InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ai direttori del Manifesto e di Liberazione, alla stampa progressista, a tutti i democratici

Vivo qui in Bahrain e sono stato testimone di un risveglio di coscienza politica e sociale avanzatissimo. Dopo i primi scontri e le prime violenze la vecchia leadership sciita è stata scavalcata ed esautorata da una nuova generazione di protagonisti: i giovani e le donne. Hanno saputo prendere in mano l’organizzazione della lotta politica, con metodi assolutamente pacifici e di massa, un’organizzazione capillare ed obiettivi e parole d’ordine assolutamente chiari e trasparenti: libertà e democrazia.

I giornalisti come Michele Giorgio e l’inviato di Repubblica hanno potuto constatare la situazione e ne hanno dato conto con servizi puntuali e rigorosi.

Bene, a questo punto chiedo che i democratici si facciano carico di una mobilitazione almeno pari a quella portata avanti nei confronti degli insorti libici, che non erano né pacifici né disarmati, che non avevano piattaforme politiche così trasparenti, che erano sponsorizzati dai servizi segreti di mezzo mondo e da quello stesso Consiglio del Golfo che ha mandato i carri armati qui in Bahrain.

Chiedo che si faccia pressione perchè l’Unione Europea prenda posizione in modo altrettanto deciso contro i governi bahrenita e saudita, che la Corte Penale Internazionale agisca con la stessa prontezza dimostrata per la Libia, che la pletora agenzie e organizzazioni preposte alla difesa dei diritti umani dia un’occhiata anche da queste parti.

Chiedo che le grandi firme e i padrini nobili della sinistra si spendano anche per questa causa, forse più difficile, perchè non devono schierarsi contro un “dittatore pazzo”, ma contro uno dei nodi più potenti e oscuri del potere occidentale sul petrolio: le monarchie del golfo.

Il Bahrain è un piccolo paese, ma, con il sostegno e la solidarietà dell’opinione pubblica progressista (se esiste e qualunque cosa voglia dire), poteva mettere in crisi, con la sola forza del pacifismo e della mobilitazione di massa, un potere senza alcuna legittimità e alcun appoggio popolare, che si regge su un’oppressione medievale (Arabia Saudita), sulla schiavitù di massa (Emirati), sulla corruzione di rendite petrolifere immense (tutti). Non si è voluta cogliere questa opportunità, preferendo correre dietro a mobilitazioni più rassicuranti (Tunisia ed Egitto, dove il popolo si mobilitava, ma comunque dietro rimaneva, rassicurante e a garanzia degli interessi occidentali, l’esercito; oppure Libia, dove si poteva comunque dare addosso aggratis al mostro di turno).

Adesso abbiamo una occupazione militare con i carri armati per le strade. Abbiamo le forze speciali che tutte le notti rastrellano con metodi nazisti villaggi e quartieri entrando nelle case e sequestrando gli oppositori, la cui sorte resta ignota.

Che vogliamo fare? Ce la facciamo a stracciarci qualche veste anche per l’opposizione bahrenita?


Tonino

Sinistrainrete.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

maghreb

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Palermo: la pioggia non ci ferma! Senza-casa in corteo!

L’intensa pioggia che da giorni colpisce Palermo si è fatta sentire anche oggi pomeriggio ma ciò non ha scoraggiato le varie componenti del corteo, che sono scese in strada partecipando a questa giornata lanciata a livello nazionale dai movimenti per il diritto alla casa. Muovendosi su corso Vittorio Emanuele, il corteo è passato davanti la […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia: Ennahdha game over?

Si conferma invece il ruolo storico (dall’indipendenza ad oggi) dell’UGTT di opposizione reale all’interno del quadro istituzionale tunisino, e garanzia della tenuta della coesione sociale e istituzionale. Si faccia attenzione che l’UGTT di oggi, non è il sindacato del gennaio 2011, costretto dal movimento rivoluzionario a divenire un suo strumento per realizzare gli obiettivi politici […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo spettro della democrazia

Marco Bascetta (Il Manifesto di martedì 9 luglio) L’Egitto è in pieno caos. Innumerevoli incognite incombono sull’immediato futuro del paese. Le nubi della guerra civile volano basse e minacciose. Bande armate scorazzano nel Sinai. I soldati sparano sulla folla e uccidono, le carceri si riempiono, l’esercito è l’arbitro e il centravanti della partita. Una infinità […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, anniversario amaro

Tunisi, 15 gennaio 2013, Nena News – A due giorni dal secondo anniversario della rivoluzione tunisina, il 12 gennaio scorso, un ennesimo giovane disoccupato si è dato fuoco in pubblico, questa volta a Mnihla, quartiere povero e densamente popolato della periferia di Tunisi. Lo apprendiamo da una velina di due righe, replicata tal quale da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il presidente della Repubblica preso a sassate. SidiBouzid ricorda così Mohamed!

Le istituzioni fantocce, emerse dalla grande farsa delle elezioni di un anno fa continuano ad essere il bersaglio della contestazione e della lotta della popolazione tunisina che ogni settimana insorge in località differenti contro le autorità della così detta transizione democratica. Gli ultimi gravissimi eventi si sono registrati a Siliana poche settimane fa quando durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia: scontri tra polizia e manifestanti a Sidi Bouzid, città ribelle!

  La tensione monta in Tunisia dove le manifestazioni, al di là del blackout dei media occidentali, non cessano di moltiplicarsi e di puntare con estrema risolutezza contro il partito islamista al potere e le istituzioni. Dopo le elezioni dello scorso autunno il governo non ha mai mostrato l’interesse e la disponibilità di realizzare parti […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: e il Rif si solleva!

Al Hoceima, Nador, Imzouren, Boukidan, Ajdir, e ovviamente Bni Bouayach e molti altri paesi e cittadelle sono in queste ore teatro di manifestazioni, proteste, cortei e presidi mentre la polizia inviata in forze tenta di riconquistare il territorio con plotoni di celere che battendo il passo si fanno largo tra le folle ostili nei mercati, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: a Bni Bouayach si scatena la rivolta dei disoccupati

Escalation di sangue, brutalità e violenza poliziesca da martedì 8 marzo a Bni Bouayach, cittadella del nord-est del Marocco situata tra la costa e le montagne del Rif, dove da mesi si susseguono iniziative di lotta guidate dal movimento 20F e dai disoccupati organizzati. Cortei, sit-in, blocchi stradali sono all’ordine del giorno a Bni Bouayach […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intervista: “sono Maya Hannouk… del movimento 20 febbraio”

  Quali sono le cause della tensione in Marocco? La situazione economica è molto difficile e di conseguenza la situazione sociale è molto tesa. Le promesse di riforma non hanno dato frutti e dunque la politica dei grandi progetti pubblicizzati finora è un fiasco. Infine, ci siamo resi conto  che la nuova squadra del re altro non era che una messa in scena che fu completata intorno al 2004. Da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marocco: la rivolta di Taza chiama alla solidarietà

Ma dopo poco anche precari, disoccupati e giovani proletari si sono uniti alla protesta che è stata fin da subito duramente repressa dalla polizia. Il duro intervento degli agenti non ha però isolato il movimento che nei giorni seguenti si è conquistato la solidarietà del resto degli abitanti che sono scesi in piazza per manifestare […]