La calda accoglienza di Rovereto per l’arrivo di Salvini
Rovereto, Salvini arriva in città per un comizio in un teatro. Fuori un centinaio di antifascisti e antirazzisti si sono scontrati con la polizia.
A Macerata il 3 Febbraio Luca Traini, il fascista candidato della Lega Nord, sparava da un auto contro qualsiasi persona etichettabile come extracomunitaria.
E’ passata una settimana di dibattito folle. Da una parte chi voleva silenziare un’attentato fascista abbassando i toni, dall’altra chi spostava l’attenzione sul tema dell’immigrazione.
Le istituzioni di questo paese hanno lavorato duramente affinchè non si potesse parlare del vero problema da estirpare, i fascisti.
Nessuno che si preoccupasse dei feriti. Tutti a trasformare il gesto lucido e freddo di un fascista, in quello di una persona al limite dell’esasperazione sociale.
Ma è anche passata una settimana in cui i dispostivi adottati dalle istituzioni sono completamente saltati.
Pavia, Padova, Firenze, Massarosa, Roma, Milano, Piacenza, Macerata, Cosenza, Torino, Rovereto. In molte città di questo paese decine di migliaia di persone hanno deciso di rispondere e di attaccare fascisti, leghisti e razzisti.
Ieri è stata la volta di Rovereto dove un centinaio di persone si sono scontrate con le forze dell’ordine per l’arrivo di Salvini in città.
Lanci di oggetti e scontri hanno accolto il leader della Lega in Trentino.
L’aria che si respira in Italia è pungente.
Minniti continua a proteggere i fascisti con le proprie forze armate. Le decine di migliaia di persone che si sono mobilitate in tutta Italia hanno però dimostrato come sia possibile rompere e superare i dispositivi securitari.
Si prevedono tempi difficili per la Lega Nord, Forza Nuova e Casapound per le strade delle città.
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