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Primo Maggio di lotta! [in aggiornamento]

Aggiornamento dalle piazze antagoniste e conflittuali del Primo maggio

Torino:

Ore 13:15 Confermato il fermo tramutato in arresto di uno dei fermati: in decine si stanno dirigendo verso la questura. In tutto tre fermi e diversi contusi.

Ore 12:15 Al grido di “via PD e polizia”, il corteo si è diretto verso Piazza San Carlo riappropriandosi del palco altrimenti destinato alla parata circense voluta da PD-CGIL-CISL-UIL, laddove si sono susseguiti interventi di rilancio, canti di lotta e applausi. La giornata continua, verso i prossimi appuntamenti del 10 Maggio e dell’11 Luglio!

Ore 11: La celere, previo spazientimento del senatore del PD Esposito, ha di fatto caricato più e più volte il corteo, nel tentivo di disperderlo: tentativo andato a vuoto a seguito della determinazione della piazza. Quasi una decina le cariche brutali della celere.

La piazza ha vissuto e risposto del protagonismo non solo delle prime file ma di tanti e tante solidali che hanno resistito e hanno continuato a fare pressione, di fatto rovinando il teatrino inscenato dal Partito Democratico. Una emersione di soggettività mista a spontaneismo e rabbia che rappresenta il miglior segnale in vista delle prossime date di mobiltazione nel capoluogo piemontese, a partire dal 10 Maggio indetto dal Movimento No Tav in solidarietà ai quattro compagni assurdamente accusati di terrorismo (Chiara, Matteo, Niccolò e Claudio), cui numerosi interventi e striscioni hanno ribadito tutto il sostegno e l’affetto dei manifestanti, per arrivare all’11 Luglio, in occasione del provocatorio e inaccettabile vertice sulla (dis)occupazione giovanile e la precarietà, un biglietto da visita per il prossimo semestre italiano di presidenza europea.

Ore 9: in migliaia i partecipanti allo spezzone dell’opoosizione sociale che si sono concentrati in Piazza Vittorio. Una giornata di aprta contestazione alle politiche cittadine, e al teatrino voluto da Chiamparino & Co, responsabili della predazione delle risorse della città e della malagestione degli ultimi 20 anni. L’apprensione della compagine istituzionale si è resa subito palpabile: già nei primi istanti della manifestazione si è registrato un fermo deliberato ai danni di un manifestante.

 

Brescia:

sanzionata e chiusa la PAM contro il lavoro nei giorni festivi, il presidio si è mosso sotto la Prefettura dove è stato esposto uno striscione contro Governo Renzi, Piano Casa e Jobs Act

 

Bergamo:

lo spezzone dell’opposizione sociale si prende il palco di Cgil, Cisl, e Uil contro l’accordo 10/1. i manifestanti hanno si sono impossessati della scena mandando via i rappresentanti e il seguito dei confederali presenti

 

Parma:

il corteo di stamane all’urlo “il Primo Maggio non si lavora” ha compiuto un’azione di riappropriazione all’interno di un supermercato aperto anche quest’oggi.

 

 

 


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