InfoAut
Immagine di copertina per il post

Kostas Sakkas è finalmente libero

Sulla liberazione di Kostas Sakkas, le violenze della troika e l’esplosione di nuove lotte in Grecia.

Le parole riportate nel titolo “Fino alla vittoria, fino alla fine” sono state urlate da Kostas Sakkas dall’ospedale durante la manifestazione di solidarietà”.

Dopo 38 giorni di sciopero della fame, Kostas Sakkas è stato finalmente liberato. Il tribunale si è pronunciato per la sua scarcerazione questa mattina, imponendo una cauzione di 30.000 euro. Il prigioniero anarchico si trovava in carcere da oltre due anni e mezzo, senza aver mai ricevuto un processo, né una condanna. L’accusa di associazione eversiva era stata sufficiente per sfondare i limiti imposti dalla legge greca al carcere preventivo. Senza la lotta dentro e fuori il carcere, probabilmente, le misure cautelari sarebbero state trasformate nella pena stessa.

In queste settimane il caso di Sakkas ha infiammato il clima politico. Da un lato, il governo di Nea Demokratìa e Pasok, intenzionato ad ostentare il pugno di ferro ad ogni occasione, al di là delle previsioni legislative europee o nazionali, per dimostrare chi comanda davvero e per regolare i conti con un’intera generazione: quella che da dicembre 2008 ha guidato lo scontro nelle strade, nelle piazze, nelle università, nei luoghi di lavoro contro la violenza delle politiche di austerità e dello stato greco. Dall’altro lato, il movimento di solidarietà che, nonostante il silenzio generalizzato dei media, ha sostenuto la lotta di Sakkas con azioni e cortei. Proprio ieri, durante una conferenza stampa, diversi attivisti avevano annunciato l’intenzione di iniziare a loro volta lo sciopero della fame, nel caso in cui la decisione dei giudici fosse stata negativa. Quasi contemporaneamente, un corteo pacifico di poche decine di persone che chiedeva la libertà del prigioniero veniva attaccato con violenza dai MAT (la celere) sotto l’Acropoli, a poche decine di metri dal centro turistico della città. Risultato: 2 arresti e 10 fermi.

Sempre ieri, diversi episodi di violenza da parte della polizia hanno reso evidente l’intenzione del governo Samaràs di non tollerare nessuna opposizione ai nuovi accordi raggiunti pochi giorni fa con la Troika. In cambio di una nuova tranche di prestiti (6,8 miliardi di euro in due rate, invece degli 8,1 attesi), il governo greco si è impegnato a licenziare altri 12.500 lavoratori del pubblico impiego e metterne 25.000 in mobilità. Questo ha generato una nuova ondata di proteste.

I professori delle scuole superiori sono scesi in piazza contro l’abolizione di 46 specializzazioni, il licenziamento di 3.500 lavoratori dell’istruzione e il declassamento di altri 5.000 dall’educazione secondaria a quella primaria. I MAT hanno caricato e disperso la loro manifestazione. Nel frattempo, un centinaio di studenti dell’Università di Atene ha contestato gli ennesimi tagli del personale manifestando durante il Consiglio Direttivo Universitario: la polizia anti-sommossa ha sparato lacrimogeni e arrestato oltre trenta studenti. Perfino i vigili urbani sono scesi in sciopero contro la minaccia di soppressione del corpo e il possibile licenziamento di tutti i suoi membri.

Ancora nella giornata di ieri, la polizia ha arrestato con accuse di terrorismo altri due cittadini della Penisola Calcidica, accusati di aver dato fuoco ai macchinari della Eldorado Gold, la multinazionale canadese che ha comprato il diritto di distruggere un’enorme area di inestimabile valore ambientale per estrarre l’oro. Durante l’operazione contro i due residenti, gli agenti hanno arrestato per resistenza e oltraggio anche i figli di uno dei due, di 16 e 17 anni. Oggi saranno processati per direttissima. Usando la stessa legislazione anti-terrorismo, la polizia greca sta realizzando senza sosta una vasta operazione di schedatura del DNA degli abitanti di interi paesi della Calcidica e di attivisti che da tutta la Grecia si sono recati a manifestare in questi mesi contro i progetti minerari.

Ritornando alle vicende politiche nazionali, sempre ieri è stato annunciato uno sciopero generale per il 16 luglio. Intanto, è iniziato il primo congresso di Syriza che segnerà la nascita ufficiale del partito, in cui confluiranno le diverse componenti della coalizione della sinistra radicale che ha strappato il 27% dei voti nelle ultime elezioni. Resta da capire se l’instabilità prodotta dalle nuove misure imposte dalla Troika minerà la durata del governo, che è uscito indebolito dalla vicenda ERT (la chiusura della televisione pubblica) ma è riuscito comunque a scongiurare il ritorno al voto.

