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Padova: perquisizioni e misure cautelari contro il CSO Pedro e chi si batte per una casa degna

A Padova 7 misure cautelari (obblighi di dimora, di firma, diveti vari) per altrettanti compagne e compagni, in particolare legati al centro sociale Pedro. All’alba ci sono state anche oltre una ventina di perquisizioni, non solo nella città ma anche in altre zone del NordEst come, Mestre, Treviso e Schio.

Il Tribunale motiva l’ordinanza restrittiva facendo riferimento, in particolare, a quanto accaduto nel novembre 2022, con le cariche poliziesche in occasione dello sgombero di quattro appartamenti Ater, occupati da anni nel quartiere Palestro. Cariche e tensioni che si erano verificati sia in via Melette, dove era avvenuto lo sgombero, che sotto la sede Ater, raggiunta da un partecipato corteo spontaneo.

Annunciata oggi pomeriggio, martedì 31 gennaio alle ore 18, una prima risposta di piazza, con un presidio in zona Liston.

La corrispondenza con Lisa, compagna del cso Pedro di Padova. Ascolta o scarica

Il primo comunicato diffuso in mattinata dal cso Pedro di Padova:

“Grave provocazione questa mattina, operazione congiunta disposta dalla procura della repubblica e attuata dalla Polizia e Carabinieri.

Sono state perquisite più di 20 persone dei Centri sociali del Nord Est a Padova, Mestre, Treviso e Schio e sono state notificate diverse misure cautelari quali obbligo di dimora nel comune e obbligo di firma in questura.

Questo tentativo di intimidazione sta dentro un clima generale di repressione che necessita la massima solidarietà possibile.

Invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza con noi oggi alle ore 18 sul Liston.

Quando avremo più chiaro il quadro complessivo dell’operazione, usciremo con un comunicato”.

da Radio Onda d’Urto

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