InfoAut
Immagine di copertina per il post

9 aprile a Pisa: contro il modello toscano di precarietà, riprendiamoci tutto!

“Contro il padrone: rabbia, conflitto e autorganizzazione!”

Questo ha spinto centinaia di studenti e precari a convocarsi con un concentramento autonomo nella Piazza Dante universitaria. Interventi, striscioni, cartelloni, cori e slogan hanno caratterizzato il corteo non autorizzato nel segno dell’incompatibilità al sistema della precarietà e della rassegnazione; dopo aver sanzionato gli uffici amministrativi dell’Ateneo che provocano esternalizzazioni e disoccupazione all’interno del servizio bibliotecario e di tutti gli altri comparti, la manifestazione ha bloccato il lungarno e si è diretto verso via Volturno. A sbarrarne l’accesso decine di carabinieri e poliziotti in antisommossa ed un blindato: il corteo non si è fermato e gli agenti si sono spostati: troppa pericoloso caratterizzare col marchio dello scontro una giornata indetta dalla Cgil! Ed è così che il movimento ha approfittato delle contraddizioni interne alla governance per sanzionare la sede dell’Unione Industriale; lì striscioni e fumogeni e interventi di studenti, precari ed operai dell’indotto della Piaggio hanno additato quanto lo sciopero generale del 6 maggio, al di là delle volontà dei promotori “ufficiali”, sarà uno sciopero non solo contro Berlusconi, ma contro Confindustria Marchionne e Colaninno. Proprio come nella giornata di conflitto del 17 novembre scorso, quando studenti medi si scontrarono con la polizia che voleva impedirgli di additare confindustria come responsabile principale della precarietà e dello sfruttamento di studenti medi e universitari, questo sabato il passaggio a confindustria è stato centrale per riqualificare il percorso verso lo sciopero generale come movimento che ha chiaro quali siano le contro-parti e quali le soggettività da sostenere e ricomporre! Le lotte contro l’accordo truffa di Colaninno degli operai della Piaggio, ostacolate da tutte le segreterie sindacali e dal Partito Democratico; le lotte contro l’apprendistato professionalizzante degli studenti medi, dispositivo di regolamentazione di nuovo sfruttamento per il precariato giovanile, le lotte contro l’applicazione della Riforma e la commissione Statuto, trovano in Confindustria quella contro-parte che era stata blindata ed impedita al movimento negli ultimi cortei e che dalla giornata di rabbia contro la precarietà ritrova agibilità politica e visibilità collettiva come “nemico pubblico”

“Contro il lavoro interinale, sciopero sciopero generale!”

Il corteo prosegue il percorso: vengono sanzionate con uova e striscioni agenzie interinali e l’ufficio stage e tirocinii, emblema dei nuovi dispositiva di cattura e sfruttamento capitalistico, simbolo della precarietà e della necessità di pensare e costruire lo sciopero proprio a partire dal rifiuto di quella nuova disciplina e organizzazione del lavoro, fatta di flessibilità e caporalaggio! Inoltre gli studenti ed i precari con slogan e interventi urlano la loro rabbia nei confronti di una delle più grosse fabbriche di precarietà della città di Pisa, l’ospedale che sfrutta migliaia di tirocinanti delle professioni sanitarie e di medicina.

“Contro i tagli al diritto allo studio, riappropriamoci di reddito”

Viene raggiunto l’ufficio dell’azienda del dsu, responsabile dei tentativi di politiche di austerità contro gli studenti, ma anche terreno di conflitto e protagonismo attivo di tutte le componenti del movimento studentesco! Dall’aumento del costo del pasto a Mensa, alla gestione del patrimonio immobiliare sono numerosi i campi in cui la precarietà e l’austerità viene rilanciata ma anche combattuta dal movimento universitario

“Lotta e conflitto contro il nuovo patto sociale”

La manifestazione attraversa in seguito tutte le vie del centro cittadino, concludendosi nella piazza Garibaldi, in cui il comitato promotore e la cgil avevano lanciato l’assemblea finale. Gli interventi del movimento dei precari e degli studenti mettono in luce le caratteristiche del protagonismo e del conflitto sociale che oggi devono essere rilanciate per la costruzione del 6 maggio ed oltre!
Contro i toni vittimistici e gli attendismi di una classe politica di cui c’è solo da acuire lo scredito e la sfiducia; contro padroni, banchieri e un sistema finanziario responsabili dello sfascio sociale, contro l’austerità ed i tentativi “morbidi” di farla accettare! “Contro la precarietà, la nostra rabbia… que se vayan todos”, è la scritta illuminata dalle torce a fine giornata, ed il programma politico da cui ripartire!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

nuovo patto socialeprecarietàsciopero generale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: sciopero generale a due anni dalla strage ferroviaria di Tebi, manifestazione oceanica ad Atene

Grecia paralizzata per uno sciopero nazionale indetto da tutti i sindacati con oltre 200 manifestazioni – una delle mobilitazioni più imponenti degli ultimi decenni – per chiedere verità e giustizia in occasione dell’anniversario di due anni dalla strage ferroviaria di Tebi, in cui persero la vita 57 persone, tra cui molti studenti: 85 i feriti gravi, […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Formazione

Precari/e e studenti/e verso lo sciopero generale del 29 novembre

Mercoledì 19 una folta assemblea al Campus Einaudi ha iniziato ad articolare la partecipazione organizzata di precari e precarie della ricerca, insieme a studenti e studentesse dell’Intifada Studentesca e personale universitario, alla piazza dello sciopero generale chiamato da sindacati di base e confederali per il 29 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

23 – 24 febbraio: sciopero generale e manifestazione nazionale per la Palestina

Riprendiamo l’appello per la due giorni di mobilitazione per fermare il genocidio in corso in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Il primo sciopero generale contro Milei e lo smantellamento dello stato

Javier Milei ha affrontato il suo primo sciopero generale soltanto dopo sei settimane dall’essersi insediato alla presidenza con un piano di governo che punta ad una riduzione minima dello stato, stabilendo un nuovo primato, dopo aver superato il primato di tre mesi che ostentava Fernando de la Rúa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: sciopero generale per l’assasinio di Saleh al-Arouri

Una compagna dalla Palestina ci parla dello sciopero generale per  l’assasinio di Saleh al-Arouri, alto dirigente di Hamas, avvenuto martedi 2 gennaio 2024, con un attacco dell’esercito israeliano, effettuato con un drone nell’area meridionale nella città di Beirut.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La popolazione di Rojhilat è in sciopero generale per l’anniversario dell’omicidio di Jina Mahsa Amini

La popolazione di Rojhilat partecipa allo sciopero generale nel primo anniversario dell’uccisione di Jina Mahsa Amini sotto la custodia della cosiddetta polizia morale di Teheran.