Quello che accade in Grecia, nel laboratorio europeo del neoliberalismo, continua a interrogare sempre più l’Europa intera e il significato che la moneta unica e le istituzioni comunitarie stanno assumendo. Il primo gennaio 2014 inizierà il semestre greco di presidenza UE. A meno di piacevoli imprevisti, un governo pienamente post-democratico e autoritario guiderà, seppur formalmente, i paesi dell’Unione. Alla fine del semestre, il Primo Ministro greco passerà il testimone al suo omologo italiano: circostanza casuale o valenza metaforica?

di Giansandro Merli per atenecalling.org


 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifa Budapest: Corteo a Roma né prigione né estradizione

Sabato 23 marzo a Roma c’è stato un corteo in solidarietà con Ilaria Salis, Gabriele e tutte le persone imputate per i fatti di Budapest. Il corteo è partito da metro Policlico, è passato nei pressi dell’ambasciata e poi è entrato nel quartiere di San Lorenzo dove si è concluso. Abbiamo raccolto diverse voci dal […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Non è più tempo degli appelli, bisogna liberare Ilaria subito

Legata ai polsi e ai piedi, una cintura stretta in vita, un guinzaglio di catena, Ilaria Salis è comparsa davanti al tribunale di Budapest.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Ilaria Salis: la prima udienza si chiude con un rinvio al 24 maggio. “Non e’ piu’ tempo degli appelli, bisogna portarla via subito”

Si è aperto a Budapest lunedì 29 gennaio il processo a Ilaria Salis, l’insegnante antifascista di Monza detenuta da un anno in Ungheria per gli scontri con un gruppo di neonazisti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Germania, centinaia di migliaia di persone in piazza contro AFD

Tra sabato e domenica in diverse città della Germania si sono riunite centinaia di migliaia di persone per manifestare contro il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AFD).

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

“In cella con il guinzaglio”. Lettera di Ilaria Salis dal carcere di Budapest

Dal carcere di Budapest, dove soggiorna ormai da undici mesi, Ilaria Salis è tornata a scrivere ai suoi avvocati.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: sabato 13 gennaio corteo nazionale antifascista. Concentramento alle 15.00 in Piazza Durante

Oltre al sempre più evidente inasprimento di politiche securitarie, misure di segregazione ed esclusione, meccanismi di controllo della popolazione, che negli ultimi decenni stanno caratterizzando la gestione del territorio definito Europa, assistiamo contestualmente al rafforzamento di posizioni di estrema destra.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Addio Lucio, se ne è andato il partigiano Gastone Cottino

E’ morto ieri mattina a novantotto anni Gastone Cottino: partigiano, comunista sempre al fianco delle lotte sociali.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Per capire l’ascesa dell’estrema destra bisogna partire dai media

Processi di normalizzazione e sdoganamento nei media della politica di estrema destra dipendono dai media mainstream, più che dall’estrema destra stessa

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Torino: assemblea antifascista in università.

Oggi pomeriggio alle 18.30 si terrà un’assemblea antifascista nella main hall del campus universitario Luigi Einaudi a seguito degli avvenimenti di ieri. Di seguito il comunicato del Collettivo Universitario Autonomo

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Antifascismo: domiciliari per Gabriele, compagno milanese che rischia l’estradizione in Ungheria

Su Gabriele pende un MAE (mandato d’arresto europeo) da parte dell’Ungheria nell’ambito dell’inchiesta magiara riguardante le azioni di antifascismo militante di febbraio 2023 a Budapest contro la cosiddetta “Giornata dell’onore”, il raduno dei neonazisti di mezza Europa, soprattutto orientale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Partecipato presidio davanti al carcere di Terni per chiedere la liberazione di Anan Yaeesh, contro l’estradizione in Israele

Oltre un centinaio di persone provenienti dall’Umbria, ma anche dall’Abruzzo, dalle Marche e dal Lazio hanno partecipato ieri 10 marzo al presidio organizzato dal Coordinamento Ternano per la Palestina davanti al cercere di Terni per la immediata liberazione di Anan Yaeesh

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Pestaggio al carcere di Venezia, detenuto in rianimazione

Un detenuto ha denunciato il pestaggio da parte degli agenti del penitenziario Santa Maria Maggiore di Venezia. Ancora un suicidio a Prato, è il ventunesimo dall’inizio dell’anno

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cella di isolamento per Marwan Barghouti: si teme per la sua vita, afferma gruppo per i diritti dei prigionieri

La Commissione palestinese per gli Affari dei detenuti ha dichiarato lunedì di temere per la vita dell’importante leader Marwan Barghouti

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Le ragazze di Torino in sciopero della fame

Da martedì 6 febbraio al carcere di Torino nella sezione femminile è iniziato un nuovo sciopero della fame.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere a Reggio Emilia: incappucciato, picchiato, calpestato. Pubblicato lo stralcio di un video

La vittima è un 40enne detenuto a Reggio Emilia, lo scorso 3 aprile, e le immagini arrivano dalle telecamere interne che sono state allegate agli atti dell’inchiesta.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Per un aumento delle liberazioni anticipate. Lettera dal carcere femminile di Torino

Sta circolando in rete questa lettera-appello da parte delle detenute del carcere Lorusso-Cotugno di Torino. Le detenute ancora una volta cercano di attirare l’attenzione sulle condizioni di vita all’interno dei penitenziari.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

I pm dispongono l’autopsia sul corpo di Stefano Dal Corso

Finalmente la Procura di Oristano ha acconsentito sulla base di una nuova testimonianza l’autopsia sul corpo di Stefano Dal Corso. Per sette volte avevano detto di No. Ma un audio accusa: il detenuto è stato ucciso. Cambia il capo di imputazione provvisorio: da omicidio colposo a volontario

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

“Stefano Dal Corso ucciso a colpi di spranga e manganello”

Stefano Dal Corso era stato trovato senza vita nella sua cella ad Oristano, gli restavano 7 mesi da scontare. La famiglia non ha mai creduto che si fosse impiccato. Un testimone afferma: «Stefano Dal Corso ucciso a colpi di spranga e manganello». La Procura non ha mai voluto effettuare l’autopsia