InfoAut
Immagine di copertina per il post

Giuseppe Bonfatti uccide un fascista a Viadana

||||
||||

E’ l’8 Novembre 1990, quando avviene un particolare caso ad opera di Giuseppe Bonfatti.

Il partigiano “Remo”, nato nel 1924, ai primi di Ottobre del 1943 aveva formato con altri giovani la Libera Associazione Giovanile di Mantova.

La sua vita è costellata da avvenimenti: in primo luogo viene arrestato per il lancio di volantini antifascisti, rimanendo in carcere per tre mesi tra il ’43 ed il ’44.

Processato e condannato poi a cinque anni, viene trasferito nel campo di concentramento di Fossoli di Carpi, dal quale riesce a scappare nel Giugno dello stesso anno grazie all’aiuto di un amico.

Entrerà poi nella prima brigata partigiana “Giustizia e Libertà”.

Bonfatti e la brigata hanno il compito di tendere un’imboscata a Fertonani, un comandante delle camicie nere, che però non va a buon fine.

Per questo verrà fatto un rastrellamento, in cui verranno arrestati e inviati al campo di concentramento 35 partigiani.

Inoltre, alla scoperta dell’autore del tentato agguato, verrà fatta una rappresaglia a casa del suddetto.

Una squadra delle brigate nere entra e appicca il fuoco, mentre all’interno si trovavano la madre e le sorelle. Le donne verranno poi picchiate e il bestiame presente all’interno, ucciso.

L’8 Novembre, anni dopo, dopo una lunga permanenza in Brasile, Bonfatti riconosce in un bar del centro di Viadana uno dei volontari della rappresaglia.

Giuseppe Oppici viene invitato ad uscire dal bar, ed ucciso a colpi di piccone, mentre risuonano le parole “Sono tornato apposta per fartela pagare.”

Quando poco dopo Bonfatti viene fermato è calmo, una volta arrivato in caserma si dichiara prigioniero di guerra.

Quando gli viene chiesto perché ha ucciso Oppici, dichiara nuovamente di essere tornato appositamente per vendicarsi dell’oltraggio fatto verso i suoi parenti e verso di lui ed il suo ideale.

Dopo svariate sentenze verrà rimesso in libertà a causa di un cancro al cervello.

Nel periodo di permanenza in carcere continuerà a scrivere ai compagni di Brescia.

Non si dimostrerà mai pentito e con orgoglio continuerà a ritenersi comunista fino alla morte, che lo raggiungerà nel 1995.

Guarda “Stefano Valenti su “Rosso nella notte bianca”“:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Storia di Classedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Trump, suprematismo bianco e capitalismo: I nemici della liberazione nera

Pubblichiamo di seguito la traduzione di un articolo di Liberation News: Le comunità nere sopportano il peso del capitalismo La classe lavoratrice sta affrontando un periodo di grave instabilità – sfidando la gestione dell’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, salari stagnanti o addirittura in calo e un futuro sempre più incerto. Come spesso […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Bologna: sabato e domenica assemblea nazionale delle reti precarie della ricerca universitaria

Sabato 8 e domenica 9 febbraio assemblea nazionale a Bologna della Rete delle assemblee precarie della ricerca, dottorande/i, assegniste/i e ricercatrici, insieme a studenti e studentesse, docenti, personale tecnico-amministrativo e dei servizi universitari.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Torino, tangenziale est

Riprendiamo questo articolo di Maurizio Pagliassotti apparso sul sito Volere la Luna. Ci sembra importante dare visibilità alla mobilitazione contro il progetto di tangenziale est, sulle colline torinesi, perché il tema dei trasporti e della vivibilità delle nostre città e territori deve essere al centro di una proposta che non sia miope ma anzi, che comprenda le sfide dell’attualità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Violenza di genere a scuola: parte la mobilitazione

A seguito della notizia di uno stupro avvenuto in una scuola di Genova da parte di un ragazzo sedicenne nei confronti di una ragazza di 15 anni molte scuole a Torino hanno organizzato iniziative di mobilitazione in reazione a un evento che non deve passare sotto silenzio e per ribadire che questa violenza non è un caso isolato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]