InfoAut

9 marzo 1985 – 9 marzo 2015 Pedro vive nelle lotte!

Il 9 marzo 1985 in Via Giulia a Trieste è stata eseguita dallo stato italiano la condanna a morte del militante comunista Pietro Maria Walter Greco, conosciuto da tutti come “Pedro”. I boia furono l’agente del Sisde Maurizio Nunzio Romano e gli agenti della Digos Giuseppe Guidi, Maurizio Bensa e Mario Passanisi, che spararono più di dodici colpi di arma da fuoco, crivellandolo prima nel portone di casa e poi finendolo sul marciapiede.

Allora, nel contesto di un capitalismo già stretto dalla crisi, lo stato puntò a decretare, anche con l’uccisione di “Pedro” , la chiusura di un formidabile ciclo di lotte. Il terrorismo di stato ha usato la tortura, le leggi e le carceri speciali, l’incarcerazione di migliaia di compagni e l’assassinio di alcuni di loro per sbarrare la strada alla possibilità dello sviluppo della lotta di classe in senso rivoluzionario. Ha difeso il suo potere, quello della borghesia imperialista di continuare a sfruttare il proletariato.

A distanza di 30 anni lo stato “democratico” continua a tenere imprigionati, anche con la tortura dell’isolamento, decine e decine di comunisti e di rivoluzionari, per difendere la logica del sistema dei padroni del profitto ad ogni costo, dello sfruttamento, della guerra imperialista.

Ricordare “Pedro” vuol dire opporsi ancora a questo barbaro potere nella concretezza dello scontro di classe di oggi. Uno scontro che vive nella contrapposizione quotidiana tra lavoratori e padroni, tra masse popolari e scelte economiche di lacrime e sangue. Vive nelle eroiche Resistenze dei popoli dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina alle guerre dei predoni imperialisti, oggi più assettati di sangue che mai, che sempre più portano il loro orrore fino alle porte di casa nostra.

Dire “Pedro vive nelle lotte” significa affermare nel contesto odierno l’attualità delle scelte e delle ragioni della sua militanza, ragioni che vanno riaffermate.

La stessa crisi che allora produsse quel ciclo di lotte, lungi dal risolversi, è proseguita e si è approfondita fino ai nostri giorni affamando e sfruttando più generazioni di lavoratori, giovani e donne. Il picco di disoccupazione giovanile raggiunto oggi è pari a quello del 1977. La stessa crisi che oggi, inevitabilmente, alimenta sempre più velocemente la guerra.

Ricordare “Pedro” vuol dire anche riappropriarci della memoria storica di quegli anni, della “nostra” memoria, massacrata e vilipesa dai vari scribacchini e intellettuali di stato, per usarla nel presente.

E, ancora, ricordare “Pedro” significa rafforzare la determinazione nella contrapposizione alla repressione e alla controrivoluzione divenute armi dello stato sempre più affilate, con la consapevolezza che questo è parte necessaria nella lotta per il cambiamento di questa società.

Costruiamo conferenze, dibattiti , iniziative di piazza, per riappropriarci della memoria e degli insegnamenti di quegli anni e percorrere con sempre più coscienza e determinazione il sentiero di liberazione indicatoci da Pedro e da tutti i compagni caduti.
Sul sentiero di Pedro, sul sentiero della lotta di classe, fino al comunismo!

Sono a disposizione, per i singoli compagni/e e per le realtà che li ritenessero utili per controinformazione e
iniziative, il video e l’opuscolo editi nel decimo anniversario dell’omicidio. Verrà inoltre prodotto un
manifesto nazionale che riprenderà questo appello.

febbraio 2015

Le compagne e i compagni di Pedro

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

pedrotrieste

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorni di protesta nelle carceri italiane

Sono giorni di proteste nei penitenziari italiani, da Trieste a Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ovovia a Trieste: i primi passi di una grande opera e il fronte dei boschi che si ribella

da Burjana Vogliamo dare il nostro contributo sugli avvenimenti degli ultimi giorni intorno alla questione della cabinovia metropolitana di Trieste, progetto finanziato con i fondi del PNRR per la mobilità sostenibile che intende costruire un impianto a fune che colleghi la zona del Porto Vecchio in prossimità del centro città con l’altopiano del Carso in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini liberano 78 poliziotti e 6 dipendenti della multinazionale petrolifera Emerald Energy

Il presidente Gustavo Petro ha informato che contadini e indigeni che hanno protestato contro l’impresa petrolifera Emerald Energy nel sudest della Colombia, ieri hanno liberato i 78 poliziotti e i sei dipendenti dell’impresa multinazionale che avevano bloccato l’altro ieri per più di 30 ore.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Padova: perquisizioni e misure cautelari contro il CSO Pedro e chi si batte per una casa degna

A Padova 7 misure cautelari (obblighi di dimora, di firma, diveti vari) per altrettanti compagne e compagni, in particolare legati al centro sociale Pedro. All’alba ci sono state anche oltre una ventina di perquisizioni, non solo nella città ma anche in altre zone del NordEst come, Mestre, Treviso e Schio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: il Governo sospende il cessate il fuoco con l’ELN

Questo mercoledì il Governo della Colombia ha annunciato che sospende il cessate il fuoco con l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), che aveva annunciato giorni addietro, e ha chiesto che questo gruppo guerrigliero dichiari una “tregua verificabile”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trieste. Manifestazione contro l’Ovovia

Ieri a Trieste si è svolta una manifestazione di fronte al comune per contestare la decisione di realizzare un’ovovia che colleghi il porto con il Carso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: La NATO nell’Amazonas, Petro gioca con il fuoco

All’inizio di questo mese, il presidente Petro ha invitato le forze militari degli USA e della NATO nell’Amazzonia con il pretesto che il macchinario da guerra imperiale potrebbe essere riutilizzato come “polizia” destinata a proteggere l’ambiente al posto del vecchio stratagemma della guerra contro le droghe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Una prospettiva sulle mobilitazioni contro il Green Pass a Trieste (seconda parte)

Riceviamo e pubblichiamo… (Credit: Andrea Vivoda) Dopo i tumultuosi eventi delle ultime due settimane, sentiamo l’urgenza di riprendere il filo dei discorsi che avevamo interrotto alla vigilia del blocco del porto di Trieste [1]. Lo facciamo per condividere elementi e cronache in modo da far emergere le dinamiche che forse potrebbero riproporsi in altri luoghi. […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Reportage dalle piazze triestine degli scorsi giorni

Il violento sgombero del porto di Trieste, avvenuto lunedì 18 ottobre, a cui è seguita una resistenza determinata durata l’intera giornata, ha reso Trieste protagonista di tutte le testate nazionali, città ai margini del territorio nazionale in termini sia geografici che di cronaca. I giorni successivi la città è stato teatro di molto movimento, nonostante […]