiatrica che non hanno titolo giuridico per restarvi
– QUESTIONE AMBIENTALE: primo, la totale assenza al blocco B dimqualsiasi forma di raccolta differenziata. Ad esempio: in questi mesi estivi vengono acquistate ogni settimana tra le 400 e le 500 bottiglie di plastica per 12 sezioni, quindi tra le 4800/6000 bottiglie finiscono nei sacchi neri dell’indifferenziata. Inoltre in nessuna sezione e rotonda del piano sono presenti raccoglitori per le pile, nonostante l’elevato uso per via dell’utilizzo di radio e rasoi (40/50 pile al mese vengono acquistate in ogni sezione). Carta, cartone e organico finiscono anche nei sacchi neri.
– QUESTIONE IGIENICA: in tutte le sezioni e rotonde del carcere è costante la presenza di scarafaggi, afidi e blatte. Non viene effettuata nessuna opera di prevenzione dalle infestazioni. La fornitura di prodotti per l’igiene e la pulizia scarseggiano e non vengono distribuiti.
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