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14N catanese: 3000 in piazza tra studenti medi e universitari

Da tempo a Catania non si vedevano cortei così massicciamente partecipati dagli studenti, che per i giorni seguenti hanno organizzato momenti di autogestione e autoformazione nei vari istituti.

Gli studenti medi scesi in piazza sia dagli istituti della città che da quelli dalla provincia etnea si sono uniti agli universitari dell’ateneo nel concentramento di piazza Roma. Da lì il corteo ha attraversato le vie della città urlando la propria opposizione allo scenario di crisi e austerità che ci viene imposto dalla finanza internazionale e dalle istituzioni compiacenti. A guidare lo spezzone degli studenti, in autonomia da partiti e sindacati, “VOGLIAMO TUTTO!”: un esplicito striscione di apertura dava la cifra di incompatibilità della giornata di lotta a Catania.

Arrivato a piazza Stesicoro il corteo ha deviato il percorso verso gli uffici della Serit(equitalia) bloccando l’entrata di quello che è stato identificato come baluardo del debito e come ultimo anello della catena della crisi: avidi riscossori di debiti di esistenza creati dallo stesso capitalismo in crisi che li utilizza come scudo.

In seguito la manifestazione ha proseguito per raggiungere piazza Teatro Bellini concludendosi con un’assemblea aperta e partecipata che ha rilanciato la mobilitazione ai prossimi giorni. Nei giorni seguenti, infatti, gli studenti universitari hanno già in cantiere iniziative all’interno delle varie facoltà fino al 17 novembre.

Le mobilitazioni contro l’austerity di questo global strike esploso in moltissime città nascono dalla consapevolezza di molti di volersi riappropriare dei propri luoghi di vita: gli studenti nei prossimi giorni si riprenderanno scuole e università, intanto in questo 14N si sono ripresi strade e piazze.

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