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1500 in corteo a Bologna: “I costi della ripresa li paghino i padroni”

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Millecinquecento persone ieri in corteo a Bologna alla piazza lanciata dal Si Cobas contro le politiche del governo Conte e le sempre più aggressive mosse di Confindustria in merito alla ripartenza economica.

Nei prossimi mesi lo scontro di classe si approfondirà sempre di più in merito alla direzione delle risorse messe in campo per la ripresa, in particolare dei fondi europei. Occupare il campo per lottare contro lo scaricamento verso il basso della crisi è stato più volte ribadito essere l’orizzonte dei tempi a venire. Tanti iscritte e tante iscritte al sindacato delle province di Bologna e Modena hanno partecipato al corteo, insieme alle sigle del sindacalismo di base conflittuale,  realtà politiche e sociali.

Non solo difesa, ma anche conquista di nuovi diritti. Prima del concentramento c’è stata un’azione comunicativa delle Brigate Corticella-Bolognina alla sede INPS di via Milazzo, con cartelli “Soldi subito” e “I 172 miliardi della Ue finanzino un reddito universale per tutti”. Alla difesa dei lavoratori contro licenziamenti e riduzioni salariali, al sostegno immediato ai disoccupati, a politiche che invertano la rotta in terreno sanitario, va infatti accoppiata un’azione offensiva da parte dei movimenti che ponga come obiettivo non più rimandabile l’adozione di una forma di reddito universale incondizionato.

Questo è stato detto dai numerosi interventi in testa al corteo che ha sfilato da piazza XX settembre a piazza Maggiore, dove si è anche reso omaggio a George Floyd e alle lotte in corso negli USA contro la violenza razzista sistemica, che è l’altra faccia di un sistema economico fondato sulle diseguaglianze e che miete vittime anche alle nostre latitudini, dal Mediterraneo ai campi di pomodori.

Tensione davanti a Zara, che ha annunciato 500 licenziamenti in tutta Italia e che mostra come le grandi multinazionali intendono risolvere i problemi dovuti alla crisi pandemica. Dal palco è stata anche data solidarietà a Marcello, sindacalista modenese del Si Cobas aggredito dalle forze dell’ordine qualche giorno fa.

Il prossimo 20 giugno nuovo momento di piazza, per il Corteo Regionale: vogliamo salute, soldi e diritti!

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