Ucraina: ecco i nazisti in azione, video per video
Se ne parla da tre mesi, ma finora li si è visti raramente in azione. Le tv occidentali (tranne la Bbc) non hanno ancora mai mostrato il vero volto di chi ha diretto gli scontri di Maidan, a Kiev. Internet ha rimediato. Molti coraggiosi videoreporter hanno filmato le azioni dei nazisti ucraini, non solo durante gli scontri, ma anche in situazioni che avrebbero dovuto essere pacifiche. Come quando hanno costretto con la forza alle dimissioni i consiglieri comunali di Kiev non allineati con la protesta. O come quando hanno pestato cittadini che chiedevano di perseguire la via del dialogo. O quando hanno picchiato in dieci contro uno un ragazzo che aveva osato contestarli.Uno dei provvedimenti in attesa di essere trasformati in legge dal parlamento ucraino riguarda la legalizzazione delle squadracce di Pravy Sektor (Settore Destro), i militanti che hanno dato un contributo decisivo alla vittoria militare della rivoluzione. Gli stessi che hanno conquistato il comando della protesta a suon di sprangate e hanno eliminato l’opposizione democratica con la violenza.
Ecco a voi una carrellata di video che illustrano la vera natura di Svoboda (il partito nazista che può contare su quattro ministri nel nuovo governo) e di Pravy Sektor. Entrambi presentati come legittima opposizione democratica che ha vinto una rivoluzione pacifica. Ecco a voi il dietro le quinte della rivoluzione ucraina.
Il video autopromozionale di presentazione di Pravy Sektor.
Voce narrante: «La grande Reconquista ucraina. Ecco per cosa combatte il Settore destro». Comandante di Pravy Sector: «Noi siamo combattenti e comandanti del Settore destro. Vogliamo ricordare l’eroica lotta di Svyatoslav Khorobry e Danyl Halytsky, Bohdan Khmelnytsky e i combattenti dell’Esercito insurrezionale ucraino che si sono sacrificati per permettere al popolo ucraino di potersi rivoltare contro le ingiustizie. Siamo coscienti delle nostre responsabilità per i morti e i feriti di Maidan. Stiamo lottando».
Voce narrante: «Per il diritto di ogni cittadini ucraino alla propria dignità umana. Per un giusto processo alla polizia anti sommossa “Berkut” e gli altri oppressori occupanti. Contro l’umiliazione e l’impoverimento del popolo ucraino (59″: il filmato che mostra è falso e i poliziotti sono militanti di estrema destra che inscenano una falsa umiliazione di un dirigente di estrema destra a favore della propaganda verso l’Occidente). Contro una guerra fratricida. Per elettori responsabili e polizia trasparente, per l’elezione dei giudici. Contro la politica corrotta. Contro la degenerazione e il liberalismo totalitario. Per la moralità della tradizione nazionale e i valori familiari. Per una grande famiglia ucraina, per giovani fisicamente e spiritualmente sani. Contro il culto dei guadagni illeciti e della lussuria. Contro l’integrazione imposta dai non ucraini. Per l’unità e la grandezza mondiale del popolo ucraino. Per una grande Reconquista ucraina e una grande Reconquista europea».
Comandante di Pravy Sector: «È solo l’inizio. L’inizio del ritorno della Rus di Kiev (il medievale principato di Kiev) e il ritorno dell’Europa cominciano nella nostra Maidan. Popolo ucraino!».
Pravy Sektor irrompe nel consiglio comunale di Kiev, intimando ai membri del Partito delle Regioni di Yanukovich di rassegnare volontariamente le dimissioni.
I nazisti portano avanti la campagna «Kiev pulita». Un piccolo gruppo di oppositori della protesta contesta le bande neonaziste già presenti per le strade della capitale ucraina. Dopo alcuni scambi di battute i neonazisti passano all’attacco e colpiscono con le mazze i contestatori.
Un portavoce di uno sparuto gruppo di pacifisti che si oppongono alle squadracce nazisti dice al megafono: «Noi siamo contro la guerra e la violenza. Noi siamo per il dialogo. Dialogo vuol dire che al termine entrambi saremo soddisfatti. Fateci parlare con un portavoce e così ne parliamo. Noi non abbiamo alcuna intenzione di farvi del male».
La risposta è una vera e propria carica, seguita da un pestaggio.
Dialogo tra una donna che sta filmando i pestaggi e un nazista: «Perché dovete fare così? A che scopo?».
«Troia stai zitta!».
«Bisogna chiuderla a te la bocca».
«Ti ho detto di stare zitta», e le spruzza spray urticante in faccia.
Quando la squadraccia se n’è andata, il marito della cameraman del video: «Questo è quello che accade a chi cerca di raccontare la verità su Maidan. Mia moglie stava solo filmando».
Assalto di neonazisti alla sede del Partito comunista a Kiev al grido: «Per l’Ucraina!». L’arredamento è gettato fuori dalla finestra, i libri bruciati. Le statue e i dipinti distrutti.
Dnepropetrovsk (Ucraina orientale). Un gruppo di neonazisti di Pravy Sektor marcia incolonnato inneggiando al comandante delle Ss Galizien Stepan Bandera. Una coppia che passa da quelle parti li contesta. I due vengono inseguiti e il ragazzo accerchiato e picchiato.
Lviv (Ucraina occidentale). Bande di neonazisti spadroneggiano per le strade terrorizzando i passanti. A un ragazzo viene fatto togliere il cappotto rosso e gli vengono chiesti i documenti. Una volta a terra il cappotto gli viene sporcato di nero con bombolette spray.
Neonazi di Maidan in azione, con le armi. La polizia subisce, i dimostranti li picchiano.
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