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La rivoluzione in Rojava: costruire autonomia nel Medio Oriente

di Sardar Saadi 25 Luglio, 2014 I ribelli curdi stanno instaurando l’autogoverno nella Siria dilaniata dalla guerra, ricordando l’esperienza Zapatista e fornendo un’alternativa democratica per la regione. Con l’ascesa dei gruppi jihadisti in Medio Oriente, mi sono ritrovato turbato alla domanda rispetto al come la politica dell’ “insorgenza” in questa regione fosse così sensibilmente mutata […]

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Approfondimenti

Dialoghi con Georges Corm

Riportiamo qui di seguito un’intervista a Beirut con Georges Corm, economista, storico ed intellettuale libanese, professore presso la Saint Joseph University. Profondo conoscitore della realtà mediorientale e delle sue dinamiche, lo intervistiamo spaziando dalle primavere arabe al balance-of-power in medio-oriente, analizzando quella che è la questione sociale ed economica del mondo arabo, e per una […]

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Approfondimenti

Hamas e la caduta dei Fratelli Musulmani

I Fratelli Musulmani sono stati creati in Egitto come movimento ideologico dell’Islam politico nel 1928, mentre nel 1987 è stato ufficialmente fondato il Movimento della Resistenza Islamica, Hamas, dopo anni di attività in Cisgiordania e a Gaza. Per la maggior parte della sua esistenza, la Fratellanza ha operato come movimento segreto e sotterraneo a causa […]

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Conflitti Globali

Afghanistan, proteste all’ambasciata Usa tra danni collaterali

 La rabbia degli afghani in un contesto di questo tipo, si è ulteriormente accentuata dopo che un bombardamento della Nato ha ucciso “accidentalmente” otto donne, ferendone altre cinque, mentre si stava svolgendo un’operazione notturna nella provincia orientale di Laghman. All’origine dell’errore le fascine di legna che le donne stavano raccogliendo, scambiate per armi impugnate. […]

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Conflitti Globali

Ambasciate USA ancora sotto attacco nei paesi arabi

Aggiornamento 16 set: Washington ordina di evacuare le ambasciate di Tunisi e Khartoum. Il grosso delle proteste continua in Afghanistan , dove molto conta anche un conflitto che perdura da oltre un decennio (oggi le bombe sganiciate da uno dei droni cari a obama hanno colpito un gruppo di donne e ragazzine che stavano raccogliendo […]

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Conflitti Globali

Una nuova ondata di proteste nel Golfo

Nuovi moti popolari scuotono l’assolato autunno del Golfo Persico, andando a colpire il fronte controrivoluzionario delle monarchie petrolifere in un momento di crescente instabilità regionale. In Bahrain imponenti e ostili manifestazioni di piazza hanno accolto la pubblicazione Nulla di nuovo per le diecimila persone che si sono mosse in marcia dal sobborgo sciita di Aali, […]

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Conflitti Globali

Bahrain, la violenza del regime riaccende la lotta

La scorsa settimana migliaia di dimostranti hanno manifestato per le strade del regno insulare, invocando ancora una volta riforme democratiche e la fine del giogo monarchico e segregazionista della famiglia sunnita Al-Khalifa al potere da quasi 250 anni. A partire da marzo, per due mesi e mezzo di legge marziale (durante i quali si era […]

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Conflitti Globali

Riconciliazione palestinese: una nuova variabile nel panorama dei cambiamenti mediorientali

La notizia, annunciata mercoledì scorso e sancita dalla cerimonia ufficiale di oggi, ha colto di sorpresa tutti: dopo quattro anni di aspre divisioni, Hamas e Fatah, le due principali fazioni palestinesi che controllano rispettivamente Gaza e la Cisgiordania, hanno sottoscritto un accordo di riconciliazione. L’accordo, raggiunto grazie al contributo determinante della mediazione egiziana, prevede la […]

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Conflitti Globali

“Una nuova Siria per un futuro diverso”. “Il popolo siriano è uno”

Si aspettavano una folla intimorita dai carri armati e dall’esercito e invece hanno dovuto prendere atto che la paura non ha preso il sopravvento; si aspettavano un minor numero di persone nelle strade e manifestazioni meno imponenti, invece hanno dovuto constare che altre città e nuovi quartieri di Damasco sono scesi per le strade contro […]

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Conflitti Globali

Yemen: contro GCC, partiti e Saleh la determinazione della protesta.

L’accordo lascia il potere esecutivo e metà del parlamento al vice di Saleh, mentre l’altra metà ed il primo ministro all’opposizione partitica, e prevede l’immunità per il presidente ed i suoi congiunti (alcuni dei quali titolari di importanti cariche pubbliche e militari) e la fine delle proteste; condizioni inaccettabili per l’opposizione sociale, che ha proclamato […]